Capitolo 2
Capitolo 2
Bonnie ordinò un
caffé, sedendosi al tavolo accanto alla vetrina. Come ogni sabato, si trovava
con Sarah in quella piccola tavola calda, per pranzare insieme. Lanciò uno
sguardo tutt’intorno, puntellandosi il mento con una mano. Aveva indossato un
maglioncino a collo alto e si era raccolta i capelli sulla nuca. Per fortuna
non era ancora così popolare da essere riconosciuta spesso in pubblico e non
doveva nascondersi dietro a occhiali da sole o cappellini.
“Scusa per il
ritardo”.
Si voltò verso
l’amica, che era appena arrivata tutta trafelata. Sarah appoggiò la voluminosa
borsa blu accanto alla gamba del tavolo e prese posto davanti a lei.
“Non importa”.
Bonnie si
schiarì la gola, osservando con attenzione la sua agente. “ho una notizia da
darti” annunciò, con voce seria. Incrociò le mani davanti alla bocca, abbassando
lo sguardo.
“Ho deciso di
non accettare la parte.”
Sarah emise uno
sbuffo, dando un pugno sul tavolo. “ma perché? Le riprese si terranno nei
dintorni di Edimburgo, a meno di un’ora di volo da qui…e non dureranno più di
tre mesi…perché non…”
Sarah si bloccò
di colpo, notando lo scintillio negli occhi della giovane attrice.
“Tu…” mormorò,
umettandosi le labbra con la lingua “Tu mi stai prendendo in giro?”
Bonnie scoppiò a
ridere, sollevando le mani come gesto di resa all’occhiata omicida della donna
“Scusa, non ho resistito”. Estrasse il copione dalla borsa, aprendolo sul
tavolo. “Beh…l’ho letto tutto d’un fiato. E’ una storia veramente bella,
semplice, ma non banale.” Si strinse nelle spalle, sorseggiando un bicchiere
d’acqua. “Mi piace”
Sarah scoppiò a
ridere, chiamando una cameriera con un cenno della mano.
“Ti risparmierò
il mio te l’avevo detto…”
“Grazie” rispose
Bonnie, rilasciando lentamente il fiato.
La cameriera si
avvicinò e prese le ordinazioni.
“Pensi tu a
comunicarlo alla stampa?”chiese l’attrice, non appena la ragazza se ne fu
andata.
Sarah fece un
gesto stizzito. “Sì, ma non parliamo di questo. È il mio lavoro occuparmi delle
cose noiose, dimmi …quello che m’interessa” ribattè la donna, sporgendosi sul
tavolo e guardandola fisso.
Bonnie
indietreggiò quasi inconsapevolmente. “C-che intendi dire?” mormorò con un filo
di voce, avvertendo le guance avvampare.
Le labbra di
Sarah si piegarono in un sorriso malizioso. “Oh andiamo! Ho visto la tua
espressione quando il regista ti ha detto chi sarà il protagonista maschile…”
Bonnie smise di
respirare per qualche istante. “Ma che vai a pensare!” sbottò, liquidando
l’argomento un vago gesto della mano. “Non dire scemenze. Beh di sicuro sono
contenta che ci sia anche Tom nel cast, ma soltanto perché ho già lavorato con
lui in passato”
Bonnie si
ritrovò a chiedersi se credeva veramente a quella storiellina che si era
propinata. Era vero che voleva prendersi un periodo di riposo, ma era anche vero
che la parte le piaceva molto. La sua decisione non aveva niente a che fare con
Tom. Assolutamente!
“Già” disse,
quasi stesse parlando più con sé stessa che con l’amica “Sono felice di
rivederlo, ma solo come un amico qualsiasi!”
Sarah assunse
un’espressione pensosa, imbronciando le labbra. “Chissà perché non ne sono molto
convinta! Forse a causa di quell’episodio…”
Bonnie spalancò
gli occhi, aggrappandosi al tavolo. “Ma cosa…oh accidenti a me! Ma perché te
l’ho raccontato?”
“Perché era San
Valentino, eravamo entrambe single e anche un po’ brille!” replicò Sarah,
ridendo.
Bonnie si portò
una forchettata di insalata alla bocca, scuotendo la testa. “Oh quella storia
risale a un secolo fa! Non ci avevo nemmeno pensato! E poi eravamo entrambi solo
dei ragazzi…”
“Vuoi dire che
non è stato importante? Vuoi darmi a bere che non ci hai più pensato? O che non
ci hai pensato quando il signor Anderson ha fatto il suo nome?”
Bonnie si morse
nervosamente il labbro inferiore. Sarah aveva la strabiliante capacità di
metterla in difficoltà. E di porle davanti la verità, benché a volte non fosse
piacevole. Chinò di poco il capo, continuando a tormentarsi le mani in grembo.
“Non ho detto
questo…” disse, con tono improvvisamente serio “è solo che…sono passati tanti
anni ed è stata solamente una piccola parentesi. Non posso dire di non averci
pensato…è un bel ricordo! Tutto qui. Non voglio attribuirgli più importanza di
quella che ha in realtà. Capisci?”
