Prologo
Il
Mondo stava cambiando.
E
purtroppo non solo quello.
Le
emozioni scomparendo.
Quella
felicità che vedevi brillare negli occhi dei bambini mentre
correvano spensierati in un campo pieno di papaveri rosso rubino, si
stava estinguendo come i dinosauri prima della scomparsa dell'uomo.
La
Malinconia che rapiva l'anima quando un ricordo felice entrava
furtivo e silenzioso nelle nostre menti, stava lasciando lo spazio al
calcolo e alla freddezza.
La
Tristezza che faceva disperare gli amanti lontani nelle notti buie
stava scorrendo via con le loro lacrime.
La
Paura irrazionale e paralizzante spariva nell'oscurità.
La
Rabbia accecante si dissolveva nella nebbia.
L'Amore,
quello che accendeva i cuori e le anime, quello che rendeva forti e
sicuri di noi, Lui che era la chiave della vita correva via dal
nostro Mondo veloce come la luce.
Il
Potere, invece, si insinuava tra le strade come un serpente
sibilante, si viveva solo per poterlo ottenere, ogni sensazione,
emozione paragonata al potere era nulla.
Le
tradizioni, le religioni, le lingue e la vita stessa venivano
ricondotte al Potere. Diventò l'unico termine di paragone e
i popoli
lottarono per averlo tutto per sé.
Si
doveva mantenere l'ordine questa fu la scusa, così crearono
queste
persone senza cuore e senza anima, così il Potere vinse,
lasciando
dietro una scia di niente, si perché quando i corpi venivano
privati
di emozioni e successivamente della capacità di pensare con
la
propria testa rimane il Nulla.
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