BLOCKBUSTER
''Allora ragazzi, mi raccomando. I numeri d'emergenza sono accanto al
telefono, in frigo ci sono dei pasti già pronti, solo da
scaldare'', alzò eloquente le sopracciglia sorridendo in
direzione di suo figlio, i cui occhi s'illuminarono di rimando, in uno
sguardo complice. ''Nabiki ha promesso di rientrare alle sette, appena
arriva chiudete bene la porta. Assicuratevi che la chiave giri due
volte, e...''
''Lo sappiamo, lo sappiamo'', sbuffò Ranma con le braccia
incrociate dietro la nuca, desideroso di porre fine a quegli inutili
convenevoli e godersi un po' di tranquillità e silenzio.
''Per favore, cercate di non litigare e soprattutto di non provocare
troppi danni fisici
alla casa. Stiamo ancora ripagando i lavori, dopo che avete distrutto il
Dojo quando stavate per...''
Le parole di Soun Tendo sfumarono in un sussurro e morirono in un colpo
di tosse quando vide il suo migliore amico, fino a quel momento fiero
ed autorevole nel dare istruzioni, arrossire, dimenarsi e fingere di
fumare una sigaretta, portandosi nervosamente due dita alla bocca e
sbuffando rumorosamente.
''Che c'è, Genma? Vuoi una sigaretta?''
In tutta risposta, vigorosi cenni di diniego con la testa.
''Amico mio, che ti prende?'', spalancò gli occhi,
preoccupato.
Lo prese da parte, posando una mano sulla spalla del vecchio compagno
d'avventure ed indugiando forse troppo sulla chioma corvina dell'uomo,
provando un pizzico di invidia. Con fare cospiratore si
avvicinò
al suo orecchio, una mano a coprirne i movimenti delle labbra, e prese
a sussurrare.
''Secondo te di cosa stanno parlando?''
Ritta nella sua uniforme scolastica, con le braccia incrociate e la
solita aria disorientata, Akane guardava a turno il suo noncurante
fidanzato, intento ad esaminarsi le unghie della mano sinistra, ed i
due capipalestra, uno dei quali blaterava di traumi ed argomenti
tabù, usando a casaccio e con troppa enfasi parole come:
''Rimozione'', ''Shock da abbandono'' e
''Fallibilità umana'', mentre l'altro piangeva disperato
biascicando frasi sconnesse sulla sofferenza e l'amor perduto. Akane
era certa di averlo anche sentito invocare un paio di volte i Kami e la
sua povera mamma.
Ranma, dal canto suo, sapeva benissimo cos'avesse fatto scattare Genma
più della libido di Kuno Tatewaki quando, nella sua versione
femminile, si burlava di lui facendogli credere di desiderarlo. Soun
stava per nominare quella
cosa.
Da quando il suo matrimonio con Akane era andato a monte, due mesi
prima, in casa Tendo regnava un'innaturale calma. Come Soun aveva
decretato, la mattina dopo il disastro, non ci sarebbe più
stata alcuna pressione da parte sua e di Genma. Akane e Ranma si
sarebbero sposati solo in caso lo avessero desiderato davvero, e non
prima di aver finito la scuola e messo ordine nelle loro vite.
I due giovani avevano deciso, in un tacito accordo, di non nominare
più quanto accaduto nel Dojo di famiglia per evitare di
incorrere in inutili litigi, i rispettivi pretendenti
odiavano tirare in ballo quell'episodio e le famiglie non morivano
dalla voglia di ammettere il loro fallimento, quindi l'argomento era,
effettivamente, un tabù.
Salutarono i due uomini, che si erano resi disponibili ad accompagnare
Kasumi e Nodoka alla gara di cucina per casalinghe di Kyoto, e
rientrarono in casa, mentre scendeva la sera su Nerima.
''Che vuoi mangiare, stasera?'', urlò Akane mentre saliva le
scale in direzione del bagno.
Ranma sorrise. Non gli dispiaceva il clima che si era improvvisamente
creato tra quelle mura, con la casa tutta per loro ed Akane si
preoccupava di cosa preparargli per cena, ma fu solo per un istante.
