Pretty Cure Lyrical Arcana-02
Futari Wa Pretty Cure Lyrical Arcana
Una fanfiction crossover (Pretty Cure - Nanoha - Arcana Heart) scritta da:
Justice Gundam
Bentornati, fan dei crossover! E soprattutto, fan di Pretty Cure e di Magical
Girls in generale... bentornati all'appuntamento, che spero diventerà consueto,
con la mia storia, di cui il primo capitolo ha iniziato a gettare le basi!
Abbiamo visto il ritorno delle eroine delle prime due serie di Pretty Cure
(tranne Hikari, ma non preoccupatevi... lei, Pollun e Lulun entreranno in scena
in questo capitolo!), e abbiamo assistito all'introduzione delle loro "eredi"
Saki Hyuuga e Mai Mishou, le protagoniste di Pretty Cure Splash Star. Abbiamo
dato un'occhiata di sfuggita ai personaggi di Arcana Heart e di Magical Girl
Lyrical Nanoha, le altre due serie coinvolte nel crossover... e ci siamo anche
tolti lo "sfizio" di assistere all'arrivo dei cattivi di Splash Star: l'Impero
del Male di Dark Fall, composto da Lord Akudaikahn, il suo spregevole leccapiedi
Gooyan, e i loro servitori! Ancora nessuna menzione di Michiru e Kaoru, ma non
preoccupatevi... non posso certo dimenticarmi di due personaggi così importanti
e interessanti!
Per non parlare del fatto che sembra esserci qualche altra minaccia senza
volto ad incombere sopra Tokyo e sopra la nostra Terra... ma di cosa si
tratterà? Le Pretty Cure ne avranno un piccolo assaggio in questo
capitolo...
Comunque sia, vedo che questa storia ha avuto un discreto successo, e la cosa
non può che rallegrarmi! Spero, in futuro, di fare ancora meglio, visto che, a
mio modesto parere, il mio primo capitolo è stato piuttosto sottotono! D'accordo
che dovevo introdurre la storia, ma a volte mi sembra di essere stato un pò
frettoloso... mah, ad ogni modo, lascio che siate voi i giudici della mia
creazione! Per adesso, rispondo alle vostre review... a proposito delle quali
ringrazio caldamente tutti coloro che hanno recensito!
KillKenny: E benvenuto alla mia nuova storia, che spero di portare avanti
il più possibile prima che cominci il periodo di studio! Sai, io sono convinto
che quando Cthulhu e gli altri Grandi Antichi di Lovecraft vogliano farsi due
risate, si leggano le "imprese" di Re Jyaku... Nell'ultimo episodio di Max
Heart, era diventato grande più o meno quanto la Terra, e le due eroine sono
riuscite lo stesso ad ucciderlo! E' vero che avevano la Regina dalla loro, ma il
grosso del lavoro lo hanno fatto personalmente... come hanno dato loro il colpo
di grazia!
Grazie ancora del voto, e prometto che si passerà all'azione molto
presto!
Kura92: Anche a te, benvenuta al mio crossover! Mi fa piacere che la
storia ti sembri interessante... e grazie per i complimenti sulle altre mie
storie! In ogni caso, non ti preoccupare se non conosci molto le altre due
serie, Nanoha e Arcana Heart... dal momento che sto riscrivendo dall'inizio
tutte le vicende di queste due serie, avrai modo di conoscere approfonditamente
i personaggi! Ti dico solo che Nanoha è uno dei migliori anime che io abbia mai
visto, con delle caratterizzazioni dei personaggi davvero brillanti! Come puoi
vedere, ho cercato di aggiornare il prima possibile, compatibilmente con i miei
impegni quotidiani e con le altre storie che sto portando avanti! Grazie ancora,
e spero che ti godrai anche questo capitolo!
Kari 89: Benvenuta, amica mia! Mi fa piacere che sia venuta a leggere
questa storia, che prevedo di fare molto lunga e abbastanza complessa! Grazie
dei complimenti, e stai tranquilla, perchè le coppie ci saranno! ^_^ Per adesso,
aspettiamo che la trama inizi ad ingranare... già in questo capitolo, le nostre
eroine se la vedranno con qualche imprevisto!
Bene, ora che ho risposto a tutte le recensioni, credo che sia il momento di
reimmergerci nel mondo del mio crossover... e soprattutto, di dare una prima
occhiata alle minacce che le Pretty Cure si troveranno ad affrontare! Molto
presto, toccherà anche ai personaggi di Arcana Heart e di Nanoha scendere in
campo... e allora sì che le cose inizieranno ad entrare nel vivo!
Si ricomincia!
----------
Capitolo 2 - L'arrivo di Flappy e Choppy
Il Giardino della Luce, sotto tutti i punti di vista, era quello che molti di
noi definirebbero un paradiso: un mondo immerso nella radianza e nel colore,
popolato da buffi animaletti - della cui razza Mepple e Mipple, gli 'spiritelli
guardiani' di Nagisa e Honoka, facevano parte - e cosparso di piccole ed
eleganti costruzioni, tutte dominate dal meraviglioso palazzo della Regina di
Luce, l'entità benevola che manteneva l'equilibrio in quel mondo parallelo. A
guardarlo così pieno di vita e gioia, sarebbe stato difficile immaginare che
soltanto pochi mesi fa, anche questo mondo era sul punto di scomparire per
sempre, come era già accaduto a tanti mondi travolti dall'immane potenza di
Doutsuku. Nonostante, più di un anno prima, le Pretty Cure fossero riuscite a
distruggere Re Jyaku per la seconda volta (dopo che gli Seeds of Darkness da lui
gettati, Yuna, Regine e Belzei, lo avevano tradito e avevano immerso Doutsuku in
una lotta intestina), l'antico terrore era riuscito, con il suo ultimo guizzo di
vita, a danneggiare seriamente la Regina, costringendola a scindere la sua forza
vitale e il suo stesso essere, e permettendo così al potere delle tenebre di
ripristinarsi man mano. La vita della Regina si era reincarnata sulla Terra (o,
per usare il nome datole nel Giardino di Luce, il Giardino dell'Arcobaleno),
sotto forma di una misteriosa ragazzina bionda di nome Hikari Kujou... mentre la
sua anima si era frammentata in varie parti, creando i dodici folletti chiamati
Heartiel, dei quali la piccola Seekun era stata quella che più di tutti gli
altri aveva aiutato le Pretty Cure nella loro ricerca.
Dopo una lunga ricerca, e innumerevoli battaglie con quattro nuovi soldati di
Doutsuku - Circulas, Biblis, Uraganos e Valdez - alla fine tutte le parti
dell'essenza della Regina erano state ritrovate... ma le Pretty Cure non avevano
fatto i conti con il fatto che anche Re Jyaku aveva preparato un piano di
emergenza molto simile, nascondendo la propria essenza all'interno di un bambino
inconsapevole, che era poi stato accuratamente tenuto d'occhio dai quattro
combattenti delle tenebre... e alla fine, il potentissimo Valdez si era rivelato
essere la reincarnazione di Re Jyaku, e dopo essersi riunito con la sua essenza,
aveva minacciato di distruggere l'universo! Ma, grazie anche al sacrificio
temporaneo di Hikari e alla loro pura e semplice determinazione, le Pretty Cure
erano finalmente riuscite ad annientare per sempre il loro antico nemico,
liberando il creato dalla sua cieca sete di distruzione!
E ora che tutto era tornato a posto, il Giardino di Luce aveva ripreso la sua
vita pacifica... come stavano constatando in quel momento due dei più fidati
attendenti della Regina, l'anziano Gran Consigliere e il Guardiano delle Prism
Stones Wisdom, impegnati in una delle loro interminabili partite a shougi sul
terrazzo dove, ancora tanto tempo prima, Nagisa e Honoka avevano piazzato il
Prism Hopeish, il contenitore delle prism Stones, per liberare il potere della
creazione. Ora quei giorni di caos e di tensione sembravano solo un ricordo
lontano, davanti alla serenità che regnava incontrastata...
