Mistero d'amore e potere

di __JUN__
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Una persona a cui tengo ha bisogno di me

Un altro pomeriggio di Novembre era terminato ma la pioggia non cessava di battere sui vetri delle finestre. Nella stanza in penombra l'unica fonte di luce era quella dello schermo del piccolo portatile. Delle mani battevano velocemente sulla tastiera.
-Shinichi, quando la smetterai di lavorare con quel maledetto coso...un'altra giornata trascorsa senza parlarci...Dai vieni che la cena si fredda!- Era Ran che lo chiamava dalla cucina. Shinichi sapeva di non poterla farla aspettare anche perché la sua fidanzatina era un po' irritabile in quel periodo.
-Arrivo- rispose Shinichi. -Scusa tu hai perfettamente ragione ma sai com'è il mio lavoro è impegnativo e poi...-
-Però domani mi porti a cena fuori- Lo interruppe Ran con un'espressione di finto risentimento ma poi il suo viso fu illuminato da un sorriso.
Era per quello che Shinichi l'adorava: Ran lo comprendeva e rimaneva sempre la stessa dolce e solare ragazza.

-Shinichi, il dottor Agasa ti ha mandato una mail, non l' hai letta?-
-Deve essere arrivata da poco, fa vedere- rispose Shinichi. Il ragazzo battè pochi tasti e  la mail che si aprì diceva semplicemente: Sherry ha bisogno di te.
Mosso solo dalle gambe e dall'istinto Shinichi corse in camera da letto e mise nello zaino più cose che poteva. Ran lo seguiva giù per le scale.
-Ma che è successo, dove vai?!-chiese la ragazza.
-Una persona a cui tengo ha bisogno di me-
Il viso di Ran si rabbuiò ma mostrò a Shinichi un sorriso di comprensione. -Va pure...se devi...se è una persona a cui tieni tanto...-
-Sapevo che avresti capito...se saprò qualcosa di più preciso ti farò sapere-
 E così dicendo Shinichi la baciò e uscì di corsa da casa.
Il laboratorio del dottor Agasa non era molto lontana dalla sua ma a Shinichi sembrò un tragitto interminabile. Milioni di pensieri gli affollavano la testa e un senso di inquietudine cresceva in lui.

Intanto a casa Kudo,  Ran era rimasta sola nel corridoio. -E se gli avessi chiesto di rimanere a casa con me...avrebbe avuto significato per lui?-. Sapendo di non poter più tornare indietro abbassò la testa con l'aria di chi è abituato ormai a non avere delle risposte.

-Shinichi, finalmente ti stavo aspettando- Disse il dottor Agasa appena il ragazzo varcò la soglia del suo laboratorio. -Sherry è al telefono, lei non volevo che ti chiamassi- Aggiunse sottovoce -Ma so per certo che la richiesta di aiuto era destinata a te-
-Dammi il telefono- Disse Shinichi più precipitoso del solito. La voce che gli rispose era calda e dolce ma tradiva un velo di ansia e timore.
-Shinichi speravo di sentirti per qualche buona notizia ma invece...insomma lo sai che io porto solo guai...-.
-Sherry che è successo?- chiese il ragazzo con voce preoccupata. -Ho bisogno del tuo aiuto ma temo che tu non possa fare nulla da Osaka...-
-Aspetta giusto il tempo di prendere l'aereo e di attraversare mezzo mondo e sarò da te...ma tu intanto giurami di non cacciarti in qualche guaio!- Le disse Shinichi.
-Giuro-
 E così dicendo Shinichi uscì di corsa dal laboratorio.
-Ma che fai, parti subito?- Gli chiese il dottor Agasa. Ma Shinichi era uscito dalla casa e si preparava a partire. Era convinto che se Sherry l'aveva chiamato aveva davvero bisogno di lui e per questo sapeva di non poterla farla aspettare. Mentre il taxi si avvicinava all'aeroporto cresceva in lui il senso di inquietudine. -Solo 24 ore... e sarò da lei- pensò.

Intanto in una delle città più belle del mondo Sherry dalla finestra della sua camera ammirava la prima neve che cadeva dal cielo.Il suo cuore era turbato dalle cattive notizie ma anche dall'arrivo di Shinichi.
-Solo fra 24 ore-




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