“Mamma…”
“Dimmi, Hope.”
“..sono
incinta.”
La Hope è l’ultima a morire
La signora
Simoncelli è una casalinga perfetta. Si sveglia ogni mattina alle sei, prepara
la colazione per suo marito che si sveglia alle sei e trenta. Il marito fa
colazione e poi va a lavoro. Appena vede l’auto del signor Simoncelli andare
via, la signora Simoncelli sveglia i suoi due figli, Hope,
la più grande, e Sebastiano, il più piccolo. I ragazzi fanno colazione e subito
dopo l’impeccabile signora Simoncelli li accompagna a scuola.
La vita della signora Simoncelli è perfetta.
La famiglia
della signora Simoncelli è perfetta.
La casa
della signora Simoncelli è perfetta.
Ma Hope, la quindicenne figlia della signora Simoncelli, è
incinta.
“Dimmi che
stai scherzando, Hope.”
“No, mamma.”
“Ma…
oddio…oddio” – la signora Simoncelli stava per svenire, pulì il pavimento e poi
si accasciò a terra.
“Mamma! Ti
prego non fare così!”
La signora
Simoncelli si riprese rapidamente.
“Ma…sei
sicura?”
“Certo
mamma! Ti spiego: ieri notte ho sognato che io e Niall
degli One Direction ci
baciavamo, stamattina mi sono svegliata e la pancia mi faceva male. Quindi sono
sicuramente incinta di…”
Del gas
maleodorante uscì dal sedere della giovane Hope
preceduto da un simpatico rumorino.
“Oh! La
pancia mi è passata! Non sono incinta.”
La signora
Simoncelli non ha mai perso la calma.
Una vera
signora non la perde mai.
E quindi,
con immensa quiete, si avvicinò alla figlia, le diede un ceffone e disse:
“Scusa se te lo dico, Hope, ma io e tuo padre discendiamo
da una famiglia di menti illustre, quindi è impensabile che la nostra progenie
sia così imbecille. Ci deve essere stato un errore.”
“Beh, mamma.
Neanche Sebastiano mi sembra un genio.”
Sebastiano
aveva sei anni e frequentava il terzo anno di liceo.
“Basta, Hope. Sono molto delusa. Torna nella tua caverna! Volevo
dire cava, cioè camera!”
Hope eseguì gli ordini e tornò in camera sua.
Si buttò sul letto e si mise a piangere.
Urlò a
squarciagola: “Perché nessuno mi capisce?”, poi continuò a piangere.
Prese una
ciocca dei suoi lunghi capelli biondi e se li mise intorno al collo.
Urlò ancora
più forte: “Adesso mi impicco!!”
“Se vuoi ti
presto io la corda!” – le gridò Sebastiano dalla sua cameretta
Hope si alzò dal letto e guardò fuori la finestra. Vide una
nuvola in cielo.
“Se c’è una
cosa che ho imparato a scuola è che se guardi in cielo e reciti una preghiera
questa si avvera”
Hope chiuse gli occhi e espresse il suo desiderio. Proprio
in quel momento la signora Simoncelli entrò nella camera.
“Hope, ti avevo detto di mettere in ordine la camera!”
“L’ho fatto,
mamma!”
“C’è un topo
che cammina!”
“E’ il mio
animale domestico, si chiama Stuart”
“Siediti un
momento, Hope, devo dirti una cosa importante”.
La signora
Simoncelli incendiò i panni sporchi che vi erano nel letto di Hope e si sedette lì, poi picchiò con la mano due volte
sullo spazio vuoto vicino a lei per far sedere la figlia, da lì si alzò un
polverone che prese le sembianze di Satana.
Hope si sedette.
“Cosa devi
dirmi, mamma?”
“Ti ricordi
quando ieri ti ho prelevato mezzo litro di sangue?”
“Sì, ricordo
di essere svenuta e di aver sbattuto forte-forte la testa!”
“Esatto, ti
ho mentito, il tuo sangue non dovevo donarlo ai bimbi poveri. Mi serviva per
effettuare la prova del DNA.”
Hope cominciò a preoccuparsi.
“C’è
qualcosa che non va, mamma?” – domandò.
“No, anzi.