E Wisdom aveva un motivo in più per sentirsi soddisfatto - quel giorno, per
la prima volta dopo tanto tempo, stava per battere il Gran Consigliere a shougi!
Gli bastavano solo poche mosse e...
"Ecco, Gran Consigliere, ho fatto la mia mossa!" affermò il Guardiano, un
buffo esserino umanoide con una lunga veste violetta, capelli verdi e gli occhi
quasi perennemente chiusi (tranne quando era sbalordito...), che aveva la
particolarità di tenere continuamente il Prism Hopeish incollato ai piedi, cosa
che gli dava un pò di problemi a muoversi. (anzi, a volte si chiedeva se non era
proprio possibile una sistemazione più comoda...) "Ora tocca a lei!"
L'anziano del Giardino della Luce era un vecchietto basso e buffo con una
barba bianca esageratamente folta che copriva quasi del tutto il suo viso,
capelli e baffi dello stesso colore, e una tunica di colore neutro addosso, che
portava sempre con sè un bastone da mago. Davanti al posizionamento delle pedine
sulla scacchiera, si sfregò la barba con le dita della mano destra, cercando di
pensare ad una strategia. "Hmmm. Un abile mossa, amico mio. Sei riuscito a
cogliermi impreparato. Tuttavia... l'abilità di un giocatore di shougi non si
misura soltanto da comeriesce a far funzionare una strategia che ha già
elaborato in precedenza."
Con tutta calma, il Gran Consigliere appoggiò il dito rugoso su una delle
pedine di legno... e la spostò avanti di qualche centimetro, in una posizione
tale che quella che all'inizio poteva sembrare una situazione di vantaggio per
Wisdom, si rivelò invece essere un pessimo posizionamento! Incredulo, il
Guardiano delle Prism Stones si fece cadere la mascella, e i suoi occhi
schizzarono comicamente fuori dalle orbite quando si rese conto della sua
posizione! Come aveva fatto ad essere così ingenuo da spostare le sue pedine in
uno schieramento tale che il suo avversario avrebbe potuto ribaltare la
situazione in una sola mossa?
"Aaaaaah... questo non l'avevo previsto! Ed ero così vicino, accidenti...
ehm... e va bene, adesso... vedo di rimediare... allora, vediamo un pò... cosa
posso muovere?" esclamò Wisdom, cercando frettolosamente un modo di rimediare al
suo grossolano errore... e facendone un altro, che l'anziano e più esperto Gran
Consigliere non mancò di sfruttare. Wisdom emise un gemito di disappunto quando
la pedina che l'anziano aveva mosso ne segnò l'ennesima vittoria consecutiva,
proprio quando era convinto di avere finalmente il gioco in mano.
"Mi dispiace, Wisdom. Scacco matto." affermò il consigliere con tutta calma.
"Come stavo dicendo, l'abilità di un giocatore di shougi deriva anche da come
riesce ad elaborare delle strategie al volo davanti ad una situazione
imprevista."
"Sigh... ha ragione, Gran Consigliere, temo di non essere ancora un giocatore
alla sua altezza..." affermò, per poi sfoderare uno dei suoi sorrisetti vivaci.
"Però... domani vorrei la rivincita! Questa volta sono sicuro di poterla
battere!"
Il vecchietto rise giovialmente, mentre raccoglieva i pezzi per il gioco.
"Hohohohoo... ma naturalmente, amico mio! Io sono sempre pronto! Soprattutto
considerando che non c'è molto da fare in questo periodo..." affermò, mentre
dava un'occhiata al cielo iridato che sovrastava le collinette coperte di fiori,
e le stradine affollate di animaletti vivaci. Era uno spettacolo che riusciva
sempre a mettere allegria, anche in considerazione della terribile crisi che
soltanto pochi mesi fa aveva minacciato di far scomparire ogni cosa nelle
tenebre eterne. "Questo mondo, e il Giardino dell'Arcobaleno, sono stati ad un
passo dalla distruzione totale, ed è bello vedere che adesso sono al sicuro.
Tutto grazie alle leggendarie guerriere... ehm... le leggendarie guerriere...
hmmmm, aspetta... com'è che si chiamavano? Le Fretty Cure, o mi sbaglio...?"
Wisdom alzò gli occhi al cielo. Aveva perso il conto di quante volte quella
scena si era ripetuta... "Uuuuugh... Gran Consigliere, non mi dica che dopo
tutto queto tempo ancora non se lo ricorda! Sono le leggendarie guerriere Pretty
Cure!" esclamò con un tocco di esasperazione.
Il vecchio saggio del Giardino della Luce alzò il dito indice, come se avesse
appena avuto un'epifania! "Ah, ma certo! Le leggendarie guerriere Pretty Cure,
come no! Le signorine Yoshiko e Keiko!" proclamò... al che Wisdom si afflosciò a
terra desolato!
"Sigh... io ci rinuncio..."
"Guardiano Wisdom! Gran Consigliere!" si sentirono chiamare i due attendenti
della Regina. Una piccola creatura, simile ad un procione dalla pelliccia dorata
a striscie nere, e con un paio di piccole e colorate ali da farfalla fluttuò
lentamente verso di loro, attirando l'attenzione su di sè con il movimento di
una delle sue piccole zampe. "Perdonate se vi disturbo..."
"Oh, nessun disturbo, Pastel... anzi, dicci pure, c'è qualcosa che volevi da
noi?" chiese il Gran Consigliere, voltandosi verso la creaturina alata... la
quale, a sua volta, scosse la testa come per dire no, e proseguì, con una voce
che ricordava molto i guaiti di un cagnolino.
"No, Gran Consigliere, non è per una cosa che volevo io che vi chiamo..."
rispose Pastel. "La nostra Regina vorrebbe parlare con voi... e sembra che sia
una cosa molto importante! Anche se non mi ha detto esattamente cosa..."
Delle espressioni dubbiose apparirono sui volti di Wisdom e del Consigliere.
La Regina li stava convocando... per una cosa molto importante? Era dalla
disfatta di Re Jyaku che non accadeva... e la cosa non poteva che sollevare
qualche sospetto nei due! C'era forse qualche nuovo pericolo in vista? Difficile
da credere, considerando che con la distruzione del Re delle Tenebre, tutto il
suo impero si era sfaldato, e gli Zakenna, i mostri che lui usava per portare la
distruzione, si erano dissolti nel nulla. Che altro pericolo ci poteva
essere?
Comunque, nè Wisdom nè il Gran Consigliere erano gente che si faceva
aspettare quando si parlava di un preciso ordine della Regina... e nel giro di
qualche minuto, i due varcarono l'enorme soglia che portava alla familiare sala
del trono avvolta nella luce...
La Regina della Luce apparve loro, come sempre, come una figura imponente,
perennemente avvolta in un'aura di purezza che la faceva risplendere di luce
propria, e in un lungo ed elegante abito impalpabile come la seta più soffice e
pura. Lunghi capelli biondi, leggermente mossi, circondavano un viso
dall'espressione stoica e al tempo stesso estatica, con unsorriso gentile e gli
occhi perennemente chiusi. Con i suoi almeno trenta metri di altezza, la Regina
riusciva ad incutere un senso di rispetto e soggezione anche stando seduta sul
suo trono.
