Dopo la lunga pausa estiva torno ad
affacciarmi in sezione con questa piccola OS. Non ho molto da dire
questa volta, credo che la fic parli da sola, sono personaggi di cui
generalmente non scrivo nelle mie storie ma credo che ogni tanto faccia
bene variare un po'.
Buona lettura!
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Sta
lontana da lui
Non
ci sei mai quando ha bisogno di te
Se
provi ad avvicinarti ti ammazzo
Due mani leggere e pallide
piegarono di nuovo in due il
foglio, rimettendolo con cura a posto nel cassetto della scrivania,
insieme con
gli altri.
Erano lettere. Le decine e
decine di lettere che lei e
suo fratello si erano scambiati negli ultimi anni ed essendo passato
tanto
tempo non era riuscita a resistere alla curiositเ,
la peggiore delle tentazioni, e aveva recuperato la chiave per aprirlo
e poter
di nuovo sfogliare e leggere le lettere pi๙ vecchie. Le lettere che
contenevano le
risposte alle sue domande, quelle che con gli occhi della vecchia lei
non era
riuscita a decifrare fino in fondo ma che adesso sapeva di poter
osservare con
i nuovi strumenti dellesperienza. Curiositเ...
sei sempre cos์ attratta dal passato, ne? Si rimprover๒.
Il foglio trov๒ il suo posto nella piccola
pila di carte
bianche, ma le mani di lei non si accontentarono e vagando pi๙ a
fondo nel cassetto e nei ricordi ne tirarono fuori altre.
Paradossalmente pi๙
recenti.
Perch้
ti ostini, non hai paura?
Forse
non avrei mai dovuto iniziare a scrivere
Non
lo so pi๙...
non riesco a odiarti
pi๙
Amane sorrise. Senza dover
aspettare di nuovo i mesi che
erano stati necessari al mittente per cambiare tono, e potendo passare
da un
anno allaltro con il semplice
movimento delle mani
e degli occhi prima su un foglio ora su un altro, leggendo quelle
parole diventare
sempre meno violente le sembrava quasi impossibile che il mittente
fosse lo
stesso della lettera di prima.
Quanto tempo le ci era
voluto per capire chi o cosa
fosse il suo corrispondente... Certo, quando leggendo la prima lettera,
dopo le
parole gentili e affezionate di Ryou, trov๒ quella riga scritta con
veleno intu์
subito che lautore doveva essere qualcun
un altro, e
non il suo affezionato fratello. Ma nessun altro avrebbe potuto
scrivere una
lettera indirizzata appositamente ad Amane: nessuno sapeva neanche
della sua
esistenza, come avrebbe potuto reperirne lindirizzo? Sarebbe stato
costretto a
frugare fra la corrispondenza di Ryou, magari intercettare una delle
sue
lettere e aprirla appositamente per aggiungere quelle righe di odio.
Altrimenti
lunico altro modo per far
giungere alla ragazza le parole sarebbe
stato scriverle in presenza di suo fratello. Ma Ryou non avrebbe mai
permesso
che qualcuno si intromettesse nella privacy del loro scambio epistolare
e
tantomeno che le si rivolgessero minacce del genere. Ryou non poteva
sapere di
quelle righe.
Non poteva sapere di quello
sconosciuto che aveva preso
possesso della sua penna e del suo foglio per impossessarsene con la
sua
invadente calligrafia, cos์ simile a quella dellalbino,
ma cos์ prepotente nelloccupare
ogni spazio disponibile sulla carta. Il suo mite fratellino non sarebbe
mai
stato capace di scrivere in modo tanto arrogante. Eppure la grafia era
la
stessa. Come se la penna fosse stata impugnata proprio dalla mano di
Ryou, ma
animata da sentimenti, emozioni diverse. Da unaltra
personalitเ.
