A magic bloody love

di Ladies_Of Night
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Prologo .a bloody
A magic bloody love

Salve a tutti!Qui è kikka-chan che parla(Inufan4ever).
Già,la povera Federica,qui che scrive, è stata incaricata del prologo!una delle parti più difficili secondo me,devo convincervi che la Ff è bella !
Quindi vi prego,leggete e commentate.Altrimenti,Marti -chan si deprime...E anch'io!
Non importa se è negativa.Fatelo!Please.
[Vi avverto che è la mia prima Ff su Twilight,io scrivo solo su Inu di solito.]^^
Un bacio,al prossimo capitolo.


Prologo


La pioggia cadeva incessante e picchiava forte sulla mia finestra,creando un ticchettio costante e ipnotico.
Pioveva da tre giorni,senza fermarsi, eppure non mi ero abituata ancora a quel tempo.
Io,Isabella Swan,giovane ragazza abituata al sole e al caldo di Phoneix non avrei mai sopportato l’umidità e il grigiore di Forks.
Mi ero trasferita a casa di mio padre,Charlie, per l’improvviso venire a mancare di mia madre.
Le lacrime minacciarono di tornare ancora una volta a bagnarmi gli occhi.
 Era morta in un incidente stradale con il suo fidanzato, mentre la stavano andando a prendere all’aeroporto. Renée Dwyer era morta e non sarebbe più tornata.
In qualche modo si sentiva colpevole, la madre e James,il fidanzato, la stavano andando a prendere e se non l’ avessero dovuto fare non sarebbe successo nulla.
Distolsi lo sguardo dalle strisce d’acqua che rigavano il vetro e ricordavano le tracce,ancora umide,delle lacrime sul volto.
Forks mi era sconosciuta,nonostante c’avessi passato le mie vacanze invernali, e non aveva alcuna attrattiva per me.
Continuai a pensarlo fino all’indomani mattina.
Per tre giorni -il tempo in cui aveva continuato a piovere-, ero rimasta chiusa in camera: non parlavo e a mala pena mangiavo i pasti che mio padre,comprensivo, lasciava dietro la porta a intervalli regolari.
Le uniche azioni che compievo erano piangere,singhiozzare e sbattere le palpebre; se potevo evitavo persino di recarmi in bagno.
Lo shock in me è stato grande.
Forse,troppo.
E questo non l’avrei mai superato, a meno che non esistesse qualche sorta di miracolo.
Sapevo bene che questi ultimi non esistevano, ma continuai a sperare.
E il risultato, dopotutto, non fu tragico.
O almeno, una parte non lo fu.

-Fine prologo-








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