Il Gran Consigliere e Wisdom si inchinarono con deferenza alla loro sovrana,
che fece loro cenno di alzarsi. "Grazie per avere risposto alla mia chiamata
con tanta solerzia, fedele Wisdom e saggio Gran Consigliere." disse, con una
voce melodica che non era in alcun modo intaccata dal fatto che le dimensioni la
facessero risuonare con eco maggiore sulle pareti in marmo splendente della sala
del trono. "Mi rincresce avervi convocato qui proprio adesso, nel momento in
cui il Giardino di Luce si sta godendo un periodo di pace dopo la crisi
provocata dalla Zona Doutsuku..."
"Nessun problema, mia regina!" affermò il Gran Consigliere. "Qualsiasi
problema che la preoccupi al punto di farci convocare direttamente, sicuramente
merita la nostra attenzione immediata! Ci dica, che cosa la tormenta?"
La Regina di Luce non rispose subito... ma sembrò quasi riflettere su quanto
stava per dire, il che non mise a loro agio i suoi due attendenti più fidati.
Wisdom e il Consigliere avevano sempre ritenuto la loro regina praticamente
onnisciente, e vederla esitare davanti ad un problema - che, tra l'altro, non
sapevano neanche esattamente cosa fosse - era... beh, abbastanza strano secondo
il loro punto di vista...
"R-regina?" chiese Wisdom con tono preoccupato.
"La verità, amici miei... è che nemmeno io so con esattezza di cosa si
tratti." affermò la Regina, con enorme sorpresa dei suoi due attendenti, le
cui mascelle cascarono all'unisono. "Questa nuova minaccia che incombe su di
noi... è qualcosa che io stessa non riesco a definire. Sono riuscita a percepire
che è in qualche modo correlata con Re Jyaku, ma ancora non so in che modo, nè
di cosa si tratti esattamente. Di sicuro, posso dirvi soltanto che ha preso di
mira il Giardino dell'Arcobaleno... e che molto probabilmente, i suoi agenti si
sono già messi in moto."
"C-cosa? Un potere... simile a quello della Zona Doutsuku?" esclamò il Gran
Consigliere. "Ma... ma è terribile! Noi... credevamo che con la distruzione di
Re Jyaku, il problema fosse stato risolto..."
"Purtroppo, a quanto sembra, eliminare Re Jyaku ha distrutto un sintomo
del Male che ci minacciava... ma non il Male stesso." rispose la sovrana del
Giardino di Luce, la sua preoccupazione palpabile nonostante il tono quasi
serafico con cui parlava. "E purtroppo, non è questo l'unico problema. Ho
anche cominciato ad avvertire qualcosa che ormai da ere non si verifica nel
nostro universo... il Giardino dell'Arcobaleno si sta avvicinando
pericolosamente ad un altro mondo, e se questo processo dovesse andare avanti,
finirebbe per scontrarsi con esso."
Questa volta, Wisdom aveva gli occhi fuori dalle orbite! "CHE COOOOOSAAAAAA?
A-aspetti un momento, mia Regina..." balbettò, quasi troppo incredulo per
formare frasi coerenti. "Sta... sta cercando di dirci... che sta per avvenire
una collisione dimensionale... e che un altro mondo sta per invadere lo spazio
del Giardino dell'Arcobaleno? Ma... ma è una cosa incredibile!"
"Le possibilità che una cosa del genere si verifichi naturalmente sono
talmente basse da essere praticamente nulle!" affermò il Gran Consigliere.
"Se... se davvero sta per avvenire una collisione di questo tipo... vuol dire
che qualcuno sta cercando deliberatamente di provocarla! Senza curarsi delle
conseguenze disastrose che questo potrebbe avere per gli abitanti dei due mondi
coinvolti!"
"E' proprio questo quello che temo, Consigliere..." proseguì la
Regina. "Qualcuno sta cercando di far collidere il Giardino dell'Arcobaleno
con un altro mondo, anche se purtroppo non sono ancora in grado di determinare
chi e per quale motivo. Posso solo dirvi per certo che ancora non è dotato di
abbastanza potere da forzare la collisione, ma che sta iniziando a lavorare per
provocarla... e che, una volta che avrà ottenuto il potere di cui ha bisogno,
non esiterà a smantellare i confini invisibili che separano i due Giardini...
con conseguenze che lascio alla vostra immaginazione!"
Wisdom represse un brivido. Certo che sapeva quali sarebbero state le
conseguenze di un gesto così criminalmente sconsiderato... e non aveva nessuna
voglia di assistervi! "Brrrr... non riesco a credere che tutto questo stia
accadendo... proprio al Giardino dell'Arcobaleno! E come se non bastasse... con
esso, è in pericolo anche il nostro Giardino della Luce... e tutti gli altri
mondi che ci circondano!"
"Infatti. Uno sconvolgimento di questa portata avrebbe gravissime
ripercussioni anche sul resto dell'universo, e verrebbe a mancare l'equilibrio
fondamentale tra le dimensioni." rispose la Regina. "Nel caso peggiore,
questo potrebbe portare alla distruzione totale che Re Jyaku e i soldati di
Doutsuku cercavano di ottenere, visto che la trama dell'universo potrebbe non
reggere a tali disastri..."
"Quindi, adesso è a questo che mirano, i seguaci delle Tenebre..." concluse
il Gran Consigliere... ma un gentile per quanto deciso movimento della testa da
parte della Regina contraddisse quella che sembrava essere l'ovvia
conclusione...
"E' questa la cosa più strana... non sono convinta che ci sia una
correlazione tra questo fenomeno, e l'arrivo di questa nuova forza delle
tenebre." rispose la sovrana. "Sembra che i due eventi siano scollegati
tra loro... o comunque, se anche c'è un legame tra essi, non è necessariamente
di causa ed effetto."
I due attendenti della Regina rimasero sbalorditi: quindi, in pratica,
c'erano due minacce contemporaneamente, e ognuna poteva addirittura essere
inconsapevole dell'esistenza dell'altra? Questo complicava le cose, senza
dubbio... E per risolvere la situazione, l'unica possibilità era, per quanto la
cosa li rammaricasse...
"Questo significa, temo... che si prospetta una nuova battaglia per le Pretty
Cure..." concluse Wisdom. "Proprio adesso che erano convinte di poter tornare ad
una vita normale... noi torniamo a chiedere loro di rischiare le loro vite per
opporsi a qualche forza del male sconosciuta... capisco che non abbiamo nessun
altro a cui poter affidare questa missione, però..."
La Regina annuì, comprendendo lo stato d'animo del Guardiano delle Prism
Stones. Dopo aver vissuto tanto a lungo con le Pretty Cure sulla Terra -
escludendo il periodo in cui era prigioniero di Belzei e dei suoi compagni - si
era molto affezionato alle due ragazze, e si preoccupava per la loro incolumità
ogni volta che dovevano affrontare un nuovo scontro con lo Zakenna di turno, o
dovevano sventare qualche altro piano malvagio. Anche il Gran Consigliere non
era molto contento di dover fare ricorso ancora una volta a quelle leggendarie
guerriere di cui lui sbagliava regolarmente il nome... potevano anche essere le
uniche ad essere in grado di opporsi alle forze delle tenebre, ma si sentiva
comunque in colpa per il fatto che questo avrebbe ancora una volta interferito
con le loro vite e le avrebbe messe in pericolo...
D'altronde, la verità era che non si poteva fare altro... soltanto sperare in
bene, e avere fiducia nelle ragazze che, soltanto pochi mesi prima, avevano
annientato Re Jyaku...
"Regina... posso farle una domanda, per curiosità?" chiese poi Wisdom,
alzando appena lo sguardo. Quando la sovrana della luce rispose con un cenno
affermativo, il Guardiano si schiarì la gola e proseguì. "Ehm... grazie, mia
Regina... lei sa per caso qual è il mondo che rischia di collidere con il
Giardino dell'Arcobaleno?"
