Sogni d'estate

di mattstarlight
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Era mattina, lo sapevo perché sentivo il sole riscaldarmi la pelle fuori dalle coperte. Dopo quel bacio con Hongbin le mie notti erano tormentate da incessanti veglie alternate a momenti inquieti di incoscienza. Me ne stavo lì accoccolato sul cuscino, ad occhi chiusi: avevo infatti troppo sonno e attendevo che la sveglia suonasse. Alla fine questa lanciò il suo grido. A fatica mi rizzai seduto e mi strofinai gli occhi.
 
Ora sarebbero seguiti doccia, vestiti, colazione e scuola, ma no! No, quello non sarebbe stato un giorno come gli altri e lo capii quando mio padre entrò di soprassalto nella mia stanza, aprendo la porta con un colpo. Sembrava avesse corso una maratona, sudato col fiato e la cravatta annodata male. “Hyuk che fai ancora lì?! Presto alzati! No no! Nn ti alzare! Sei nudo?”
“Papà, ma che dici?! Io nn dormo nudo!”
“Beh sbrigati! Infilati qualche cosa addosso, anzi no! Scegli il completo della domenica, quello con il pa... “
E continuò a blaterare, correndo di qua è di là per la stanza, afferrando scarpe e camicie a caso. In un batter d'occhio mi ritrovai di cattivo umore e con la camera sottosopra.
 
Mi grattai la testa confuso “Ma si può sapere che succede stamattina?” borbottai. Mio padre si fermò di botto, mi guardò con gli occhi sgranati e più pallido che mai sputacchiò dicendo “ma come! Nn lo sai?!?  - certo che no! Come facevo a sapere! Che dovevo sapere?!  - I genitori di Hongbin sono qui! Tua madre sta servendo loro il tè e Hongbin è con loro!”  Mi sentii mancare. Cosa?? Hongbin a casa mia? Alle sette e ventitré minuti di mattina? E per di più con i genitori?
 
Mi conciai come poeti e andai in salotto con papà. Nn riuscii ad alzare lo sguardo quando entrai, nn volevo mostrare il volto paonazzo: il ricordo delle labbra di Hongbin sulle mie era ancora troppo forte...
La madre di Hongbin mi spiegò come il "fragile bimbo suo" avesse preso un raffreddore tremendo e lei non sapeva spiegare come potesse essere successo - e guarda un po', io invece lo sapevo!- Aveva addirittura qualche linea di febbre. Lei è il marito dovevano andare a trovare una zia lontana a Sapporo “non possiamo lasciarlo da solo! E quindi avevano pensato a me.”
 
I miei dissero che nn avevano nulla in contrario, quindi mi ritrovai in compagnia di Hongbin: eravamo soli a casa mia, lui disteso nel mio letto, un piumone addosso e uno panno umido appiccicato sulla fronte; io ero seduto accanto a lui. Nn mi staccava gli occhi di dosso e sorrideva continuamente.
Il silenzio fra noi due diventava sempre più insopportabile ad ogni ticchettio della sveglia. Mi andavano a fuoco le orecchie.
 
“Adoro il modo con cui aggrotti la fronte quando nn sai cosa fare” quella frase mi entrò nella testa come un fulmine! Davvero ero un libro aperto, facile da leggere e sfogliare a piacere?? Cercai di contrarmi su qualcos'altro! “Tu piuttosto! A casa per uno stupido raffreddore! E soprattutto nn nella tua casa! Dì la verità, nn hai veramente la febbre, nn è vero?” dovevo liberarmi della vergogna che avevo dentro e l'unico modo in cui ci riuscii fu trasformarlo in rabbia.
 
Hongbin rimase impressionato “Waaa!  - mi puntò un dito contro -  come hai fatto a capirlo?” mi prese alla sprovvista “eh, ecco... Il tuo naso... Sì, nn è ros... E comunque nn importa!” incrociai le braccia stizzito!
“L'ho fatto per te” mi girai verso di lui “Cos... .!?” “Lo sai quanto mia madre sia apprensiva, così ho messo il termometro a contatto con una lampadina accesa e... Non ha funzionato molto, ma lei ci è cascata lo stesso” che cosa aveva fatto il mio Hongbin? Mi chiesi mentre lui ritornò a sorridere. Mi prese la mano con gran slancio e conficcò gli occhi nei miei “Io ti voglio, tutto” mi baciò la mano ed io entrai in panico! Cosa dovevo fare?
 
