CAPITOLO II
Trunks si chiuse la porta alle spalle, se l'avessero
scoperto avrebbe passato guai infiniti e l'avrebbero messo in punizione
a vita.
La stanza era illuminata da enormi neon bianchi attaccati al soffitto.
Tutto era di un colore grigio-azzurro, in alcuni cilindri enormi
c'erano dei liquidi strani, densi. C'erano tavoli ricoperti di carte
con serie infinite di numeri e conti. Oppure ricoperti da fiale,
cilindri di vetro e altre robe del genere.
Ciò che però attirò l'attenzione di
Trunks fu un tavolo, un po' nascosto da alti tubi. Era ricoperto da
piante secche che scaturivano un forte odore di erba. Trunks
osservò i vari oggetti da erborista, c'erano anche diversi
libri, alcuni chiusi e impilati, altri aperti su pagine con pocche
immagini e scritte tremendamente fitte. Trunks passò alle
varie pienate, erano di svariati colori, dal lilla al blu, dal giallo
al rosso e csì via.
-Accidenti quanti colori, sembra un arcobaleno.- disse Trunks a bassa
voce.
Passò in rassegna tutte la varie piantine.
Non aveva ancora toccato niente che potesse far capire ai grandi che
era stato lì, ma all'improvviso notò una strana
scatoletta di legno con dei decori sul coperchio, senza pensarci due
volte la aprì.
-Aargh!- Trunks urlò e saltò all'indietro vedendo
un enorme bruco blu strisciare lungo le pareti della scatoletta e
tentare di morderlo. Corse nuovamente al tavolo da erborista e ci si
sedette sopra, senza badara e fogli e libri che vi erano sopra. Nel
sedersi toccò ( e rischiò di far cadere) una
boccettina con una strana polverina blu. La prese tra le mani
ancora tremanti per lo spavento e notò che aveva strane
sfumature viola.
Scese dal tavolo, con cautela. Ma mentre poggiava i piedi a terra la
boccetta sbattè contro il bordo del tavolo e cadde a terra
frantumandosi in mille pezzi di vetro e la polverina si sparse per
tutto il pavimento lasciando che un fumo azzurro salisse e si
espandesse nell'aria...
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