"A questa domanda, almeno, posso dare una risposta sicura." affermò la
Regina. "Si tratta del Giardino degli Elementi... sono sicura che ne avete
sentito parlare anche voi..."
"Il Giardino degli Elementi?" si chiese tra sè Wisdom. "Accidenti, certo che
ne ho sentito parlare... ma non credevo che sarebbe tornato alla ribalta così...
e che il Giardino dell'Arcobaleno avrebbe di nuovo avuto a che fare con esso,
dopo gli eventi di quell'era arcaica..."
----------
Una passeggiata per le vie di Ginza non era completa, almeno dal punto di
vista di Nagisa Misumi, senza una fermata obbligatoria al Tako Cafè, il piccolo
locale ambulante gestito da una vecchia conoscenza delle due Pretty Cure - la
signorina Akane, l'energica ed estroversa proprietaria dello stand, conosciuta
da praticamente tutto il quartiere per i suoi deliziosi takoyaki (i dolcetti di
polpo per i quali Nagisa andava pazza) e per la sua disponibilità. Non solo
questo dava loro l'opportunità di un gratificante spuntino pomeridiano, cosa a
cui la più sportiva delle due amiche non avrebbe mai detto di no... ma anche la
possibilità di scambiare due chiacchiere con la loro confidente, e con l'amica
che avevano conosciuto l'anno passato, e con la quale avevano condiviso le
esperienze della loro seconda battaglia contro Doutsuku.
"Ecco qua, ragazze! E buon appetito!" le salutò, con un sorriso allegro,
Hikari Kujou. Bionda e minuta, con i capelli legati in una graziosa treccia
laterale e grandi occhi verde-dorato, Hikari aveva incontrato le due eroine
all'inizio del precedente anno scolastico. All'inizio, era sembrata una figura
misteriosa e distante, ma dopo essersi trasformata in Shiny Luminous, ed essere
stata un'indispensabile alleata nelle prime battaglie contro i nuovi soldati
delle tenebre, era entrata ufficialmente a far parte del giro di amicizie delle
Pretty Cure! Ben presto, si era rivelata essere niente altro che la
manifestazione dell'energia vitale della Regina di Luce, costretta in quella
forma dal colpo che Re Jyaku aveva indirizzato contro di lei dopo la sua seconda
sconfitta... e che sarebbe stato necessario riunirla con i dodici Heartiel e con
il - per riportare in vita la sovrana del Giardino di Luce. Inutile dirlo,
Valdes e i suoi scagnozzi si erano subito dati da fare per eliminarla ed
impedire il risveglio della regina... ma alla fine, le Pretty Cure erano
riuscite nella loro difficile missione, e Hikari - ormai consapevole del suo
destino - aveva scelto volontariamente di sacrificarsi per permettere alla
Regina di rinascere e alle Pretty Cure di sferrare il colpo di grazia all'orrore
ancestrale, ponendo fine per sempre alla minaccia di Doutsuku. Certo, era stato
molto triste doversi separare da un'amica... ma con grande gioia di Nagisa e
Honoka, non fu una separazione definitiva, visto che pochi giorni dopo Hikari si
era reincarnata sulla Terra, grazie alla rinata Regina della Luce che aveva così
voluto darle la possibilità di vivere al fianco delle sue amiche! A tutt'oggi,
Hikari aveva ripreso a lavorare con Akane al Tako Cafè, come aiuto ai tavoli e
nei necessari lavori di ogni giorno... e ora, le terribili battaglie di tanto
tempo fa, e la confusione di cercare di capire quale fosse il suo posto, che
significato avesse la sua esistenza, erano soltanto un triste ricordo del
passato, sostituito da un presente gioioso!
Hikari appoggiò una porzione di dolcetti di polpo, guarniti con la salsa
speciale del Tako Cafè, davanti a Nagisa e Honoka... e mentre la Pretty Cure più
studiosa ringraziò con un formale mezzo inchino, i lunghi capelli blu che
ondeggiavano appena per il movimento del suo corpo, la più sportiva delle due
reagì in maniera decisamente più vistosa e meno decorosa: le pupille degli occhi
di Nagisa si trasformarono in due stelline ambrate che brillavano per la gioia,
e un rivoletto di bava le scese dall'angolo della bocca alla vista di quelle
prelibatezze... che, come a questo punto è facile intuire, non ci misero molto a
svanire nelle sue fauci affamate!
"Yuhuuu! Grazie mille, Hikari... e buon appetito!" esclamò Nagisa, afferrando
i bastoncini e usandoli per infilarsi in bocca quattro polpette dolci tutte d'un
colpo, masticandole poi con le guance dilatate per la difficoltà di tenerle
tutte quante assieme in bocca! La più posata Honoka rise educatamente dei modi
non proprio femminili della sua migliore amica, poi afferrò un takoyaki con le
bacchette e, dopo aver ringraziato Hikari, se lo mise in bocca e iniziò a
masticarlo lentamente. Inutile dirlo, il gusto fu gradito ad entrambe, come del
resto era sempre stato, e dopo aver mandato giù il loro boccone (non senza un pò
di difficoltà nel caso di Nagisa...), entrambe le ragazze non fecero attendere
le congratulazioni!
"Aaaah! E' buonissimo come sempre! Soltanto Akane-san sa fare dei takoyaki
così buoni!" fu il complimento di Nagisa, mentre la signorina Akane, una donna
alta e slanciata dai capelli castani e con l'immancabile bandana rossa sulla
testa, usciva per un attimo dallo stand e andava a dare un saluto alle sue
clienti più affezionate.
Honoka guardò verso la proprietaria dello stand, con il vassoio dei takoyaki
in una mano e le bacchette nell'altra. "E' proprio vero, Akane-san! Sono sempre
buoni, ma... oggi le sono venuti particolarmente bene!"
"Oh, normale amministrazione! Posso fare anche di meglio!" rispose Akane,
facendo un occhiolino alle due ragazze più grandi, per poi rivolgersi alla sua
giovane collaboratrice. "A proposito, Hikari... se vuoi stare un pò con le tue
amiche, prenditi pure un pò di pausa! Ci penso io allo stand, okay?"
"Va bene, Akane-san... grazie mille!" rispose la biondina, con un cenno della
testa che indicava gratitudine e rispetto. Akane salutò con la mano e tornò ai
fornelli del suo chioschetto, e Hikari si sedette vicino alle sue due
amiche.
"Allora... come va il lavoro, Hikari?" chiese Nagisa prendendo fiato tra un
boccone e l'altro. "E Hikaru, Pollun e Lulun? Come se la passano qui sulla
Terra?"
La ragazzina bionda si mise un pò più comoda sul suo posto e rispose. "Beh,
non ci possiamo lamentare... per quanto riguarda il lavoro, siamo abbastanza
impegnate, ma prosegue molto bene! E il mio fratellino Hikaru, beh... heheh...
direi proprio che si diverte! Guardate un pò là!"
Con una risatina divertita, Hikari indicò uno spiazzo nascosto tra gli
alberi, all'imbocco di un sentierino che si addentrava nel parco... dove, ben
nascosti tra i cespugli, si trovavano un paffuto bambino biondo dagli occhi
viola, vestito un pò all'inglese con camicetta bianca, pantaloni beige e scarpe
marroni scure, e le strane creaturine con cui stava giocando - due esserini
simili a Mepple e Mipple, anche loro un maschio e una femmina, ma che davano
l'impressione di essere soltanto dei cuccioli, il maschio di colore verdino
vivace, e la femmina rosa sgargiante. Entrambi avevano delle piccole
decorazioni, uguali a quelle delle loro versioni più adulte, sul bordo degli
occhi, sulle orecchie e sulle guance, ed entrambi portavano una piccola corona
dorata, non più grande di un ditale, sulla testa. Il bambino biondo e questi due
esserini stavano giocando allegramente, nella maniera spensierata tipica dei
bambini... anche se la creaturina verde sembrava un pò esasperata dal fatto che
quella rosa cercava di stargli costantemente appiccicata, anche avvinghiandosi
alle sue lunghe orecchie se necessario!