Hongbin si allungò verso di me, mi baciò la guancia, dal mento fino a raggiungere l'orecchio, nel frattanto mi reggeva l'altra guancia con una mano. Poi mi baciò il collo. “uh, tremi come una foglia” sghignazzò compiaciuto. Dannazione, se ne era accorto. Fin dove voleva arrivare il mio Hongbin? Prima il 'ti amo', il bacio ed ora tutto questo! I dubbi si trasformarono in paure! Avevo lo avevo già fatto con un paio di ragazze, ma... Con un ragazzo! E nn con un ragazzo qualunque, con il mio Hongbin! No, non potevo farlo!
 
Le sue mani furono la tentazione che mi fece cedere.
 
Hongbin continuava a baciarmi il collo mentre con le mani sembrava voler scovare gli angoli più nascosti: prima le spalle, poi il petto. Mise la mano sinistra sotto la maglietta mentre con la destra mi accarezzava il polpaccio e nn ci mise molto a passare dal polpaccio alla coscia. Mi pareva di andare a fuoco ed ogni punto che Hongbin sfiorava diventava più sensibile e caldo.
 
Cominciai a sudare e molto, avevo le mani terribilmente umide, ma non ero l'unico. Quando Hongbin mi prese per un braccio per gettarmi sul letto sentii le sue dita scivolose sopra la maglietta. L'imbarazzo era troppo così lo guardai di sfuggita, ma abbastanza per rendermi conto di quanto le sue labbra era diventate rosse...e carnose... Erano così belle, sembravano chiamarmi... Come un fantasma mi avvicinai a loro è le morsi, sapevano di Hongbin. Fu la goccia che fece traboccare il vaso.
 
Hongbin mi rigettò con forza lungo, mi tolse la maglietta, ma non completamente, così che le mie braccia rimasero bloccate. Tentai di divincolarmi ma non ci riuscii. Hongbin mi leccava, ovunque, e la sentii, la voglia di sesso farsi dura e famelica. Hongbin mi slacciò i pantaloni con foga e il bottone si ruppe. Infilò la mano bollente sotto le mutande. “Hongbin!!!” cercai di gridare… ma tutto ciò che uscii dalla mia gola fu un mugolio soffocato.
 
Le carezze di Hongbin erano voraci, tanto da costringermi a buttare il collo all'indietro. Sembravo una corda di violino tesa, pronta a spezzarsi ad ogni contatto con la pelle di Hongbin. Non ci volle molto che anche lui fu nudo, sentivo le sue gambe tra le mie. “Hongbin Aspett...” infilò le dita tra le mie e le strinse forte, poi avvicinò la bocca alle orecchie e sussurrò “Hyuk non posso fermarmi, non ora... Fidati di me”. Avvertì qualcosa penetrarmi, gemetti! Provai un misto di dolore e sorpresa. Ben presto i sensi furono sconfitti dal piacere e percepivo solo l'amore della mia vita che mia avvolgeva completamente e l'eros ci aveva raggiunti.
 
“E se i miei fossero tornati da un momento all'altro?” fu tutto ciò che riuscii a dire dopo che finimo, mentre mi trovavo ancora tra le braccia di Hongbin. “Beh! sarebbe stato un buon momento per chiarire loro la nostra situazione>> “Hongbin!! Io dico davvero!” Hongbin scoppiò a ridere, poi aggiunse “sai Hyuk tu per me sei come le sigarette” mi butterai via dopo avermi usato - pensai- “Ne diventi dipendente e non ne puoi fare più a meno, anzi, le desideri sempre di più” detto questo Hongbin mi salì sopra di nuovo ci coprì on le coperte ed ogni tentativo di sfuggirgli, fu assolutamente, indubbiamente, inesorabilmente vano.




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