Frase dopo frase, parola,
dopo parola, Amane cominci๒ a
mettere insieme le informazioni e lodio, la gelosia che quelle
righe in pi๙
trasudavano. Righe che ormai erano diventate una consuetudine alla
conclusione
di ogni lettera. E la ragazza deline๒ una personalitเ
sempre pi๙ aggressiva, pi๙ inquietante,
pi๙ cupa. Non poteva nascondere
di aver paura dellautore
di quelle parole e per diverso tempo non os๒ mai
rivolgersi direttamente a lui: doveva essere sicura della correttezza
del
ritratto che stava tracciando, sicura che la persona misteriosa fosse
proprio
chi sembrava di essere, per quanto inspiegabile e incredibile fosse. E
quando
finalmente ebbe finito la sua analisi, Amane si spavent๒. E
poi la tristezza si impadron์ di lei perch้ si
rese conto che quella persona, cos์ dura e crudele nei suoi
confronti, in
realtเ non lo era affatto, e non
era cambiata,
era semplicemente sempre stata cos์, ma Amane non era mai stata
in grado di
andare oltre la superficie ostile che riservava agli estranei come lei,
alle
persone che credeva potessero fare del male al suo protetto.
Ora lo sapeva: chi le
scriveva era un altro Ryou, un Ryou
forte e aggressivo, un Ryou nascosto, un Ryou terribilmente protettivo.
Un Ryou
geloso. Eppure non era una doppia personalitเ
di suo fratello: laltro Ryou era orgoglioso
della propria
identitเ e amava sottolineare che
lui e lalbino
erano due persone distinte. Aveva vissuto per secoli nellanello
egiziano che il padre di Amane aveva regalato a suo fratello, era uno
spirito
ed era... innamorato di Ryou.
Forse era solo un amore
platonico, forse Ryou non ne era
neppure a conoscenza, forse era solo la manifestazione di un senso di
protezione
altissimo che lo spirito mostrava per il ragazzo. Ma a volte quella
personalitเ
cos์ strana si abbandonava a
parole daffetto,
di cui probabilmente non era neanche consapevole, e lasciava Amane a
leggerne
fra le righe il vero significato e ad aumentare la propria amarezza.
Rilesse di nuovo la loro
ultima lettera, lasciando
finalmente in pace le scartoffie del povero cassetto.
Non
mi dispiacerebbe incontrarti. Ryou parla cos์
spesso di te che dovrei ricominciare a essere geloso.
Devessere
bello poter amare cos์
qualcuno
่
diverso dal desiderio di possesso, vero? Diverso
dal voler impedire che chiunque si avvicini a lui...
Ah,
allora credo proprio di non amare! O di
amare nel modo sbagliato
Ma lo spirito non era lunico
ad essere geloso. Anche Amane lo era, e molto di pi๙ perch้ diversamente
dallo spirito lei era consapevole di amare, e il suo non era il modo
sbagliato
del suo corrispondente.
Era gelosa di suo fratello.
Perch้ a
lui? Perch้ quello spirito in grado di
legarsi in quel
modo a qualcuno, di desiderare in quel modo la protezione e il
benessere dellaltro,
doveva legarsi proprio a Ryou? A Ryou che neanche lo sapeva. Che
neanche lo
meritava.
Amane prese la penna e un
foglio bianco, chiuse il
cassetto con forza e poggi๒ la lettera davanti a s้,
sulla scrivania. Adesso era pronta a rispondere.
Non
esiste un modo sbagliato di amare. Dicono che se
lasci libero chi ami, questo tornerเ
da te. Ma non ่
vero. Se lo lasci andare potrebbe non tornare pi๙
indietro e tu ti renderai conto che i tuoi sentimenti
non erano mai stati ricambiati. Una cosa che avresti preferito non
scoprire
A volte lamore
non ่
corrisposto e quando
tutto ่
perduto non esiste pi๙
alcuna strategia: si fanno giocare gli altri, si
osserva.
ศ
il sorriso amaro di chi abbandona una partita giเ
persa in partenza.
Era il suo sorriso amaro.
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