Scosse la testa, le urlò dietro che avrebbe pensato lui alla
cena, per evitare che quel poco che avevano in frigo bruciasse in malo
modo, e sorrise nuovamente agli insulti, ogni volta più
elaborati, che la ragazza gli enumerava in direttissima dalla vasca.
Probabilmente se fosse stato un pervertito come Ryoga avrebbe trovato
stuzzicante l'idea che lei fosse nuda, ma non era certo quel tipo
d'uomo.
Akane lo raggiunse all'entrata con indosso una tuta da ginnastica ed
una pila di videocassette in mano.
''Chiudi pure a chiave, Nabiki dorme fuori''
''C-c-cosa?'' indietreggiò. Lui ed Akane... Da soli? Per
tutta la notte?
''Oh, non fare il bambino. Ti assicuro che non ti salterò
addosso, anzi, vedi di tenere tu le mani a posto'', grugnì.
''Hey, chi mai poserebbe un dito su un maschiaccio come te?''
''Cominci? Guarda che ce n'è!''
Si mise in guardia, ma dovette immediatamente ritrarsi per evitare che
il portone d'ingresso le piombasse sulla testa.
''Ni-hao!"
''Shampoo'', asserì seccato Ranma. In effetti gli sembrava
strano che nessuno fosse ancora andato a disturbarli.
''Te l'avevo detto di chiudere a chiave...'', incrociò le
braccia al petto la Tendo.
''Lanma, amole, dove sono tutti?'', chiese parcheggiando la sua
bicicletta sulla schiena del codinato, che sbuffava cercando uno
sguardo d'intesa di Akane. Sguardo che non sarebbe mai arrivato, dal
momento che la ragazza si era girata dall'altra parte con aria offesa.
''Allora? Dove sono il vecchio capellone e la sorella strozzina?''
''Hey, un po' di rispetto!''
''Che vuoi tu, ragazza violenta?''
''Cosa voglio io?
Ti ricordo che sei appena piombata in casa mia!"
''Io sono solo venuta a portare dei Manju al mio Lanma. Sono appena
fatti, amole!'', sussurrò con gli occhi socchiusi. Akane
sapeva bene che quando Shampoo aveva quell'espressione sul viso non
prometteva niente di buono.
Ranma, invece, ci cascava tutte le volte.
''Wow, che bellezza! Dammene uno!''
Appena ne addentò uno, il giovane Saotome cadde per terra in
un sonno profondo.
''Vipera, cosa gli hai dato?''
''Aya!'', una mano davanti alla bocca, ''Ho confuso i Manju soporiferi
che avevo preparato per togliermi di torno Mousse con quelli per
Lanma!''
''Dimmi una cosa'', le si avvicinò con aria indagatrice, un
passetto alla volta, ''Cosa contenevano i Manju destinati a Ranma?''
''Hem... Beh... Diciamo che è meglio che io non mi faccia
trovare in giro da Mousse, in questo momento. Ciao ciao, Akane
Tendo!'', trillò inforcando la bici ed allontanandosi a
tutta velocità.
Akane diede un'occhiata a Ranma, ancora steso sul pavimento, ed a una
boccetta vuota caduta dalle tasche della cinese. Conteneva il Filtro del toro vigoroso,
invincibile e sessualmente agguerrito.
''Poverina, se Mousse la trova...'', mugugnò sovrappensiero
cercando di evitare di scoppiare a ridere e rimettendo la porta al
proprio posto, prima di caricarsi Ranma sulle spalle.
Si svegliò e gli parve di aver dormito cento anni.
Scese lentamente le scale e raggiunse in salotto Akane, che aveva
appena finito di lavare i piatti.
''Già sveglio?''
''Che ore sono?''
''Le sette e mezza, hai dormito meno di un'ora. Hai fame?
C'è ancora un po' di zuppa di miso e...''
''No, grazie'', storse il naso, l'ultima cosa di cui aveva voglia era
mangiare, dopo una dormita del genere. ''Prenderò solo un
po' di tè''
''Sei a dieta, principessa?'', gli fece l'occhiolino la Tendo.
''Hey, ma come ti permetti, mostro?''