Ho appena saputo i risultati. Tu non sei mia figlia.” – disse la signora
Simoncelli con un grosso sorriso sulla faccia.
“Cosa? Come
è possibile?”
“Devi sapere
che quando sono andata in ospedale a partorirti avevo come compagna di stanza
una certa signora Malik, beh, probabilmente c’è stato uno scambio, perché lei
ha avuto un maschietto ed io una femminuccia, ma noi avevamo fatto l’ecografia
qualche tempo prima e sapevamo che i sessi dei nostri figli erano diversi”.
“Quindi la
mia mamma è questa signora Malik?”
“Sì!”
“E Malik è
il cognome di uno degli One Direction!
Quindi probabilmente sono la figlia della mamma di Zayn!”
“Beh, credo
ci siano molte Malik nel mondo…”
“…E’ incredibile!
Ora devo andare a New York a incontrare gli OD e dire a Zayn
che ha la mamma sbagliata!”
“…non mi
sembra il modo giusto di dire una cosa del genere…”
“Non ci
posso credere! Sono la sorella di Zayn!”
“Hope, tesoro, no. Non sei la sorella di nessuno… c’è stato
uno scambio nella culla…”
Hope si precipitò sul computer portatile con tutto il suo
corpo, lo ruppe, andò in camera di suo fratello e prese il suo. “Devo scriverlo
sul mio blog!” – disse e così fece.
La signora
Simoncelli è una brava padrona di casa, sa che gli ospiti sono sacri.
Infatti
quando, il giorno dopo la pubblicazione della notizia sul blog, venne a
trovarla una famosa giornalista TV le preparò ventiquattro biscotti, una tazza
di tè e le regalò la bomboniera della prima Comunione di Hope
e il Premio Nobel per la Medicina di Sebastiano.
La
giornalista TV fece entrare il cameramen e si posizionarono nel salone.
“Dove sta la
piccola Hope?” – chiese alla signora Simoncelli.
“E’ al piano di sopra” – rispose la donna
sorridendo – “dovrebbe arrivare subito!”.
“Bene” – la
giornalista era entusiasta – “non vedo l’ora di mandare in onda questo scoop,
sua figlia è la sorella di Zayn Malik! E’
incredibile!”
“Cosa? No!
Non è la sorella di…”
La signora
Simoncelli non riuscì a terminare la frase, vide, infatti, sua figlia scendere
le scale tutta vestita di nero con un lungo velo scuro in testa ed un mazzo di
fiori. Si posizionò davanti la telecamera.
“E’ accesa?”
– chiese con un filo di voce alla giornalista.
“Ehm…sì…” –
rispose lei…
“Bene, devo
fare un annuncio.” – Hope si schiarì la voce – “A
tutte le Directiones!!! Sono vestita a lutto per un
motivo! Ieri ho perso il mio bambino. Ero incinta di Niall”
La signora
Simoncelli smise di respirare per ben tre minuti, superando qualsiasi record di
apnea, si avvicinò alla giornalista è chiese: “Siamo in diretta?”.
La risposta
affermativa della giornalista causò un rapido mutamento nel volto della signora
Simoncelli, le sopracciglia si unirono, le pupille degli occhi guardarono in
cielo, le guance si gonfiarono, le labbra si separarono, la lingua uscì fuori,
la pelle assunse un colore simile al blu ciano.
“ E non ho
finito!” – continuò Hope – “Ho appena scoperto di
essere la sorella segreta di Zayn, di aver avuto la
stessa malattia di Liam e di avere la stessa iniziale
nel nome di Harry, in pratica, mi sono fatta tutti gli One
Direction”
La crisi
epilettica della signora Simoncelli fu fermata dalla giornalista TV che decise
di interrompere la trasmissione. “Ma che cavolata è mai questa! Io me ne vado
da questa casa, ho una certa reputazione da mantenere. Vado da Barbara d’Urso”
– e la giornalista e il cameraman se ne andarono.
La signora
Simoncelli neanche in quella situazione perse la calma.
Si sistemò i
capelli.
Si avvicinò
a sua figlia, Hope.
Le prese il boquet di fiori dalle mani e glielo ficcò in bocca.
“Puttana!” –
le disse educatamente e tornò a pulire.
Fine.