A Directioner

di directionerisapromise23
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Io penso che e una persone non c’è dentro non capirà mai che significa. Insomma, agli occhi degli altri potremmo sembrare “ragazzine pazze ritardate bimbeminkia che urlano e saltano per niente e che vanno dietro a cinque ragazzini viziati”. Invece se lo guardi con i nostri occhi, beh..è tutto diverso. Quei “cinque ragazzini viziati” c’erano quando loro “non potevano”, quei “cinque ragazzini viziati” c’erano quando loro “scusa tesoro, parliamo dopo, ora ho da fare”. Quei  “cinque ragazzini viziati” hanno asciugato le nostre lacrime ancora prima che esse cadessero. Tutti dicono “è una cotta adolescenziale, passeerà”, ma non è così. Il nostro è Amore, e non finirà mai. Loro hanno reso questa parte della mia vita migliore, e questo sarà per sempre. Non potrò mai dimenticarmi di loro, non ci riuscirei. Continuerò a sostenerli, sempre. Anche quando avrò una famiglia tutta mia.  La cosa buffa, è che mi migliorano le giornate senza neanche apere chi sono. E a volte fa male, tanto. Ma poi penso “Cavolo, un giorno io sarò sotto quel palco, un giorno li abbraccerò e li ringrazierò per tutto. Loro prima o poi sapranno della mia esistenza.”. Anche se sei consapevole che un semplice ‘grazie’ non basterebbe per tutto quello che ti hanno fatto passare: tutti i bei momenti, le risate, i pianti, tutte le volte che ti sei messa a cantare e ballare nella tua stanza dimenticandoti del mondo, tutte le persone magnifiche che hai conosciuto, le litigate con gli haters, ma anche quelle con i genitori. Tutto questo farà per sempre parte di te. Il problema è solo uno: la distanza. Quella distanza che ti separa dal tuo mondo, quella che ti separa da tutte le tue ‘sorelle’ Directioners. Quella distanza che odio.
Quella distanza che a volte mi fa pensare che non riuscirò ad essere mai sotto quel palco. Però poi mi dico “Hey, se ci credi tutto è possibile” e allora continuo a sperare che un giorno riuscirò ad essere li.
Credo che il 28, il 29 e il 6 ho finito tutte le lacrime. Mi continuavo a ripetere “Tu non sei li, neanche quest’anno. Non ci sei riuscita neanche quest’anno.”.  Dio se faceva male. Avevo le cuffiette nelle orecchie con le loro voci, ascoltavo in ripetizione il mio sogno, buttato al cesso. Le mie guance erano rigate dalle lacrime, non riuscivo a smettere di piangere. Però cavolo, un giorno anche a me una guardia mi strapperà il biglietto e anche io correrò verso il mio sogno. Me lo merito.
La cosa strana è che per molte persone può sembrare stupido, ma per noi invece è naturale amare quei cinque ragazzi. Ma le persone non capiscono cosa vuol dire. E mai lo capiranno, è una sensazione bellissima. Ci vorrebbe più di un anno per descrivere tutte le emozioni che mi fanno provare.
E comunque, tanto per la cronaca, se essere una “ragazzina pazza ritardata bimbaminkia” vuol dire amare i propri Idoli allora si, lo sono. E ne vado fiera. E quelle “ragazzine pazze ritardate bimbeminkia”  hanno un sogno, chiamato One Direction.
-Una Directioner che aspetta di realizzare il proprio sogno<3     




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