"Uuuh..." mormorò l'animaletto verde, con l'aria di chi ha ripetuto la cosa
fin troppe volte. "Lulun, non è che potresti lasciarmi l'orecchio, per favore,
popo? Non riesco a correre se ci sei tu attaccata, popo..."
Come temeva, Lulun non lo ascoltò, e anzi si avvinghiò ancora di più a lui!
"Noooo! Io voglio stare assieme a Pollun, lulu!" esclamò con voce squillante. Il
bambino biondo rise di gusto della buffa scenetta, e poco dopo la loro allegra
gara a rimpiattino proseguì, con Pollun che cercava in qualche modo di correre
con la fin troppo affezionata Lulun attaccata a lui!
"Come potete vedere... anche a loro piace molto il Giardino dell'Arcobaleno!"
affermò Hikari, indicando il "fratellino" con lo sguardo. In effetti, anche quel
misterioso bambino aveva avuto un ruolo fondamentale nel corso delle vicende
dell'anno prima. Fin da quando era entrato in scena, era apparso chiaro che
c'era un legame molto importante tra lui e Hikari... e in seguito si era
scoperto che, come Hikari, anche lui ospitava in sè un'energia vitale molto
potente... solo che nel suo caso, si trattava dell'essenza di Re Jyaku, la cui
coscienza si era invece reincarnata in Valdes, il leader dei quattro soldati
demoniaci! E anche Hikaru, al momento dello scontro finale, sarebbe stato
destinato a scomparire per sempre una volta che l'entità che ospitava si fosse
reincarnata... ma anche nel suo caso la Regina di Luce aveva deciso di
concedergli un'esistenza sua e indipendente, in modo che potesse godere della
vita che fino a quel momento gli era stata negata, e del mondo che gli era stato
presentato solo tramite gli occhi dei guerrieri oscuri e dei maggiordomi Zakenna
che lo avevano allevato.
"Su, coraggio, Pollun! Lulun! Giochiamo ancora!" esclamò Hikaru,
ricominciando a correre dietro alle due creaturine del Giardino della Luce,
mentre Hikari e le sue compagne li ossservavano sorridendo. Anche soltanto
vedere quella scena così innocente serviva a ricordare loro quello che avevano
fatto, e cosa avrebbero perso se non fossero riuscite a fermare Re Jyaku... ma
non era quello il momento di pensare a ciò che avrebbe potuto essere e
deprimersi! Il mondo era stato salvato di nuovo, e quello che dovevano fare ora
era vivere la loro vita al massimo, senza doversi preoccupare di altri
pericoli!
"Già... vedo che si divertono un sacco!" affermò Honoka. "E la cosa non può
che farmi piacere..."
Vedendo che i due cuccioli erano impegnati nei loro giochi e che non c'era
nessun estraneo che potesse vederli, Mepple e Mipple decisero di approfittare
dell'occasione, e si materializzarono in uno sbuffo di fumo sul tavolo al quale
Nagisa, Honoka e Hikari si erano sedute, per poi abbracciarsi allegramente.
"Visto che i bambini stanno giocando, mia cara Mipple... perchè non ne
approfittiamo un pò anche noi per stare un pò assieme, mepo?" propose l'eroe del
Giardino di Luce, accoccolandosi assieme alla sua amata. Nagisa e Honoka furono
sicure di aver visto dei cuoricini rosa che svolazzavano in aria attorno a
loro...
"Mi fa sempre piacere poter passare un pò di tempo con te, mipo!" rispose
Mipple ricambiando il gesto di affetto. Nagisa rise a labbra strette e scosse la
testa. Erano ormai due anni che era abituata ad assistere alle loro
dimostrazioni di affetto piuttosto plateali, e ancora le faceva uno strano
effetto l'idea di avere come ospite in casa sua uno di quegli strani esserini...
ma in fondo, si disse, ormai Mipple, Mepple e gli altri abitanti del Giardino di
Luce erano membri a tutti gli effetti del giro di amicizie delle Pretty Cure, e
ormai era difficile immaginare la quotidianità senza di loro...
Mentre le tre amiche continuavano a chiacchierare tra loro, parlando dei loro
programmi per il nuovo anno, e Mepple e Mipple riprendevano a coccolarsi come
due fidanzatini al primo appuntamento, Hikaru e gli altri due esserini del
Giardino della Luce continuavano con il loro gioco, rincorrendosi nello spiazzo
nascosto tra gli alberi... almeno finchè Pollun non si bloccò di colpo,
inchiodando in mezzo alla strada come se si stesse fermando di fronte ad un
improvviso ostacolo ed emettendo un respiro strozzato dall'allarme. Lulun, che
gli stava dietro come un'ombra, non riuscì a frenare in tempo e andò a sbattere
contro la sua schiena, finendo seduta per terra... e Hikaru, a sua volta
sorpreso e confuso, rallentò la sua corsa fino a fermarsi e guardò verso l'alto,
i suoi occhi violetti che si perdevano nel cielo azzurro sopra di lui.
"Uuuuuh..." piagnucolò Lulun, facendo gli occhioni luccicanti. "Pollun,
perchè mi hai fatto cadere, lulu? Potevo farmi male, lulu lulu... Huh?"
Il suo faccino triste passò quasi subito alla curiosità quando vide che il
suo amichetto e Hikaru si erano fermati in mezzo alla strada, e stavano in piedi
con espressione svagata in mezzo alla strada, come affascinati da qualcosa di
misterioso che solo loro potevano vedere... e a loro volta, anche Nagisa, Honoka
e Hikari si erano accorte di qualcosa che non andava dal fatto che l'allegro
chiacchierare dei bambini si era improvvisamente arrestato. Desiderose di
saperne di più, e che i loro piccoli amici stessero bene, le ragazze si alzarono
dal loro posto, e andarono a vedere, seguite subito da Mepple e Mipple (anche se
il "valoroso eroe" del Giardino di Luce si lagnava del fatto che non si potesse
mai stare un secondo da soli con la propria ragazza a farsi un paio di
coccole...).
"Hikaru, Pollun, Lulun!" esclamò la ragazzina bionda, raggiungendo il
'fratellino' e i due animaletti più piccoli. "C'è... qualche problema? Non vi
abbiamo più sentiti..."
Con grande preoccupazione di Hikari, Hikaru non rispose subito, e anzi sembrò
non accorgersi nemmeno del fatto che erano arrivate lei e le sue amiche.
Continuò a guardare verso l'alto, verso qualcosa che lui solo poteva vedere... e
infine rispose, in una maniera sibillina che Nagisa e Honoka sapevano non voler
dire nulla di buono.
"Sta arrivando..." disse il bambino biondo. "Lo sento, è molto vicino..."
"Eh? Cosa? Cosa è molto vicino?" chiese un'allarmata Nagisa. Il suo istinto
le diceva che la risposta non le sarebbe piaciuta, e i pensieri di Honoka erano
più o meno gli stessi...
"Mipple... Pollun, Lulun, voi sentite qualcosa di strano?" chiese il piccolo
genio, tenendo d'occhio Hikaru. Come temeva, anche Mipple guardò verso l'alto...
e annuì silenziosamente.
"Sì, Honoka... sento qualcosa di strano..." affermò la Principessa della
Speranza. "Non è qualcosa che viene da Doutsuku, però, mipo!"