''Dai, non litighiamo!'', gli sorrise. Ranma arrossì.
Si sedettero intorno al tavolo e presero a soffiare sulle loro tazze
fumanti di tè, in silenzio.
''Prendi un dolcetto, li ha fatti Kasumi stamattina mentre si
esercitava per la gara''
''No, grazie. Dopo i Manju di quella squilibrata non ne ho la minima
voglia. A proposito, dove li hai... Oh no!''
Come da copione, quella stupida di Akane aveva confuso gli spuntini
preparati dalla sorella con quelli imbottiti di sonnifero della cinese,
e ne aveva addentato uno per sbaglio. La prese in braccio e la mise
stesa sui cuscini di fronte alla tv. In fondo, se lui aveva dormito
meno di un'ora trangugiandone uno intero, il minuscolo pezzettino
ingoiato da Akane le avrebbe fatto fare solo un pisolino di pochi
minuti. Decise di approfittarne per andare a fare un bagno.
Al suo risveglio, Akane trovò un Ranma fresco di doccia, con
i capelli bagnati ed un misero paio di boxer indosso, che armeggiava
con le sue videocassette.
''Se te lo stai chiedendo, sono passati 15 minuti''
''Oh...'', si portò una mano alla testa, ''Mi sembrava di
aver dormito un mese...''
''Esagerata. Hey, che volevi fare con tutti questi cartoni animati?''
''Volevo fare una specie di maratona cinematografica. Sai che odio
stare in casa da sola, soprattutto di notte. Volevo distrarmi un po'!''
''Hey! Non sei sola!'', ribattè offeso, ''Insomma, se
entrasse un ladro, o qualche malintenzionato, io...''
Arrossì ancora.
''Scemo'', una martellata in testa. Anni in casa Tendo, ed ancora non
aveva capito dove Akane li nascondesse, quei pesanti martelli in legno.
''Se entrasse un ladro sarei perfettamente in grado di difendermi da
sola!''
''Non ne dubito'', si lamentò massaggiandosi la testa,
''Allora, questi film? Da quale partiamo?'', un furbo occhiolino. Che
quello stupido del suo fidanzato stesse pian piano imparando a
relazionarsi con lei?
''Dal mio preferito, ovviamente!'', replicò allegra coprendo
il giovane con una copertina.
''Non ho freddo''
''Niente nudismo''
''Sei sempre la solita''
Mentre i titoli di testa iniziavano a danzare sullo schermo, si mise
seduta accanto a lui e riprese a bere il suo tè, dispensando
ogni tanto qualche sorriso al ragazzo e canticchiando a memoria la
canzoncina d'apertura.
Dopo una lunga
assenza, eccomi qui!
In primis, chiedo
scusa a chiunque stia aspettando le mie recensioni. Arriveranno, ve lo
prometto!
Questa storiella
sarà una mezza AU, un mezzo post manga ed una mezza
scemenza. Non sto a svelarvi troppo, sappiate solo che i terribili
Manju assassini colpiranno ancora!
Quanto alle
incoerenze in cui incapperete lungo la lettura, certamente
l'atteggiamento di Ranma ed Akane è più mansueto
e maturo, ma è da tenere in considerazione che, dopo il
matrimonio mancato, la Takahashi ci ha proposto una (falsissima, a mio
avviso) situazione idilliaca in cui tutto sembrava andar bene, e, per
la mia narrazione, sono partita da lì. Non
metterò l'avvertimento dell' OOC per questo motivo, in caso
fatemi sapere se c'è qualcosa che è proprio NO.
Idem per eventuali errori, refusi e quant'altro: ho buttato
giù questo capitoletto in un'ora, approfittando di un
pomeriggio libero, e certamente ce ne saranno.
Allo stesso modo vi
dico che il manga copre circa 4 anni di narrazione partendo dal 1989, e
che alcuni dei film citati (prevalentemente Disney) sono di produzione
successiva.
Grazie a tutti per
aver letto e chi aspetta il famigerato sequel sappia che non me la sto
tirando, sono semplicemente in altissimo mare con
scrittura/università/vita in generale. Arriverà
anche quello.
Alla prossima!
|