questa è la mia prima fanfiction quindi siate clementi, fatemi sapere cosa ne pensate tramite le recensioni,
cercherò di mettere il prossimo capitolo entro la fine della settima, spero che la storia vi piaccia
salve a tutti sono Clara e oggi compio 18 anni, ho deciso che da adesso in poi prenderò in
mano la mia vita.
la mia famiglia ancora non sa niente dei miei progetti, ma loro non approverebbero quindi
farò tutto di nascosto.
devo comportarmi come tutti i giorni quindi mi alzo e mi preparo per andare a scuola, o
almeno è quello che devono pensare i miei, in realtà scapperò di casa, ho messo da parte
abbastanza soldi per cavarmela per due mesi, poi mi cercherò un lavoro in modo da
continuare a mantenermi.
Scesi le scale e andai in cucina a salutare i miei, quella sarebbe stata l'ultima volta che li avrei
visti "ciao mamma ciao papà, ci vediamo stasera" "ciao, piccola fai attenzione per strada"
"certo papà, starò attenta" presi il mio zaino con tutto l'occorrente per scappare e uscii di
casa.
mi diressi in garage e presi il motorino, partii diretta non so dove, facevo strade secondarie
per evitare di incontrare qualcuno che potevo conoscere, quelle strade di notte sono
pericolose, ma di giorno sono tranquille proprio come quelle principali, o almeno io la
pensavo così.
una volta arrivato mezzo giorno ero ormai distante da casa ed ero affamata così decisi di
fermarmi in un prato a mangiare quello che ero riuscita a portarmi dietro, a un certo punto
sentii qualcuno piangere, così decisi di andare a vedere chi fosse, vidi una ragazza per terra
che piangeva quindi decisi di avvicinarmi, notai subito che non era italiana quindi le chiesi di
dove fosse, la ragazza alzò lo sguardo e asciugandosi le lacrime rispose, in inglese che era
coreana, io quella lingua la sapevo così iniziammo a parlare.
"cosa ti è successo?" "di sicuro non lo vengo a dire a una sconosciuta" "ok, ricominciamo....
io sono Clara, tu come ti chiami?" "io sono Dara" "bene ora ci consciamo quindi puoi dirmi
cosa ti è successo" le tesi una mano sorridendo e lei ridendo e scuotendo la testa l'afferrò
così che la potessi aiutare ad alzarsi "ok, mi sei simpatica quindi ti racconto" "wow, sei la
prima persona che mi dice che sono simpatica" "e perchè mai?" "perchè di solito sono timida
e non parlo, anzi tu sei la prima persona con cui parlo di mia spontanea iniziativa, comunque
non parliamo di me, dimmi cosa ti è successo" "ok, io e i miei amici siamo venuti qua per
lavoro..." "che lavoro fai?" "diciamo che il mio lavoro ha a che fare con la legge, ma non
posso dirti altro" "figo... sei una spia coreana" "non dirlo a voce così alta potrebbe sentirti
qualcuno" disse tappandomi la bocca con la mano, la mia era solo una battuta, non pensavo
di averci azzeccato "ora cambiamo discorso, tu che ci fai da queste parti, non dovresti essere
a scuola" "si, dovrei, ma sono scappata di casa, dopotutto adesso sono maggiorenne e posso
cavarmela anche da sola e poi non sopportavo più il clima che si respirava in casa mia, ma
andiamo avanti con il discorso di prima, come mai piangevi?" "allora, tanto per cominciare
non lo devi dire a nessuno che mi hai visto piangere e poi piangevo per sfogare lo stress di
quest'ultimo periodo, ne avevo accumulato talmente tanto che alla fine sono esplosa"
"bhe per fortuna non è niente di serio".
passammo un'altra ora a parlare poi decisi di andare dicendo che volevo mettere più strada
possibile tra me e la mia famiglia, mi stava accompagnando verso il motorino quando un
persona che passava in moto tirò fuori una pistola, la puntò contro Dara e sparò, non so
come mai ma decisi di mettermi in mezzo, la spinsi e la feci cadere perterrà poi sentii un
dolore acuto a una spalla, vidi il terreno che si avvicinava poi tutto venne inghiottito dalle
tenebre. |