Nagisa tirò un sospiro di sollievo. "Uff... meno male, per un attimo ho avuto
paura che fosse qualcun altro di quei rompiscatole... ma aspetta un momento!"
aggiunse poi, rendendosi pienamente conto di quello che Mipple stava dicendo.
"Ma... ma se non viene da Doutsuku, allora di cosa si tratta?"
"Questo... non te lo so dire, mepo!" affermò Mepple, avvertendo anche lui la
strana sensazione. Non era come quello che sentiva quando qualche combattente di
Doutsuku si faceva vivo... non provava sconforto o paura, semplicemente
percepiva in maniera confusa qualcosa che incombeva come l'ombra di un
grattacielo... e non sapeva dire nemmeno lui con che cosa stavano avendo a che
fare! "Posso solo dirti che è qualcosa di insolito... non è nè buono, nè
malvagio... però è pericoloso, mepo!"
"Il cancello... si sta aprendo... due mondi... come uno..." affermò Pollun,
che fino a quel momento non aveva parlato, come se fosse stato in trance.
Anche Lulun era rimasta come ipnotizzata, e stava cominciando a dire cose che
apparentemente non avevano senso. "Luce e tenebra... destino e libero
arbitrio... quando la paura proverrà da oltre il cielo..."
"Due mondi... come uno? La paura... da oltre il cielo?" chiese una sempre più
stupefatta Hikari, le mani appoggiate sulle spalle di Hikaru. "Ma... ma che cosa
vuol dire?"
"Vorrei poterti dare una risposta, Hikari-san!" esclamò Nagisa a denti
stretti. Uno strano vento gelido iniziò a soffiare, colpendo Nagisa dritta nelle
ossa. "Ma quello che sta succedendo... mi lascia perplessa quanto te!"
"Non vorrei sembrare il classico uccello del malaugurio, ma temo che stia per
accadere qualcosa di molto brutto..." affermò Honoka, guardando le fronde degli
alberi che si agitavano scompostamente...
----------
"Condizione verde, signora! Disturbo dimensionale sotto controllo,
distorsione temporale stabile. Siamo riuscite ad amplificarla a
sufficienza!"
"Ottimo lavoro, sorelle! Orario previsto per l'emersione?"
"Stimato tra cinque minuti. Entità di basso-medio livello in avvicinamento
alla zona del disturbo."
"Tenetela d'occhio, e monitoratene gli spostamenti. Se diventa troppo
pericolosa, invertite il processo e rimandatela da dove è venuta."
"Ricevuto, signora. Siamo in contatto empatico con l'entità...
identificata come Elementale dell'Aria!"
"Prevedibile. Sono quelli più indisciplinati, e sono attratti per natura
dal Giardino dell'Arcobaleno..."
----------
Finalmente, per la famiglia Mishou da poco tornata nella casa in cui
abitavano, il trasloco era finito. Tutti i loro bagagli erano stati scaricati e
messi a posto, e la casa era in procinto di essere riassettata. Per fortuna, il
tempo e le famiglie che l'avevano presa in affitto durante la loro assenza erano
stati generosi con essa, e si era mantenuta più o meno come Mai, Kazuya e i loro
genitori la ricordavano. Una casa grande, spaziosa e ben arredata, che dava un
senso di affetto familiare e accoglienza. Dopo aver ringraziato l'addetto della
ditta di traslochi che aveva trasportato fin lì i loro bagagli ed effetti
personali, e aver guardato il camion che si allontanava con un sommesso rombo di
motore, i membri della famiglia Mishou restarono per qualche tempo in ammirata
contemplazione della loro dimora... poi, la signora Mishou congiunse le mani tra
loro, e richiamò l'attenzione a sè. "Bene... ora che ci siamo sistemati, che ne
direste di rilassarci un pò e prendere un bel tè caldo?" chiese.
"Sì... mi sembra un'ottima idea!" rispose il marito.
Tuttavia, la figlia minore aveva avuto un'altra idea. "A dire la verità,
mamma..." disse, con tono di cortese rifiuto. "Ti ringrazio, ma adesso volevo
uscire a fare una passeggiata. Giusto per riambientarmi in questa città... non
preoccupatevi, non starò via a lungo!"
"Una... passeggiata?" chiese Kazuya, il fratello maggiore, voltandosi
interrogativamente verso di lei. Mai si voltò verso di lui e gli sorrise,
annuendo ad occhi chiusi.
I genitori si guardarono, un pò confusi... poi, la signora Mishou alzò le
spalle. "Mah... va bene, Mai, come vuoi tu! Mi raccomando, però, stai attenta
per la strada!" si raccomandò. Mai, soddisfatta della risposta, annuì e iniziò a
correre a passo sostenuto lungo la strada che portava su per la collina lungo i
cui pendii sorgeva la sua casa, voltandosi per un attimo a salutare con la mano
la sua famiglia.
"D'accordo, mamma! Non preoccuparti... e grazie mille!" esclamò, per poi
riprendere la sua vivace corsa...
...senza minimamente sospettare che quella che era iniziata come una semplice
passeggiata si sarebbe presto trasformata nella più grande avventura della sua
vita!
----------
Mentre, vicino al Tako Cafè, le ragazze che avevano formato la squadra delle
Pretty Cure avevano a che fare con una situazione imprevista e potenzialmente
pericolosa... da tutt'altra parte di Tokyo, sotto le fronde di un gigantesco
albero millenario che ricordava un'elegante ed imponente quercia, qualcun altro
si stava godendo quell'assolata giornata di inizio primavera, l'ultima prima che
la scuola ricominciasse...
E nel caso di Saki Hyuuga, godersi una giornata di vacanza voleva dire
starsene seduta ai piedi di quel maestoso albero, a mangiare una barretta di
cioccolato bianco dopo aver fatto ben dieci strike out di seguito durante una
partita di softball!
"Wow! Oggi il cioccolato mi sembra ancora più buono del solito!" esclamò con
aria estasiata dopo essersi riempita la bocca e aver mandato giù. Un refolo di
brezza di inizio primavera le accarezzò i capelli, e Saki aprì gli occhi,
guardando le fronde del grandealbero che si muovevano gentilmente. "L'Albero del
Cielo... ogni volta che vengo qui, la brezza che soffia mi lascia incantata,
come se fosse la prima volta..."
Saki si alzò dal suo posto sulla grande radice nodosa dell'albero, e rimase
per un pò ad osservare le foglie mosse dal vento. Sembrava quasi di guardare un
grande mare verde che si muoveva placidamente sotto il soffio del vento, e il
fruscio ricordava molto il suono della risacca. Un'apertura scavata nel tronco
dell'albero, e tenuta chiusa da un cancelletto, dava l'impressione di un
ingresso verso qualche posto sconosciuto, e aumentava l'alonedi mistero che
aleggiava attorno alla pianta millenaria. Distrattamente, Saki si portò di nuovo
alla bocca la barretta di cioccolato bianco che stava mangiando...
E il suono di un rametto che si spezzava, proveniente da dietro di lei,
attirò la sua attenzione. Voltandosi, con ancora il boccone tra i denti, Saki
vide arrivare una ragazza della sua età, ma dall'aspetto completamente diverso,
vestita di azzurro con pantaloni lunghi e giacchetta a maniche lunghe su una
leggera maglietta gialla, scarpe bianche con il tacco un pò alzato, e lunghi
capelli viola legati in una coda dietro la schiena, accompagnati da grandi occhi
dello stesso colore che in quel momento la guardavano con curiosità,
apparentemente chiedendosi cosa ci stesse facendo lei in un posto del
genere...
E ora che Saki la guardava meglio, doveva ammettere che quella misteriosa
ragazza aveva qualcosa di familiare...
"Ciao..." disse la ragazza dai capelli viola, forse nel tentativo di fare un
pò di conversazione e interrompere quello strano silenzio che era sceso tra le
due. Saki staccò un pezzo di cioccolato con i denti e lo ingoiò rapidamente,
prima di rispondere alla nuova arrivata.
