Capitolo 1-Aslan
CAPITOLO 1: ASLAN
Susan si svegliò come se qualcuno le avesse buttato una secchiata di acqua
gelida sulla testa. Che strano sogno aveva fatto! Aslan le aveva detto che il
tempo a Narnia stava trascorrendo come a Londra per permettere a Susan di fare
non aveva capito bene cosa. Era stato tutto talmente confuso e sfocato nelle sua
mente , che non era neanche più sicura di averlo sognato davvero. Il grande
Leone aveva parlato di un nuovo pericolo a Narnia, aveva parlato di possibilità
e probabilità e altro ancora e stava anche per spiegarle il motivo, ma poi lei
si era svegliata. "Uff...ma perchè le cose belle e le cose importanti si
dimenticano sempre, mentre gli incubi rimangono impressi?" pensò irritata tra
sè. Cercò di riprendere a dormire, ma per quella notte fu tutto inutile, per lo
meno non mancava molto al solito orario in cui avrebbe dovuto svegliarsi per
andare a scuola, così decise di ripassare un po' la lezione precedente di
biologia. Alle sei e mezza cominciò a prepararsi; indossò la divisa e
preparò la borsa con i libri.
Quando arrivò di sotto
per la colazione, come al solito era ancora la prima. I suoi genitori,
come sempre erano usciti presto per andare al lavoro per tentare di
mandare avanti la famiglia e dare ai loro figli un minimo di
istruzione. Ormai Susan aveva quasi del tutto perso dalla memoria il
sogno di quella notte. Quella giornata per lei passò fin troppo
lentamente; come tutte le altre, dopotutto. Da quando avevano
abbandonato Narnia, per lei più che per i suoi fratelli era
stato molto difficile; era diventato tutto grigio. Certo, anche a
Peter, Edmund e Lucy Narnia mancava terribilmente, ma almeno loro non
avevano dovuto abbandonare anche la persona di cui erano innamorati.
Erano passati quasi sei mesi da quando avevano fatto ritorno in
Inghilterra cinque dei quali, Susan li aveva passati a piangere per
Caspian. Aveva pianto ogni notte fino ad arrivare all'emicranea prima
di riuscire ad addormentarsi. Molte volte sia Edmund che Peter erano
andati a consolarla. Le prendevano una mano, le asciugavano le lacrime
e le scostavano i capelli dal volto inondato del suo stesso pianto con
quell'amore che soltanto i fratelli sono in grado di darti. Più
di tutti non se lo sarebbe aspettato da Edmund, invece, una notte in
cui era stata davvero disperata, lui l'aveva stretta forte tra le sue
braccia e l'aveva cullata finchè non si era abbandonata al mondo
dei sogni e quando si era risvegliata, la mattina seguente, lui era
ancora lì a tenerle la mano e a vegliare su di lei. Quando Susan
lo aveva visto accanto a lei, aveva pianto ancora, ma più per la
commozione che per altro. Anche Lucy era stata importantissima in quei
mesi; l'aveva ascoltata, capita e aveva assistito ai suoi sfoghi
soltanto come una sorella sa fare. Lucy era così piccola, ma
così saggia...Susan doveva molto a tutti loro e il legame che li
univa, in quel periodo si era rafforzato ancora di più di quanto
già non fosse.
Una notte, due settimane dopo,
la ragazza si svegliò di nuovo, con uno strano presentimento.
Dava le spalle alla porta della sua camera, ma era sicura che ci fosse
qualcuno. Ne sentiva il lento respiro regolare e una morsa di paura le
strinse il petto, ma decise di tentare, così disse con voce
tremante: - Peter? Ed? Lucy? - - No, Susan, nessuno di loro... -
la voce che aveva appena parlato era molto più bassa e profonda
di quella dei suoi fratelli ed era maschile, quindi non poteva di certo
essere Lucy. Susan trattenne il respiro per un momento, poi
balzò fuori dal letto. - Aslan?! - esclamò incredula.
L'immenso leone era proprio lì, davanti a lei, più grande
e maestoso di quanto lo ricordasse. - Aslan! - ripetè
abbracciandolo. Le mani di Susan affondarono nella criniera lucente del
leone e le labbra di lei gli schioccarono un bacio sulla fronte. La
ragazza quasi non si riconobbe; quello era un comportamento
molto...alla Lucy. - Susan cara, dobbiamo affrettarci; non c'è
tempo da perdere: Narnia ha bisogno di te! - gli occhi di Susan
brillarono. - Vado a svegl... - -No... - la interruppe lui. La
giovane lo fissò interdetta. - No? E perchè? -
-Quando sarà il momento, piccola mia. Ogni cosa deve
seguire il suo corso e non è tempo che i tuoi fratelli facciano
ritorno a Narnia. - Susan era un po' triste. - Ma in teoria ero io che
non avrei più dovuto fare ritorno a Narnia... - - Le cose
hanno preso un'altra piega e adesso abbiamo bisogno di te. -. Susan non
se lo fece ripetere due volte, ma poi le venne in mente che era ancora
in pigiama. Nel suo guardaroba non c'era nulla che si potesse vagamente
adattare ad un posto come Narnia. Allora Aslan soffiò dentro
l'armadio e tutti i suoi comuni vestiti si tramutarono in abiti
meravigliosi. Alla fine ne scelse uno rosa pallido lungo fino ai piedi
con le maniche lunghe che però lasciava le spalle scoperte,
stretto in vita e sul torace e una gonna che andava allargandosi sulla
parte finale. Si agganciò al collo una catenina a forma di croce
tempestata di piccoli brillanti che aveva ereditato da sua nonna.
