Sweet Sacrifice

di Blue Tokage
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Shadow of that day



Un profumo sul cuscino è tutto quel che resta di un sogno. Un sogno? Certo, perché non può trattarsi di altro.
Un'ombra scura, grande, spaventosa, che si lancia contro di te mentre il ghiaccio esplode tutto attorno. Un'ombra scura, grande, spaventosa, che impedisce che il tuo corpo sia squarciato dalle scheggie, affilate come lame, di quel palazzo di cristallo che crolla. Un'ombra scura, grande, spaventosa, che inizia a trasformarsi in fuoco, mentre il doloroso calore del suo sangue ti imbratta la vaste e mentre il ghiaccio si trasforma in acqua che sa terribilmente di sale. Un'ombra che ti seembra di conoscere ma è troppo offuscata dal pianto, un'ombra grande come un abbraccio che sa di casa, un'ombra spaventosa come il vuoto che lascia al mattino quando arriva l'alba a spazzarla via.
Guardi fuori dalla finestra e vedi la gente camminare tranquilla, andare al  lavoro, a scuola, sicura che presto tornerà a casa. Casa. E' questa la tua casa, vero?
Un sogno, dice lo psicologo, un sogno che sembra vero perché dovuto allo stress dell'incidente, mezzo morto e senza un ricordo. Un sogno che lascia sul cuscino odore di ferro e di casa, sulle labbra sapore di lacrime e baci.

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Sta implodendo. Celes sta implodendo. Il castello di ghiaccio con tutta la sua stramaledetta dimensione sta implodendo. I ragazzini sono fuori. L'idiota no e anziché correre via sta lì a guardare. All'improvviso sente tremare tutto attorno a loro,  vede il ghiaccio volare, cristallino, meraviglioso. Letale. Si lancia sul mago per proteggerlo da quelle lame, Kurogane, e non ha bisogno di pensarci troppo. Il dolore di quelle mille schegge di vetro non è nulla, il calore del sangue non lo sente, l'unica cosa che riesce a capire è che lui ancora non si muove. Un ultimo sforzo, e Kurogane lo spinge lontano, nel varco, un attimo prima che tutto esploda.





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