"Uhm... ciao! E' un pò raro vedere qualcuno da queste parti... devi essere
nuova di qui, suppongo!" affermò, continuando a guardare Mai. Ad ogni istante
che passava, aveva l'impressione di averla già vista... e questa impressione non
fece che rafforzarsi quando notò che anche Mai la stava guardando con occhio
indagatore.
"Beh... non esattamente. Io e la mia famiglia abbiamo abitato qui, fino a
qualche anno fa, e siamo tornati soltanto adesso..." affermò. "Tuttavia... ho
come l'impressione di averti già vista, da qualche parte..."
In effetti, anche Mai aveva qualche vago ricordo del volto tondo e vivace, e
dei capelli arancioni pettinati a frangetta, di Saki, ma non era sicura al cento
per cento di dove e quando li aveva visti. Le due ragazze continuavano a stare
all'ombra del grande albero, che Saki aveva chiamato Albero del Cielo (nome
appropriato, considerando che le fronde sembravano raggiungere la volta
celeste...), a guardarsi l'un l'altra, e a cercare di capire cosa avessero visto
di familiare nell'altra...
"In effetti, anch'io avevo questa impressione..." iniziò a dire Saki... ma
qualcosa di ancora più imprevedibile le impedì di proseguire il discorso!
"Le abbiamo trovate, lapiiiii!"
Una vocina squillante, simile a quella di un bambino piccolo, provenne dalle
fronde stesse dell'Albero del Cielo, sorprendendo Mai e facendo fare
letteralmente un salto in aria a Saki! Le due ragazze alzarono
contemporaneamente lo sguardo... e Saki strabuzzò comicamente gli occhi quando
si vide arrivare addosso una piccola sfera di luce verdolina, grande non più del
suo pugno! D'istinto, la ragazzina lanciò un grido d'allarme e si spostò,
facendo sì che la misteriosa sfera di luce si schiantasse per terra e vi
scavasse una piccola buca, con tanto di bordi anneriti e fumo grigio piombo che
si sollevava dalla superficie! Sempre più stupefatte, Saki e Mai attesero un
istante che il fumo di diradasse, e il rimbombo dello schianto cessasse, prima
di andare a vedere di cosa si trattava...
E quello che videro le lasciò senza parole! "E... E questo che cavolo è?"
esclamò Saki, quasi senza parole per lo stupore.
"Non ne ho idea..." mormorò Mai. "Credevo fosse una specie di meteorite,
ma... ma questo è..."
All'interno della buca, era disteso uno strano esserino non più alto di una
trentina di centimetri, che a Saki e Mai ricordò molto un coniglietto dalla
pelliccia verde-azzurrina, e con le orecchie arrotolate sulla testa in maniera
decisamente strana. Aveva dei piccoli segni azzurri sul bordo degli occhi e
sulla fronte, corte braccia e gambe, e una coda decisamente strana, lunga e
sottile, che terminava con un buffo ciuffetto a forma di cuore, e attorno al
collo portava un laccetto rosso con una perla di cristallo gialla sul petto.
Aveva un'aria stordita... e dopo il volo che aveva fatto, la cosa non stupiva di
certo!
"Uuuuugh... mi sa tanto che davo ancora migliorare l'atterraggio, lapi..."
mormorò, constatando l'ovvio. Saki e Mai continuavano a guardarlo a bocca
aperta, senza sapere cosa dire... ma le sorprese, per la giornata non erano
certo finite!
"Chopiiiii!" esclamò un'altra vocina, questa volta dal chiaro timbro
femminile... Le due ragazze si scansarono appena in tempo per evitare un'altra
strana sfera di luce, questa volta di colore giallo, che scese giù dal cielo...
e cadde esattamente sul punto dove si era schiantato lo strano coniglietto
azzurro, che ancora non era riuscito a spostarsi! Riuscì appena a spalancare gli
occhioni neri con aria sbalordita, prima che la seconda sfera di luce gli
atterrasse addosso e provocasse un'altra piccola esplosione... dopo la quale, le
ragazze videro comparire, proprio sopra l'ancora più stordito esserino, una
creatura molto simile! Le differenze erano il colore della pelliccia, giallo
chiaro con segnetti rosa a forma di farfalla sul bordo degli occhi e sulla
fronte; le orecchie per la maggior parte srotolate, ma comunque raccolte in due
rotolini verso la fine... e la perla che portava allacciata al collo, che era di
uno sbiadito colore verde. La sua espressione era decisamente più arzilla di
quella del primo arrivato... che, in effetti, se ne stava disteso sotto di lei,
con gli occhi trasformati in comiche spirali!
"Almeno io ho fatto un atterraggio morbido, chopi!" affermò la seconda
creatura.
"Ma... stiamo avendo le allucinazioni?" esclamò Saki. "Questi... questi cosi
parlano! Non sono animaletti di peluche!"
Mai sbattè gli occhi. "In effetti... sembrano proprio veri! Non stiamo
sognando..." affermò, sempre più sbalordita. E la sua confusione non diminuì
certo quando i due esserini si rialzarono di colpo - anche quello azzurrino che
sembrava il più stordito dall'arrivo precipitoso - e cominciarono a fare una
sorta di vivace danza di vittoria, saltellando qua e là per l'erba fresca e
bagnata di rugiada! "E adesso che fanno? Sembra una specie di danza..."
"Le abbiamo trovate, chopi!" esclamò la creaturina gialla.
"Le abbiamo trovate, lapi!" fece eco la creatura azzurra. Ancora per un pò, i
due esserini continuarono a ballare davanti alle sbalordite ragazze... poi, si
fermarono di colpo e fecero le presentazioni, di punto in bianco! A Saki e Mai
sembrava tutto così irreale che stavano cominciando a chiedersi se non stessero
sognando tutte assieme...
"Il mio nome è Flappy, ragazze!" esclamò l'esserino azzurro, alzando
vivacemente un braccio in aria. "Provengo dal Giardino delle Sorgenti, e sono lo
Spirito della Terra! Piacere di conoscervi, lapi!"
"Ed ora tocca a me presentarmi!" continuò la femminuccia. "Io mi chiamo
Choppy, anch'io vengo dal Giardino delle Sorgenti, e sono lo Spirito del Cielo!
Molto onorata, chopi!". Entrambi avevano una strana cadenza verbale che
inserivano alla fine di ogni frase, in maniera simile agli abitanti del Giardino
di Luce...
Saki e Mai si chinarono un pò verso i due esserini. Più si andava avanti,
meno ci capivano, di tutta quella confusione... "Avete detto... lo Spirito della
Terra...?" chiese Saki, interrompendosi a metà.
"E lo Spirito del Cielo? E venite dal... Giardino delle Sorgenti?" concluse
Mai. L'intera situazione ricordava tanto uno di quegli shoujo anime in cui le
eroine erano delle ragazze di tutti i giorni chiamate a salvare il mondo da
qualche catastrofe... e quello che Flappy disse poco dopo, continuando il
discorso interrotto, non fece altro che rafforzare questa impressione.
"Sì! Siamo venuti fin qui perchè abbiamo bisogno del vostro potere! E' una
cosa molto importante, lapi!" affermò Flappy, con un'espressione che
improvvisamente si era fatta molto più seria di quanto era stata finora.
Choppy continuò a spiegare tutto per lui. "Noi siamo fuggiti dal Giardino
delle Sorgenti, e siamo arrivati qui sul Giardino dell'Arcobaleno... proprio per
trovare le leggendarie guerriere Pretty Cure, e per farci aiutare contro
l'Impero del Male di Dark Fall, chopi!"