Ovviamente andò in bagno a cambiarsi. Si pettinò i
capelli, leggermente cambiati dall'ultima volta che era stata a Narnia.
Adesso erano più chiari, più sul castano chiaro che nero
ed erano più voluminosi rispetto a quelli dritti che aveva
prima. Si spruzzò del profumo e si truccò leggermente con
una matita nera intorno agli occhi per evidenziarne maggiormente il
colore così bello. Quando tornò nella sua camera, Aslan
mormorò con un sorriso: -Sei incantevole... - - Grazie...
- rispose lei timidamente. Susan montò in groppa al grande
Leone. Lui con un balzo uscì dalla finestra e arrivato nel
giardino, con un altro possente slancio,oltrepassò uno specchio
d'acqua che li ricondusse a Narnia. Susan si accorse di non essere
minimamente bagnata. Anche lì era notte fonda. - Resta sulla mia
groppa, Susan; le creature più pericolose si aggirano di
notte... - -Creature più pericolose? Potresti spiegarmi
che cosa sta succedendo? Da che cosa è stata invasa Narnia,
questa volta? E quanto tempo è passato da quando io e i miei
fratelli siamo partiti? Caspian ormai è...? - questa idea non la
poteva accettare. Non poteva pensare che Caspian fosse morto di
vecchiaia in così pochi mesi. A Narnia facendo un breva calcolo
dovevano essere passati seicentocinquanta anni. Doveva essere morto. -
No, Susan. Caspian è vivo. Sono riuscito a fare in modo che il
tempo passasse come a Londra. Mi sembrava di avertelo detto nel sogno,
due settimane fa'. - -Scusami, io non ricordavo. - disse con una
punta di senso di colpa. Non aveva dato molto peso a quel sogno.
-Comuque raccontami che cosa è successo. Chi ha attaccato
Narnia? Quanto tempo è passato? - -Sono passati quasi due
anni, ho impiegato un po' di tempo prima di riuscire a sistemare le
cose come a Londra e...Narnia è stata invasa da delle creature
simili agli elfi, ma molto meno amichevoli e più forti. -
- Più forti degli elfi?! Accidenti...e perchè ci
hanno attaccati? - - Vogliono conquistare Narnia, suppongo e
sottomettere chiunque si ribelli. E inoltre hanno riportato in vita
anche altre creature mitologiche e molto pericolose... - fece una pausa
- Estremamente pericolose per impedire a re Caspian di chiamare aiuto
nelle terre circostanti... - - Che genere di creature? -
-Un'idra per la terra, un kraken per mare. E poi hanno stretto
un'alleanza con i vampiri per far fare loro il lavoro notturno.
Chiunque tenti di ribellarsi viene ucciso. - -Oh, mio Dio.
Vampiri a Narnia? E l'idra e il kraken, poi...! - -Sì,
sarà una battaglia molto dura... - camminarono in silenzio
ancora per un po', poi giunsero in una grotta . - Rimarremo qui per
stanotte; ormai non manca molto per Cair Paravel, ma arrivare nel cuore
della notte non mi sembra molto appropriato. - - Aslan? - Susan
voleva porgli una domanda che la tormentava da molto tempo, ormai.
-Caspian è sposato? - - Lo scoprirai domani
mattina...adesso dormi. È tardi e sarai stanca. - -
Va bene. Buonanotte. - -Buonanotte, regina Susan. -. Aslan
avvolse Susan con le sue zampe possenti e la giovane regina
sprofondò la testa nella folta criniera del leone; si
sentì protetta e riuscì a dormire abbastanza bene. Il
mattino dopo, per colazione mangiarono delle mele, poi ripresero la
strada per Cair Paravel, ormai non mancava molto.
Arrivarono lì verso le
nove di mattina. A guardia del portone c'erano due centauri e un
minotauro e non appena li videro si inchinarono profondamente. Susan si
rese conto solo in quel momento che stava per rivedere Caspian. Ma la
cosa la spaventava un po'. Come lo avrebbe trovato? A Narnia, dopotutto
erano passati due anni e lei temeva come si fosse ridotto in quei due
anni, a causa di quella nuova guerra. La cosa di cui aveva più
paura, però, era ritrovarlo sposato; lei non avrebbe retto. Con
quei pensieri e con Aslan affianco, percorse i corridoi del palazzo
stranamente immobile, poi arrivarono alla sala del trono.
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Salve a tutti! Ed eccovi il primo chapter! Allora...è la prima
ff che pubblico, ma su carta ne ho molte altre. Recensite, vi prego! Ho
bisogno di pareri oggettivi e giudici imparziali. Fatemi sapere se vi
piace! Un bacio a tutti i lettori.
Clitemnestra
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