Normal
Salve a tutti! Eccomi di nuovo con un'altra storia. Questo sarebbe il
continuo di "Rinascita" ma può essere seguito anche da chi non ha l'ha letta.
Credo di essere maturata molto rispetto alla mia prima Fan Fiction, ma questo
sta a voi giudicare!Spero commentiate in tante e spero di ritrovare chi mi ha
seguito fino ad ora. Un bacio e buona lettura.
I tokio Hotel non mi appartengo, non scrivo a scopo di lucro e tutto ciò che
scrivo è frutto della mia fantasia.
La canzone citata in verde è "Via" di Raf.
Twin Souls...
" Un tempo
gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v'era la
distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò
in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà,
trovando la quale torna all'antica perfezione."
Dal "Simposio", Platone.
1 " VAI"
Flashback
Sogno, incantesimo, favola, amore…
Questo abbiamo vissuto. E’ tutto qui, custodito nel mio cuore gelosamente.
Adesso come allora.
Ho una tua foto nella mia mano.
Tu sorridi, ti sorrido anch’io. Sorrido al nostro ricordo. Bambini capaci
amare.
Amore puro, incontrastato. Più forte della lontananza, dell’abbandono, della
nostalgia.
Ti amo ancora Bill, ti regalai l’anima, non me l’hai più restituita.
Sento il tuo odore come se tu fossi qui. Ma tu ci sei, sei il compagno di
ogni mio giorno, di ogni mia ora, di ogni mio istante.
Quando si ama il tempo non esiste. Sono passati sei anni amore mio. Ma io ti
sento vivo dentro di me.
Dove sei? Ricordi ancora?
"Sei e resterai la prima"
Mi dicesti questo durante l’ultimo abbraccio.
Beh anche tu lo sei.
Grazie a te riesco ad amare, grazie a te riesco a vivere.
Quel treno ha portato via la tua immagine, non la tua essenza, lei è dentro
di me.
Osservo la luna, lei sa, lei osserva, con lei mi confido, a lei ho regalato
le mie lacrime silenziose, frammenti d’anima, frammenti di una storia perduta ma
mai svanita.
Ora comprendo quando mi dicesti "Non moriremo mai". Mai come adesso capisco
quanto sia vero.
Ti amo adesso come allora ed amo la vita più di prima. E’ grazie a te se ho
messo le ali e spiccato il volo verso il mio destino. Un destino da non
condividere insieme, ma con un altro uomo che ho avuto il coraggio di amare… Si
perché ora so amare ed è solo merito tuo.
Cosa stai facendo? Mi stai ascoltando?
Dov’è posato il tuo sguardo felino? A chi stai regalando i tuoi sorrisi più
belli? Cosa stanno toccando le tue mani?
Hai ancora il profumo di zucchero a velo che tanto amavo? Si ne sono sicura
perché tu sei e rimarrai per sempre il mio angelo.
"Ginevra!"
Ecco la sua voce, si avvicina, si siede di fronte a me. Ha le guance rosse,
gli occhi languidi… E’ alto e forte sai Bill? Ma è tenero come un bambino. Lui è
l’uomo che è al mio fianco, ma tu sei il ragazzo che porterò sempre nel
cuore.
"Dimmi Federico…"
Prende fiato, afferra le mie mani le accarezza e le stringe forte.
"C’ho pensato e ripensato, ho meditato, riflettuto e credo che non ci sia
niente di più giusto…"
E’ impacciato, sorrido all’immagine del suo volto in difficoltà.
"Vuoi sposarmi?" Lo dice con tutto il fiato che ha in corpo, con tutto
l’amore che ha nel cuore. Ora è li, attende. Con una mano si tocca i capelli.
L’altra l’ha portata alla bocca per rosicchiarsi le unghie. Ha paura, ha il
cuore a mille, posso sentirlo battere da qui.
Non esiterò, non lo lascerò aspettare a lungo, so cosa rispondere, so cosa
voglio…
"Se vuoi non devi rispondermi subito"
Ma io voglio risponderti Federico, perché se me lo avessi chiesto anni fa non
avrei saputo cosa dirti. Non mi fidavo di nessuno, non credevo nell’amore, nella
vita. Adesso si. Credo in me, credo in te, credo in noi.
"Si, voglio sposarti"
Visto Bill, mi sposo… Vivo, amo, sono felice. Mi hai cambiato la
vita…
Fine flash back
Lo osservai dormire e sfiorai i suoi capelli con una mano. Respirava
intensamente ed era abbandonato al sonno. Lui che il giorno si ammazzava di
lavoro, lui che mi dedicava ogni suo respiro, lui che mi amava, lui che io
amavo, lui che tra qualche mese sarebbe diventato mio marito.
"Federico!" Gli sussurrai in un orecchio per svegliarlo nella maniera più
dolce possibile.
"Hm" Mugugnò girandosi dal lato opposto. Sembrava un bambino.
Sorrisi.
"Amore dai, è tardi! L’aereo parte tra 3 ore e devo fare il check in lo
sai!"
Si girò, mi guardò negli occhi e si avvicinò a me. Mi baciò prima dolcemente,
poi in maniera più violenta.
"Amore su!"
"E dai! Non ti rivedrò per 2 settimane…"
"Lo so, quanto mi mancherai… però dobbiamo andare"
Il suo sguardo si fece più cupo e in maniera svogliata andò a vestirsi.
Lo abbracciai da dietro, so che qualcosa lo turbava, lo conoscevo più di me
stessa.
