AMO PROPRIO TE

di maryusa
(/viewuser.php?uid=44151)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lei è così, così strana.

Anzi no, bizzarra.

Sì, bizzarra è il termine giusto.

Non la capisco, e più mi sforzo di capirla, più il mio cervello va in tilt.

Ma cosa le passerà mai per la testa?

A volte sono curioso di conoscere i suoi pensieri contorti.

E poi lei, non parla, no … urla!

Mi da sui nervi!

Ma come fa, mi domando io, come fa a vivere così?

Il suo mondo è il caos!

La cosa poi che mi fa impazzire di più, è che lei si sente perfettamente a suo agio nel caos.

È una sbadata, di prima categoria.

Pasticciona.

Per non parlare dei ritardi.

Non credo sia stata mai puntuale in vita sua.

E poi, la scuola, i concetti proprio non le entrano in quella testolina buffa!

Una persona normale dovrebbe iniziare a preoccuparsi, ma lei, vive nel suo mondo astratto.

Ah, testolina buffa, testolina buffa …

Lo so che mi odi quando ti chiamo così, ed è per questo che insisto.

Mi piace prenderti in giro.

Perché tu sei l’opposto di me.

Tu sei l’opposto della razionalità e della precisione.

Sei l’opposto di Mamoru Chiba.

Come fai ad essere così irruenta, così vivace, così piena di energie?

Così viva?

Non so se sei davvero tu o fai finta.

Fatto sta che proprio non ti sopporto.

Non ti sopporto!

No! Non ti sopporto …

E allora come mai sono qui nascosto, a fissarti, a spiarti?

Come mai non posso fare a meno di osservare ogni tuo piccolo gesto, ogni tuo piccolo sguardo?

Sei lì, seduta sull’erba sotto una grossa quercia.

Anche oggi abbiamo avuto il nostro solito battibecco.

Non so nemmeno perché abbiamo litigato.

Ah, cosa darei per conoscere i tuoi pensieri!

Giri il tuo sguardo verso di me.

Forse ti sei accorta della mia presenza.

No, non sono stato beccato.

Noto che il tuo sguardo è triste.

Perché?

Perché la ragazza più felice e spensierata del mondo ha il volto così cupo?

Spero che non sia stato per colpa mia.

Spero che non siano state le mie battute così fredde e ciniche a ridurti così.

Non potrei perdonarmelo.

Ora invece stai sorridendo.

Hai l’espressione di chi ha in mente qualcosa.

Mi sento sollevato, non sono abituato a vederti triste.

Mi domando come hai fatto.

Tu sei riuscita dove tutte hanno fallito.

Tu sola sei l’unica che è riuscita a farmi innamorare.

Sì, è proprio così.

Io mi sono perdutamente innamorato di te.

Ti alzi in piedi.

Il vento fa danzare i tuoi codini, i tuoi buffi codini.

Hai lo sguardo serio e deciso.

Sei concentrata.

Bellissima.

Chissà quale stramba idea ti è venuta in testa.

Con tutto il fiato che hai in corpo inizi ad urlare.

Rimango di sasso.

Sono sconcertato.

Ho bisogno di alcuni istanti per assimilare le tue parole.

Non riesco ancora a credere a quello che ho sentito.

Afferri la tua cartella e corri via alla velocità della luce.

Io resto qui, nascosto, a pensarti ancora un po’.

Sono felice.

Ti amo Usagi.

 

Continua …

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=280752