il bambino discarica

di Ogosi Nord 00
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Una discarica o un bambino?
Questo non si capiva, poverino
Aveva delle gambe e dei piedi funzionanti
Ma anche rottami, divani, stipi e anti
E la faccia si faceva fatica a scorgerla fra tutte quelle cianfrusaglie
Solitamente la si vedeva vicino ad una torre d’impilate maglie 
Le mani, invece,  erano sempre funestate
Da una famiglia di ratti che gliele aveva rosicchiate
Per non parlare del fetore e dell’aria irrespirabile
Che rendevano la sua vicinanza davvero insopportabile 
E anche se gli si gettavano profumi e deodoranti
Tutti quei prodotti producevan solo odori più nauseanti!
Eppure era pieno di segreti e oggetti inconsueti
Gettati lì da tutti i vicini più indiscreti
C’era di tutto, dai giornaletti piccanti
Alle foto di amanti
Dai corpi di cani travolti
Ai corpi di uomini morti
Era troppo pericoloso per la cittadina averlo tra loro
Anche perché era spazzatura e non oro
E allora decisero di sbarazzarsene come si fa con l’immondizia…
Lo bruciarono vivo, bell’ingiustizia!!





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