"Cosa c’è Fede?" Gli dissi baciando il suo collo.
"Niente…"
"Non mentire.."
"E’ che non mi va più che tu parta"
"Lo sapevo… ma ne avevamo parlato insieme! All’inizio non ero molto convinta
nemmeno io, insomma, 2 settimane di vacanza! Poi Brigy ha insistito e tu mi hai
convinto… Ora ormai è già tutto pronto"
"Si lo so, è che sono un po’ triste, tutto qui… In realtà so benissimo che ti
meriti queste vacanze e che saranno le ultime da nubile. Vai e goditele amore,
poi sarai tutta mia…"
"Si, solo tua"
Un altro bacio ed un’altra promessa.
*********************
"Amoooooooooooooooo"
In aeroporto l’urlo di una brunetta tutto pepe si espanse.
"Brigy! Pronta?"
"Prontissima!!!!!! Sole, mare, mare, sole, palme, ragazzi!"
Con gli occhi sognanti celati da un enorme paio di occhiali da sole stile
"diva" anni ’60, un cappellino di paglia ed un vestitino svolazzante, Brigitte,
la mia amica di sempre, ormai single super convinta, stava vaneggiando di fronte
a me. Era stata lei ad organizzare tutto e ad insistere per questa mia vacanza
di addio al nubilato.
"Perché fare solo una squallida cena tra donne, quando puoi fare un’intera
vacanza? Infondo poi ti ingabbierai per tutta la vita!"
Questo mi aveva detto. La sua visione dell’amore non era per niente
romantica. Non più almeno… Da quando il suo primo amore, Francesco, idiota
incallito, si era fatto beccare da lei in atteggiamenti espliciti con un’altra.
Da li solo storie di qualche mese e niente più. Non si fidava più di nessuno, il
problema era questo.
"Amore ci siamo! Devo andare" Mi rivolsi alla mia "dolce metà".
"Va bene, mi raccomando, fai la brava! Mi fido…"
Mi baciò ancora con trasporto e mi accarezzò una guancia sorridendomi. Lo
guardai ancora, era bello, terribilmente bello.
"Tranquillo! Ti amo"
Lasciai la sua mano e gli sorrisi . Lui mi guardò e con una mano toccò i suoi
capelli . Era il gesto che usava fare ogni volta che era nervoso o voleva
trattenere il pianto. Lo fece anche quel giorno, quando in ginocchio di fronte a
me, balbettando, mi chiese di sposarlo.
"Via.. Non voltarti mai perché stavolta non ti lascerò tornare in dietro
sai…"
Gli voltai le spalle e mi avviai verso la mia compagna di avventure.
Vidi Brigitte roteare gli occhi e sbuffare. Sicuramente aveva assistito ad
una scena da carie, come diceva lei.
"Dai Gin andiamo!Ciao Federico"
"Ciao e tienimela d’occhio!"
"Se se…"
In tono poco convinto e scocciato rispose al mio uomo e afferrò il mio
braccio trascinandomi con sé.
Trascinandomi verso l’ignoto, verso la tempesta, verso qualcosa che non
sapevo ma avrebbe sconvolto la mia vita, la mia vita perfetta.
*******
Intanto in Germania…
" Che palle Bill, sono tre ore che sei in bagno, che cavolo fai?"
Disse un Tom esasperato al gemello che si stava piastrando i capelli.
"Smettila, finchè non sarò decente non mi muoverò da questo specchio!"
"Guarda che tra poco arriva l’autista per portarci all’aeroporto e non hai
ancora portato giù le valigie"
"Giusto, perché non mi dai una mano ed inizi a portarmene giù qualcuna?"
Disse Bill cogliendo la palla al balzo.
"Non ci penso nemmeno pesano un quintale!"
"Non vorrai mica che mi procuri uno stiramento per il peso dei bagagli, poi
dovrai sopportarmi tu in vacanza, sofferente e affranto."
Cinguettò Bill sicuro che il suo piano avrebbe funzionato.
"Cavolo Bill sei una donnicciola!"
"E dai Tomi, fallo per me, lo sai quanto sono fragile, poi sei tu il più
forte tra i due no?"
Disse Bill al gemello con qualche moina.
"Sei incredibile, quando ti fa comodo sono anche il più forte eh?"
"Ma no è solo la verità… vuoi mettere il tuo fisico possente con il mio?"
Affermò il moro sapendo di colpire il punto debole di Tom.
"Beh in effetti sul mio fisico non si può dire nulla"
Disse il rasta mostrando fiero il bicipite.
"Ok allora puoi darmi una mano vero?" Gli occhioni di Bill iniziarono a farsi
languidi e le ciglia a sbattere ripetutamente.
"Ecco lo sapevo, che cavolo, non farmi gli occhioni
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
"Su dai che ti costa?!" le ciglia si muovevano sempre di più.
"E va bene… se no qui si fa notte"
Così dicendo Tom iniziò a portare di sotto i bagagli che sarebbero serviti a
Bill per quella vacanza tanto bramata e meritata dai due gemelli. Era più di un
anno che non facevano una pausa. L’ennesimo tour dei Tokio Hotel era finito e
aveva avuto un gran successo. Il manager aveva, quindi, concesso ai ragazzi un
mese di stop. I gemelli Kaulitz desideravano da tempo rimanere un po’ da soli,
via da riflettori e fan. Per questo Tom aveva deciso di regalare a suo fratello
e a lui stesso una vacanza alle Maldive, come desideravano da quando erano
piccoli.
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