Don't
Don't
C'erano
un sacco di persone in giro che dicevano di conoscere Niall, di
essere in rapporti stretti con lui e che pensavano addirittura di
poterlo descrivere come fosse un fratello. Ma se io avessi dovuto
scegliere a chi chiedere di Niall, avrei optato per sole due
persone:
una lo avrebbe portato davvero in alto, elogiando i suoi
pregi, riconoscendo i suoi difetti e sminuendoli con << E' pur
sempre un essere umano, no? >>; l'altra persona, se glielo
avessi chiesto in un momento preciso della sua vita (e ne parleremo,
statene certi, ne parleremo) avrebbe avuto parecchio da dire su Niall
e non si sarebbe trattato di parole gentili.
La persona a cui non
avrei mai davvero chiesto niente su Niall era Ellie, la stessa Ellie
che era la portatrice del caos in tutte quelle vite e la stessa Ellie
per la quale, se mai ne avessi voluto sapere qualcosa, avrei chiesto
ad Ed. Ed conosceva Ellie meglio di se stesso, ma faceva finta che
non fosse vero e per questo ora era chiuso nella sua camera d'hotel,
al suo stesso piano, con una (l'ennesima) bottiglia di birra a fargli
compagnia. Ed conosceva davvero bene anche Darla, ma non ci si
soffermava. Darla conosceva Ed, ma vi si era soffermata troppo a
lungo e ora andava avanti senza guardare indietro.
Niall, Darla
non la conosceva per niente e, esattamente per questo motivo, si era
appena beccato uno schiaffo in pieno volto da lei.
Darla, tra i
quattro, era quella meno in vista, la meno V.I.P. per intenderci,
eppure aveva il suo bel da fare; esattamente per questo motivo,
durante quell'evento in cui le loro vite avevano smesso di
incontrarsi e si erano inverosimilmente scontrate, lei non era
presente: probabilmente era in qualche paese sperduto a fare
volontariato per la più assurda causa, ora non ricordo, ma era
sempre così.
Quando Darla è tornata, giusto in tempo per
l'ultimo giorno dell'evento tanto acclamato, è passata in camera di
Niall ma non lo ha trovato, quindi si è diretta nella camera di Ed,
la quale era occupata da lui ed Ellie che piangeva in modo davvero
miserabile. Lei, indispettita, ha abbracciato forte la ragazza che
continuava a singhiozzare; non che Ellie fosse sua amica, non le
andava granché a genio, ancora oggi dice che l'ha fatto per
solidarietà femminile e, ovviamente, Ed ride, perché Darla già
pochi minuti dopo era la sostenitrice più accanita della sua triste
causa.
Il rosso ha cacciato brutalmente Ellie dalla sua camera, <<
Devo parlare con Darla. >> ha detto e così è stato.
Lei lo
ha prima rimproverato perché non si era fatto né vedere né sentire
e poi è stata ad ascoltare il motivo ed era davvero una faccenda
orribile, che le ha fatto ribollire il sangue talmente tanto che
pensava di poter esplodere come un vulcano nel giro di qualche
secondo, magari davanti a Niall.
