I giorni trascorrevano
alla stessa velocità con la quale, giornalmente, la band
eseguiva incessantemente i concerti.
E intanto i giorni
passavano sempre a quel ritmo c'era anche keltie che fremeva nel
preparare il matrimonio.
Si decise per una data
abbastanza vicina a circa due settimane dalla data nella quale keltie
si trovava in quel momento.
Intanto la tensione,
specialmente in Brendon saliva sempre di più, man mano che
il giorno minacciava di distruggere la tranquillità con Ryan.
Dopo circa due settimane
esatte dagli incubi che animavano le notti di Brendon arrivò
il tanto sospirato giorno del matrimonio.
Si sarebbe svolto in un
locale molto lussuoso di New York tanto quant'era nascosto per non
doversi preoccupare della stampa, in realtà non che a Keltie
importasse molto
al contrario a lei
piaceva la popolarità, e le piaceva pensare che Brendon si
sarebbe finalmente arreso alla realtà.
La Saints Peter
Curch era gremita di parenti e amici quel giorno. La
chiesa all'interno odorava di fiori d'arancio gli stessi che erano
stati affissi ad ogni panca circa 200.
Un lungo tappeto rosso di velluto percorreva in lunghezza tutta la
chiesa sino all'altare. Anche quello allestito per l'occasione. Ogni
cosa sapeva di buono ogni cosa deliziava la vista di chi osservava.
Un leggero vento tiepido riempiva l'aria.
Intanto nel capanno allestito per lo sposo Ryan si stava preparando.
Lo stesso faceva keltie nel suo.
Mentre tutti gli invitati si apprestavano a prendere posto all'interno
della chiesa. Nella folla anche Jon Spencer e un Brendon palesemente
nervoso.
Presero posto tutti e tre con le rispettive fidanzate ad eccezione di
Brendon.
-Hey che bello qui!-
disse quasi estasiata la
ragazza di Spencer Hailey -Profuma tutto d'arancio-
-Si hai ragione
è davvero stupefacente, complimenti alla sposa e al suo
gusto impeccabile- ribattè
la ragazza di Jon, cassie.
E sia Jon che Spence dovettero dargli ragione e promettere alle loro
ragazze che quando sarebbe arrivato il grande giorno anche per loro
tutto sarebbe stato altrettanto perfetto.
-Scusate!- interuppe
brusco Brendon io vado a prendere una boccata d'aria. Non
c'è la faccio a stare qui.- E si avviò verso
l'uscita.
-Che ha?- esclamò cassie
-sembra davvero che stia
male-.
-Niente, non è
niente- rispose
Jon e non se ne preoccuparono più di tanto. Sarebbe finito
tutto presto.
Ryan intanto sentiva un grande nodo allo stomaco. Il perchè
nn lo sapeva neanche lui. Era nervoso. Spaventato. Forse non era pronto.
Diamine quant'era nervoso. Più si guardava allo specchio
più si odiava. E non sapeva perchè.
Intanto Brendon si accorse della presenza dell'amico e decise di fargli
visita prima che tutto potesse iniziare.
Inspirò a pieni polmoni poi entrò.
-"Hey.."- disse a Ryan
Ryan quasi ebbe un sussultò si girò tremolante e
disse
-"A Brenny sei tu, che
bello vederti sono così nervoso!"
Brendon adorava quando lo chiamava così era così
dolce.. Gli si avvicino vedendolo così in panico si propose
di aiutarlo.
-Fa, fare a me!-
Ryan si girò
verso Brendon e ricordò con un pò di nostalgia
che quell'evento era simile all'ultimo set tempo prima a cui avevano
preso parte.
lo fissava ancora e ancora senza poter smettere di guardarlo, -guarda come si impegna,
è davvero un ragazzo d'oro.. quanto mi piace quando prende
la situazione in mano-
-Ecco qui Ryan fatto-
disse Brendon dando un ultima sistemata al papilon.
Poi fece un passo indietro e l' osservò soddisfatto. -Sei perfetto!-
disse. Ryan continuava a guardarlo, a guardare quel ragazzo con cui era
cresciuto che era suo amico da così tanto tempo..
COME avrebbe fatto senza di lui?. -Sai Ryan, mi piaci davvero tanto ..
stai benissimo così- la voce di Brendon tremava ed era
smorzata dal tormento che lo accompagnava da tempo.
-Io.. io..- continuò Brendon riavvicinandosi di nuovo a
Ryan. Sollevo una mano all'altezza del suo viso e gli
accarezzò la guancia
con il dorso della mano. -Mio
dio Ryan, sei stupendo così..starei ore a guardarti-
Ryan stava esplodendo e
tentava di scacciare l'appagamento di quel gesto di Brendon.
poi ritornò in se, più o meno lucido gli prese la
mano e la scostò dal suo viso -Grazie, Bre- e
gliela lasciò cadere nel vuoto. -..si- rispose Brendon
un pò deluso dalla reazione dell'amico.
si amico. -Adesso vado,
non voglio disturbarti oltre. Mi sa che darò un'occhiata al
capanno delle offerte.- e detto questo si
allontanò fino all'uscita Ryan stava per dire qualcosa, ma
non gli uscì la voce.
Strizzò gli occhi -ok-
si disse -sono pronto!-
sempre cercando di autoconvincersi. Ormai erano quasi pronti e tutti
aspettavano solo di vederli fare il loro ingresso trionfale in chiesa.
keltie e Ryan si incontrarono.
-Ryan amore sei stupendo!-
ryan sorrise -anche tu.-
e si avviarono alla chiesa.
Appena misero un piede nell'edificio partì la marcia nuziale
tutti si girarono ad osservare i due sposi percorrere solennemente il
tappeto rosso sottobraccio. Tutti e due visibilmente emozionati.
Una pioggia di sguardi li investì per tutto il tempo
sorridenti e festosi. Non quanto Ryan questo è certo sentiva
ancora quel nodo fastidioso in gola e allo stomaco.
Passarono i parenti della sposa, poi anche i suoi amici.. lo stesso con
i parenti di Ryan e poi i suoi amici e con stupore non vide Brendon.
Mancava. Dov'era finito quello stupido?
Improvvisamente si sentì stringere sempre di più.
"Allora, siamo qui
riuniti per unire questi due giovani in matrimonio" e
intanto nervosamente Ryan si guardava intorno cercando Brendon fece un
disperato tentativo di saperlo dov'era da Jon con un'occhiata
E lui fece spalluccie. Niente. Dannato. Ma dov'era?. Mancava lui. Solo
lui.
"Bene, allora vuoi tu
keltie prendere il qui presente Ryan George Ross .. "
sperava di finire presto non sopportava di dover stare ancora
lì .. e poi dove diavolo s'era cacciato Brendon? pensava
solo a lui continuamente. Tutta colpa sua
e a quello che gli aveva detto prima. "SI" keltie lo
riportò sulla terra. " E
tu Ryan George ross vuoi prendere keltie.. in moglie.."
-dai dai dai .. non finiva più questa messa..
una gomitata da parte di keltie. Gli sussurava a denti stretti " dai"
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