Bonnie risollevò
lo sguardo per posarlo sul viso dell’amica. “Avevo una cotta colossale per Tom,
ma ero solo una ragazzina…ormai siamo entrambi adulti e le nostre vite hanno
preso strade diverse fino a questo momento. Tutto qui”
Sarah si strinse
nelle spalle. “Se lo dici tu…ma io non ne sono convinta. E se non mi terrai
aggiornata continuamente non appena arrivi a Edimburgo ti strangolo!” concluse
puntandola minacciosamente con la forchetta.
Bonnie alzò le
mani in segna di resa. “Okay, okay! Prometto di telefonarti ogni sera e di
raccontarti quello che succede”
“sarà meglio per
te” ribadì la donna, aggredendo la mousse al cioccolato.
****
Le dispiaceva
separarsi dalla sua gatta, anche se sapeva che la signora Jane ne avrebbe avuto
la massima cura. Si diede una carezza alla testolina morbida, facendo un cenno
al tassista per dirgli che sarebbe arrivata subito. L’uomo annuì, finendo di
sistemare la sua voluminosa valigia nel bagagliaio.
“se succede
qualcosa…” disse, rivolgendosi verso l’anziana signora.
“Ho tutti i tuoi
recapiti, Bonnie. Non devi preoccuparti! Mi occuperò io di Milly e della casa…e
tenterò anche di rimettere in sesto quel povero ficus che hai in salotto. Mi
sembrava piuttosto malandato.”
Bonnie arrossì,
spostando il peso del corpo da un piede all’altro. “Grazie! Beh cercherò di
tornare il prima possibile! Arrivederci”. Depose un bacio sulla guancia
raggrinzita della donna, dando un ultimo buffetto alla gatta, prima di
incamminarsi per il vialetto. Si accomodò nel taxi e si voltò ancora una volta
verso la signora Jane, che la salutava con Milly dalla staccionata della sua
casetta.
Bonnie si chiese
quando sarebbe riuscita a rivederle. La sua carriera di attrice l’aveva portata
in giro per il mondo per molto tempo, cambiando continuamente alberghi,
colleghi, città, lingue, fusi orari, ma era sempre tornata a quella piccola
casetta, rifugiandosi nel suo calore accogliente. Anche dopo che Steve l’aveva
lasciata…ma non voleva pensare a lui in quel momento.
Si appoggiò con
la testa al finestrino e guardò il paesaggio mutare lentamente, finchè non
riconobbe la strada che l’avrebbe condotta l’aeroporto.
Il volo era
stato turbolento, malgrado fosse molto breve. Bonnie tirò giù la sua valigia dal
nastro trasportatore, sistemandola sul carrello. Uscì dalla zona arrivi,
guardandosi intorno spaesata. La produzione doveva mandare qualcuno a prenderla.
O almeno così le avevano detto.
“Signorina
Wright” disse una voce dal marcato accento scozzese.
Bonnie si voltò
fino a incontrare due occhi scuri puntati su di lei. “Sono Mickey Johnson,
l’aiuto regista. Sono venuto a prenderla”
Bonnie gli
strinse la mano, mettendosi a posto la sciarpa che continuava a scivolare.
“Piacere” disse,
cercando di mostrarsi gentile.
“Andato bene il
volo?” chiese in tono sarcastico. Era impossibile che fosse stato un viaggio
tranquillo con il temporale che imperversava.
Bonnie abbozzò
un sorriso. “Insomma” rispose con poco entusiasmo.
Odiava volare
con il maltempo, era stata e infreddolita, nonché molto affamata, ma non poteva
di certo prendersela con quel povero ragazzo.
Lo seguì nel
parcheggio, fino a una macchina scura.
Si sedette al
posto del passeggero, mentre Mickey si metteva al volante.
“Non le
dispiace?” chiese il ragazzo, indicando la radio. Bonnie scosse la testa, mentre
lui accendeva l’autoradio, sintonizzandola su una canzone rock.
La chitarra
elettrica riempì il veicolo di note ruggenti e Bonnie si chiese se il suo mal di
testa potesse peggiorare ancora di molto.
Quando Mickey
fece partire la macchina con un sobbalzo e uno stridore di freni, si accorse che
il suo mal di testa poteva decisamente peggiorare.
Continua…
***
Ciao, come
state? Allora che ve ne pare di questo capitolo? Spero che la storia si stia
facendo interessante…nel prossimo capitolo dovrebbe arrivare Tom…
Volevo
ringraziare tutti coloro che mi hanno lasciato una recensione! Mi hanno fatto
veramente piacere!
Grazie a
Goten, Dom (grazie per recensirmi sempre e per dirmi sempre cose
carine ^_^) , Anime (anche se la storia non ti è piaciuta! ^_^),
anonima,
Sara.themyth!, Mika
(sei un tesoro!), Earendil (grazie infinite! Le tue parole mi hanno fatto
veramente piacere! Sei molto gentile! Grazie), Miki84, Lori, Malora ed
Erin
Grazie infinite!
Un bacione
Willow
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