Che Ellie fosse insopportabile e
inaffidabile, Darla lo sapeva, non aveva bisogno di conoscerla. La
stessa Ellie aveva messo a nudo la sua persona di fronte ad Ed che
l'aveva accolta comunque, fingendo che fosse tutto okay, che non ci
fosse bisogno di altro che fiducia e rispetto. Le aveva dato le
chiavi di casa e per un po' non si era fatto sentire dagli amici
perché le sue giornate volavano via, sotto le lenzuola con il corpo
di Ellie e quel sorriso privo di promesse e poi una pizza
mangiucchiata nell'insonnia, con Aretha che non si sentiva anche se
le casse erano vicine, perché ci duettavano loro sopra. E quando poi
Ellie andava via, perché era così che lavoravano, andando via, a
lui non pesava quello che succedeva, ma non si era mai chiesto perché
lui non combinasse mai nulla. Perché Ed era bravissimo a conoscere
Ellie, ma non di certo se stesso. Quando l'ha vista baciare Niall era
confuso, ma ha lasciato perdere, perché si trattava di Ellie e
sarebbe tornata. Ma non l'ha fatto, non l'ha fatto per Niall, lo
stesso Niall che, una volta, con una Guinness in mano gli aveva
detto: << Fratello, se non ci fossi tu sarei sotto terra. >>
Lo stesso Niall che aveva aperto gli occhi mentre baciava Ellie e
l'aveva guardato dritto in faccia. Lei non lo sapeva che non sarebbe
tornata per Niall, ma Ed parlando con Darla ha deciso di essere
onesto e domani le avrebbe detto che era troppo tardi.
A onor del
vero, Ed (che non parlava con Niall dall'accaduto) ha anche provato a
difendere l'amico, perché insomma << Se ti trovi Ellie che
vuole venire a letto con te, tu rifiuti? >>. Era una domanda
retorica, ma Darla ha risposto stizzita che lei non ci sarebbe mai
andata a letto con Ellie e ha strappato il primo sorriso ad
Ed.
Quando Niall è tornato in hotel, ha trovato Darla appostata
davanti alla sua porta e ha provato ad abbracciarla, perché in quel
paese sperduto ci era stata per una o due eternità e lui non
riusciva ad abituarsi a starle lontano.
Darla l'ha scansato
visibilmente arrabbiata e lui ha capito, ha deglutito e ha detto: <<
Hai parlato con Ed. >>
<< Non so nemmeno se esiste un
insulto valido e abbastanza offensivo per te. >>
<<
Posso spiegarti la mia? >>
No che non poteva spiegargliela,
perché sapeva già quello che era necessario sapesse e qualche
goccio o litro di birra in più non faceva di certo la differenza.
Loro tre erano fratelli e lui aveva appena infranto il codice dei
fratelli andando a letto con la fidanzata (sì, stramba, stronza e
lunatica, ma pur sempre la fidanzata) di Ed!
Ma in proposito Niall
aveva da ridire, perché lui sapeva che lei Ellie non poteva proprio
sopportarla.
<< Ovvio, l'avrei sconsigliata fortemente anche
a uno stronzo come te! Perché insomma una che ti prende in giro
così, che vuole un rapporto aperto ma che si trasferisce in pianta
stabile a casa tua, che ti vuole ma non ti vuole troppo non è certo
la fidanzata ideale! E non lo è per nessuno! >> Darla è
diventata tutta rossa mentre strillava in mezzo a quel corridoio e
Niall invece ha mantenuto quella sua espressione neutra, addirittura
un po' pacata.
<< Stai sempre a difendere Ed come un
cucciolo maltrattato. Penso di averti fatto un favore, così ce l'hai
tutto per te e puoi giocare a fare l'infermierina premurosa con lui.
>> È esattamente così che Niall si è beccato lo schiaffo di
Darla che gli ha lasciato le cinque dita belle rosse sulla guancia
sinistra e ora lui se le stava guardando allo specchio, mentre Ellie
piagnucolava su cosa dovesse fare con Ed.
Più o meno quella sera
Niall ed Ellie hanno iniziato a frequentarsi seriamente, a prendersi
per mano in pubblico e a baciarsi di fronte alle telecamere, un po'
brilli.
Il team dei cuori infranti invece faceva lezioni di
autostima in camera di Darla, perché quella del rosso era
invivibile, sporca e puzzolente. Lei gli ripeteva perché fosse un
bene aver perso Ellie e lui la rassicurava sul fatto che sapesse che
lei faceva beneficenza perché amava quel lavoro e non perché era
un'infermierina sexy fallita e frustrata.