Animaletti parlanti, Giardini delle Sorgenti, leggendarie guerriere... e
adesso anche un Impero del Male? Saki stava cominciando a covare un feroce mal
di testa...
"Ehm... un... un momento, gente! Time out!" esclamò, mettendo le mani a T e
assumendo una buffa espressione di frustrazione. "Non... non riesco neanche a
seguirvi! Che vuol dire che avete bisogno del nostro potere? E... cosa sono il
Giardino delle Sorgenti e il Giardino dell'Arcobaleno? E l'Impero del Male di...
di come-si-chiama? Il mio cervello non riesce a gestire questo sovraccarico di
informazioni!"
"Effettivamente, noi non sappiamo nulla di quello che ci state dicendo..."
continuò Mai, più tranquilla ma altrettanto confusa. "Non abbiamo mai sentito
parlare di queste cose... e, se è per quello, non abbiamo mai visto neanche
creature come voi..."
Flappy sospirò. Come immaginava, le spiegazioni erano di rito... "Sigh...
okay, okay, forse abbiamo corso un pò troppo, lapi!" affermò. "Allora... dovete
sapere che questo pianeta su cui voi vivete, che voi credo chiamiate Terra, è
conosciuto altrove come Giardino dell'Arcobaleno... e il Giardino delle Sorgenti
altro non è che una... dimensione parallela... se così la vogliamo chiamare,
come ne esistono infinite altre nell'universo! Il Giardino di Luce, il Giardino
degli Elementi... ce ne sono un'infinità, lapi!"
"Dimensioni parallele?" chiese retoricamente Mai, mentre gli occhi di Saki
sembravano sul punto di schizzare fuori dalle orbite! "Credevo che fossero pura
fantascienza..."
"E invece, come puoi vedere, non lo è, lapi!" concluse l'esserino azzurro.
"Ad ogni modo, quello che dovete sapere è che..."
Improvvisamente, Flappy si interruppe, e sia lui che Choppy cominciarono a
guardarsi attorno con espressione spaurita e confusa. Sia Saki che Mai si
alzarono un pò, allarmate, quando un vento insolitamente gelido per l'inizio
della primavera iniziò a soffiare loro nelle ossa, e alcune foglie cadute ai
piedi dell'Albero del Cielo iniziarono a muoversi in maniera strana, seguendo
dei percorsi ad avvitamento attorno ad un asse invisibile...
"Attenti, chopi!" esclamò Choppy, cercando di proteggersi come poteva con le
sue grandi orecchie. "Ho... ho un brutto presentimento! Qualcosa sta arrivando,
chopi!"
Il cielo sembrò rannuvolarsi all'improvviso, e il chiarore del sole venne
offuscato di punto in bianco da una strana cappa d'ombra... mentre le foglie
turbinanti si raccoglievano attorno ad un unico punto, sul quale gli sguardi
delle sempre più sorprese Saki e Mai andò a convergere. "Ma... ma cosa...? E
adesso, cosa ci dobbiamo aspettare?" esclamò la campionessa di softball,
reprimendo un brivido di freddo e paura.
"Nulla di buono, lapi..." rispose Flappy, teso come una corda di violino.
"Sta arrivando... uno di Dark Fall..."
Le foglie che si erano riunite turbinarono ancora più velocemente, creando un
vero e proprio vortice frusciante... e un istante dopo, il vento cessò, per far
apparire in quel punto un essere come Saki e Mai non avevano mai visto prima! Al
contrario di Flappy e Choppy, il nuovo arrivato sembrava un essere umano, ad
un'occhiata distratta... ma a guardarlo un attimo meglio, si sarebbe subito
capito che così non era! Alto e slanciato, dal fisico da atleta, era vestito di
una tuta intera verde spento che sembrava fatta di foglie morte ancora umide,
con delle venature giallognole sul torace... e le sue spalle erano decorate con
dei mazzi di grandi foglie viola. Le sue mani erano bianche e artigliate, e
sembravano abbastanza robuste da stritolare il collo di un uomo in un attimo...
mentre la metà superiore del volto era celata da una maschera di foglie secche,
anch'esse di colore viola, che faceva vedere soltanto la bocca dalle labbra
sottili, le orecchie a punta, le guance bianco-azzurrine con dei segni violetti
appena visibili, e i grandi occhi a mandorla, gialli e senza pupille! I capelli
erano biondi, pettinati verso l'alto in maniera molto strana, anche se alcune
ciocche scendevano sulle spalle, assieme ad un paio di treccine laterali... ma
per il resto, il suo aspetto era estremamente selvaggio e crudele. Non si faceva
fatica a credere che quel tizio provenisse da un luogo conosciuto come l'Impero
del Male!
Con un ghigno sulle labbra, l'essere malefico fece un passo in avanti... e
nel punto in cui poggiò il piede, l'erba sembrò contorcersi e rinsecchire, come
se la natura stessa si ribellasse alla sua presenza!
"E... E... e tu chi sei? Cosa vuoi da noi?" esclamò Saki, cercando di
prendere il coraggio a due mani. L'individuo vestito di foglie la ignorò
completamente, volgendo invece lo sguardo ai terrorizzati Flappy e Choppy...
"Il mio nome è Karehan." si presentò. "E sono qui per farmi dire da voi
due... dov'è la Sorgente del Sole!"
----------
Il momento era di grande tensione per Nagisa, Honoka, i fratellini Kujou e i
loro amici del Giardino della Luce... sapevano che stava per accadere qualcosa,
ma non avevano la più pallida idea di cosa dovevano aspettarsi, nè tantomeno
cosa dovevano fare. L'unica cosa di cui Nagisa e Honoka erano sicure era un
senso di oppressione, e il timore che le battaglie che speravano di essersi
lasciati alle spalle stessero per ricominciare. Perchè, nella peggiore delle
ipotesi, era questo che avrebbero dovuto fare... tornare ad essere le Pretty
Cure...
"Guardate!" esclamò all'improvviso Hikari, puntando gli occhi spalancati
davanti a sè. "Sta succedendo qualcosa, là davanti!"
Non c'era bisogno che Hikari lo facesse notare. La ragazzina bionda non aveva
ancora finito di parlare, che una sorta di varco si aprì nell'aria a qualche
metro davanti a loro: uno strano buco multicolore, che risplendeva di tutti i
colori dell'iride e proiettava la sua luce in tutti i dintorni, colorando le
fronde degli alberi e la strada... e uno stridio acuto, appartenente ad una
forma oscura che si stava facendo strada nel passaggio dimensionale, raggiunse i
timpani delle ragazze!
"Qualcosa sta arrivando, purtroppo..." mormorò Nagisa, guardando con
trepidazione il cancello dimensionale... e il mostro che ne stava
emergendo...
CONTINUA...
Note dell'autore: Il secondo capitolo è completato! E così, Saki e Mai
incontrano Flappy e Choppy... e le vicende di Pretty Cure Splash Star si mettono
in moto! Oh, e le nostre amiche di Max Heart stanno per fare la conoscenza di
qualcosa che sicuramente non gli piacerà... che questo voglia dire che anche le
vecchie Pretty Cure dovranno scendere di nuovo in campo? Proprio ora che si
erano illuse di poter condurre una vita normale? Oh, e non dimentichiamo i
personaggi di Arcana Heart e Nanoha... in questo capitolo non sono apparsi, ma
più avanti avranno un ruolo sempre più importante! Ci sono molti elementi dietro
le quinte, e molti misteri da svelare... e già dal prossimo capitolo, avremo un
piccolo assaggio di cosa ci aspetta più avanti!
Non ho molto da dire, per adesso... spero che vi sia piaciuto questo
capitolo, e vi prometto che nel prossimo comincerà l'azione! Alla prossima!
Justice Gundam
|