All'ennesima birra (e a
quel punto aveva iniziato a bere anche Darla), Ed ha deciso di alzarsi
e chinarsi su di lei, entrambi sapevano di birra e, proprio per
questo motivo, nessuno dei due se ne è accorto quando le loro labbra
si sono incontrate e poi scontrate in perfetta disarmonia, come lo
stridere delle unghie strisciate su una lavagna nelle loro vecchie
classi di scuola.
<< Scusa, ho fatto una stronzata. >>
Darla ha detto che non faceva nulla ma gli ha anche premuto una mano sul
petto per tenerlo lontano.
<< No davvero, scusa. Non sono
innamorato di te, Dar, lo sai. >>
<< Nemmeno io, Ed,
se può consolarti. >> e hanno riso perché si conoscevano da
un sacco di anni e entrambi sapevano com'erano andate le cose.
<<
Conunque io so la verità. >>
E Darla non ha più risposto,
ha finito la sua birra e si è stesa sul letto, perché non era lui a
doverla conoscere.
Di Niall non hanno saputo più niente, non ho
mai capito chi abbia incominciato a prendere le distanze e
probabilmente non l'hanno capito nemmeno loro. Fatto sta che ha
continuato a vedersi con Ellie, in rapporti saltuari perché lei era
fatta così e a lui stava bene.
Ed e Darla hanno seguito il piano
iniziale, ma invece che prendere un appartamentino con tre camere da
letto ne hanno preso uno con due. Ora che Darla aveva ripreso gli
studi, seguendo un master davvero importante (perché si era
convinta di poter aiutare seriamente il mondo solo lavorando dai
piani alti), i suoi genitori l'avrebbero anche finanziata e con Ed di
sicuro avrebbero potuto permettersi una casa molto più grande, ma
volevano fingere di essere due amici qualsiasi a Londra e vivere alla
giornata. Ogni tanto la scena del bacio si ripeteva, persistevano nel
cercare un incastro impossibile. Non accadeva sempre, ma in giornate
come quelle, un po' uggiose, dove chiunque si sentiva triste per
qualcosa, come fosse un dovere silenzioso. Poi si ripetevano di non
amarsi, anche se non sapevano descrivere il legame che avevano.
Ed
ora sapeva di conoscere Darla come le sue tasche: aveva il ciclo
quando la dispensa si riempiva di cioccolato bianco e di ricette di
cheesecake che non avrebbe mai preparato, era preoccupata per lui
quando si sedeva affianco alla porta della sua camera da letto e
ascoltava che non ci fossero rumori insoliti, era triste quando
leggeva le notizie online e cercava di salvare il Mondo, perché
tanto la vita come l'aveva programmata lei negli ultimi anni era già
andata a rotoli e tutto questo per colpa di Ed e Niall.
Ma sta
volta Ed nascondeva qualcosa e quando Darla l'ha notato lui ha dovuto
parlare: << Ho incontrato di nuovo Niall. >>
Gli occhi
della ragazza sono diventati lucidi in un istante, ma non ha
parlato.
<< Tra noi è tutto normale per quanto riguarda
Ellie, cioè ho capito che non era per me e va bene. Ma lui vuole
vederti. >>
E così è stato, perchè Darla non sapeva dire
di no ai suoi amici e perché, tutto sommato, quella non era la sua
battaglia e soprattutto i combattimenti erano terminati. E questa
volta Darla era troppo annebbiata per conoscere Ed alla perfezione e
capire che la sua non era l'unica vita a rotoli, che sulla Terra una
miriade di persone si legava ad altre persone sbagliate e che il
mondo era così piccolo che una di queste viveva sotto il suo stesso
tetto. Darla voleva solo riaccogliere Niall come il figliol prodigo e
incominciare quella routine che non aveva mai vissuto ma che sentiva
sua da prima ancora che quella Ellie gliela strappasse dalle mani
come i bambini fanno con i pastelli a cera dell'asilo.
Quando
hanno cenato insieme e Niall ha fatto i complimenti per
l'appartamento sembrava tutto normale, anche se Ed avrebbe voluto
avere un coltello gigantesco con cui spezzare la tensione palpabile
nell'aria. Poi lui ha chiesto scusa ed è andato a dormire, perché
la notte prima aveva avuto un concerto e con alcuni amici era stato
in giro fino alla mattina seguente e anche perché sapeva che Darla
aveva bisogno di parlare con Niall.
Ma lei non ha fatto in tempo a
parlare con Niall, voleva chiedergli come andava con Ed, se gli aveva
chiesto scusa e cosa stava facendo, non voleva sapere nulla di Ellie,
ma lui ha cominciato a parlare ed ha esordito con: << Mi ha
lasciato, ci sono caduto come un pollo, solo che con me nemmeno ha
piagnucolato, è andata con un altro mentre eravamo in vacanza
insieme. >>
Questo nemmeno Ed lo sapeva, perché Niall era
stato troppo orgoglioso per dirglielo. Niall era troppo orgoglioso
per piangere davanti a lui, ma davanti a Darla no, anche se non le
spiegava perché piangeva visto che era stato il primo a dire che era
qualcosa che aveva programmato e che non faceva tanto male; ma si
arrampicava sugli specchi, piagnucolando sulla spalla della ragazza,
pur di non dirle la verità.
Lei gli ha detto che c'era da
immaginarselo, ma non riusciva a fargli la paternale o a dirgli <<
Ti sta bene. >>, quindi ne hanno parlato a lungo, proprio
mentre Ed non riusciva a prendere sonno e, involontariamente,
ascoltava.
Dopo almeno due ore, durante la quale si è chiesto
mille volte se fosse stato il caso di uscire per andare in bagno, si
è alzato e ha aperto la porta, borbottando assonnato che avrebbero
dovuto prendere un appartamento col bagno in camera.
Quando ha
alzato lo sguardo Niall stava sopra Darla, avvinghiato a lei e la
spingeva contro i cuscini del divano e la baciava cercando uno
spiraglio nella maglia dove poter infilare le mani e no, lì Ed non
ci ha visto più. Ha afferrato. Niall per il collo della maglia che
indossava, come quando si afferra un gatto per la collottola e l'ha
sollevato tirandogli un pugno. Darla stava già lacrimando ed è
corsa via.
<< È sempre la stessa storia. >> Ha urlato
Ed dal salottino << Litighi con noi e vai tra le braccia di
Ellie, ti lasci con lei e cerchi di scoparti Darla come se niente
fosse! Ma ci pensi a quello che fai? Ci pensi? >>
Darla si è
chiesta mille volte in quei pochi minuti se avesse dovuto uscire e
mettere pace, ma non ce l'ha fatta, si è vergognata troppo, anche
solo per pensarci seriamente.
Per quanto aveva aspettato le
attenzioni di Niall? E perché doveva essere la ruota di scorta? Alla
prossima Ellie, lei sarebbe rimasta con un mucchio di sabbia bagnata
in mano, come quando si costruiscono i castelli sul bagnasciuga e il
mare li distrugge.
<< È Darla, non si tratta di me, non di
Ellie o della prima stronza che passa, è quella Darla che darebbe
l'anima per te, o per me, o anche per un gatto morente sul ciglio
della strada e tu la usi e poi, sono sicuro, la getterai. Ti abbiamo
visto farlo con chiunque, ma non ti permetterò di farlo con lei, non
la spezzerai. >>
Niall nel frattempo si è alzato dal
divano, aggiustandosi la maglia e cercando di capire dove fosse Darla
e cercando di mettere a tacere la rabbia.
<< Ma non fai
prima a dire che sei geloso? Smettila di fare il cavaliere, di' che
la vuoi tutta per te e fine. Non sparare stronzate, si capisce
perfettamente cosa succede in questa casa: te la porti a letto, lo
dicono tutti ormai! >>
Ed è esattamente così che Niall si
è beccato il secondo ceffone di Darla (che ha preso la rincorsa
dalla cucina), che poi l'ha portato fuori, è entrata dentro la sua
auto e gli ha detto di andare a casa sua.
Non è difficile capire
il perché: il ricordo di un castello bellissimo è sempre meglio che
avere solo sabbia in mano e non sapere che farsene.
Niall non
è entrato in quell'appartamento per un anno intero: da quando Ed ha
fatto trovare a Darla tutta la sua roba (poca) inscatolata fuori
dalla porta. Ma questa volta doveva entrarci. Con le chiavi che Darla
non ha mai restituito. Ci stava entrando solo per lei, perché aveva
ascoltato il nuovo album di Ed e per almeno due mesi non si è più
data pace.
<< Ed, eri un ottimo amico, non fraintendermi, ma
io ti odiavo: me l'hai presentata ed è diventata subito dei nostri,
ma lei aveva occhi solo per te e poi spariva per colpa tua e io ero
lì, invisibile. >>
Ma Ed non ha capito e l'ha guardato
perplesso: << Ellie non è mai stata dei nostri. >>
<<
Darla. Darla. Chi se ne fotte di Ellie. Lei ama le missioni e tutto,
ma scappava perché non ce la faceva e poi tornava e si struggeva per
te che ti struggevi per un'altra e io ero sempre lì, invisibile.
Tornava e viveva di te e se tu facevi l'idiota ti faceva da mamma, io
ho fatto lo stronzo mille volte, ma io ero fatto così, secondo lei.
<<
Non sopportavo come tu la lasciassi perdere e quando si è presentata
l'occasione con Ellie ho dovuto farti vedere com'era il mondo per me.
Perché so che hai pensato che avrei fatto lo stronzo pure con lei ed
era quello che volevo fare, ma Ellie era più stronza di tutti noi.
Poi Darla mi si è scagliata contro quando ne diceva di tutti i
colori su Ellie e io non ci ho visto più e quando sono venuto qua
non ci credevo che Darla era tra le mie braccia, ma tu sei uscito per
riprendertela quando non l'avevi mai voluta prima e me la stavi
strappando via proprio quando era lì per me... >>
<<
Niall, io amo Darl- >>
<< È mia, stiamo insieme. >>
Niall ha fatto uscire un suono gutturale, ma Ed non gli ha dato peso,
perché lui amava Darla sì, ma in un modo strano e complicato che
superava i confini dell'amicizia, della fratellanza e dell'amore;
l'amava con un istinto antico che sapeva che Darla era preziosa e
l'avrebbe sempre protetta.
<< Ma è assurdo che in un anno
lei non ti abbia detto che quando ho capito la sua cotta ci siamo
chiariti immediatamente e se lei correva da me, non era per
raccogliere i miei pezzi, ma perché io potessi rincollare i suoi
cocci, perché eri tu che la spaccavi in mille pezzi schernendo lei
anziché me, la tua gelosia avrebbe dovuto abbattersi su di me.
Guarda come siamo finiti adesso. >>
Se avessi chiesto a quei tre
qualcosa dell'uno o dell'altro, sicuramente sarei finita su una
strada sbagliata, perché è palese come nessuno di loro avesse
capito niente degli amici in almeno quattro anni. Ma, volendo essere
onesti e andando contro i miei stessi principi, ammetto di non essere
mai stata così felice di essere caduta in errore, perché se così
non fosse stato ora non potrei sapere di loro che vivono in una bella
grande casa, non potrei sapere che Darla è accoccolata sul divano,
tra le gambe di Niall che la stringe sé con un braccio mentre con
l'altra mano accarezza Graham, il gatto di Ed. Ed che ha appena
finito di raccontar(mi)e la sua storia e con un messaggio di
buonanotte (mi) dice: << Dobbiamo incontrarci presto, perché
io credo di amarti. >>
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