•
Wish
of a Missing Star wandering in the Universe •
La
sua voce è sempre stata profonda, lenta, rassicurante.
I
suoi movimenti sempre pacati, silenziosi, lievi, nel frusciare sommesso
del suo
mantello.
I
suoi abbracci sempre intensi e caldi.
Lui
non è mai cambiato.
E’
sempre sorridente, sa sempre cosa è giusto fare.
I
suoi gesti sono precisi.
Batte
le palpebre, e l’intero universo sembra piegarsi per
adattarsi a ciò che lui
vuole.
Riposa,
mia adorata.
Le
sue guance sono sempre state tiepide, i suoi sguardi sempre pieni di
una strana,
sincera e tenera sicurezza.
Dormi,
mia amata.
I
suoi occhi scarlatti sono grandi e vividi come quelli di un bambino.
Ma
l’espressione celata fra le sfaccettature amarantine
è a tratti così
malinconia, così saggia.
Lui
è così.
Lui
è antico come le rocce. Come il cielo. Come le stelle.
Eppure,
quando la tocca, sembra sempre rinnovarsi, come l’acqua di un
fiume.
Posso vederti, Soldier.
Gli
afferra una mano, mentre lo sente allontanarsi dalle lenzuola su cui
l’ha
deposta, lentamente, dolcemente, come se lei fosse una delicata
fanciulla
scolpita nel cristallo.
Lui
si volta, la cerca.
Non andare via, Soldier.
Sorride,
il Soldier dei Mu. La guida di una stirpe destinata allo sterminio.
L’uomo che
guida il suo popolo verso un sogno che sa di libertà e di
vita.
Si
china su di lei, le sfiora una guancia con le dita, con il palmo,
lasciando
scivolare i polpastrelli vicino alle sue ciglia nere e foltissime.
Lui
si toglie sempre i guanti quando la tocca.
Li
toglie sempre.
Lei
corruga la fronte, dischiudendo le labbra, le collane ed i bracciali
che
tintinnano appena. Distesa, i capelli biondi sul cuscino, le membra
nella veste
viola, sulle fresche pieghe bianche delle lenzuola, fra le anse del
mantello di
lui. D’improvviso, nelle sue braccia.
Non lasciarmi, Soldier.
Sente
le sue labbra sottili sulla propria fronte, piano, lungo il naso,
lievemente si
soffermano appena sulle labbra, per poco tempo, poi si schiudono.
Scompaiono.
Stai
tranquilla, mia dea.
Tornerò.
Vuole
rivedere la
Terra,
il Soldier dei Mu.
Vuole
realizzare un sogno.
Vuole
portare il sorriso sulle labbra di chi lo circonda. Vuole aiutare chi
ha
fiducia in lui.
Vuole
proteggere un mondo spacciato.
E
poi.
Lei.
Vorrebbe
stare con lei fino alla morte, sempre, sempre, per sempre.
Eppure…
Soldier, tu vuoi davvero
troppo.
Come riesci ad ottenere
sempre
tutto?
Lei
ha un solo sogno.
Uno
solo.
Stai con me, Soldier.
Per quanto ci provino senza
tregua, quel desiderio
sfugge fra le dita di entrambi.
Il
suo bacio è surreale.
Il
suo bacio è l’unica cosa capace di farla sentire
viva, in quella cella al neon
che è la sua casa, l’unico posto che la accetti.
Il
suo bacio è l’unica fonte di calore che davvero
riesca a scaldarla, all’interno
della Shangri-La.
Il
suo bacio apre i suoi occhi spenti. Ed è quando lui la
bacia, che riesce
finalmente a vedere ogni cosa.
Eppure
lui si allontana, come ogni notte.
La
lascia sul letto, con la promessa che tornerà.
Il
Soldier dei Mu ha l’odore del vento.
E’
sfuggente come il vento.
Ti amo.
Ti amo.
Ti amo.
Stai con me.
Le apre le mani,
lentamente il Soldier dei Mu insinua le dita fra le sue. Poi la stringe
a sé,
con trasporto, sussurrandole all’orecchio che non deve
preoccuparsi.
« Quando
tornerò, mi mostrerai ancora la tua
Terra.»
Lei annuisce, gli sorride
appena. Non c’è tempo per pretendere ancora la sua
bocca, o le sue dita nelle
proprie mani fredde. C’è tempo solo per dire addio.
Soldier.
Il Soldier dei Mu viveva una
continua ricerca.
Il Soldier dei Mu rincorreva
i sogni.
Eppure non poteva realizzare
l’unico suo desiderio.
Il Soldier dei Mu ha vissuto
per diventare un
eroe.
Blue ha vissuto per lei.
Umani, Mu…che
differenza fa?
Io ti amo, mia Dea.
Sei mia, mia, mia, soltanto
mia.
Ti voglio con me per quello
che sei.
Ti prego, unisci la tua mano
alla
mia.
Se
ne sta china sulle sue carte, fissando il presagio nefasto.
Non
è mai stata più sola in vita sua.
Il
suo castello di cristallo si è infranto.
Il
suo unico ingenuo desiderio di felicità si è
estinto con un lampo verde, piano,
nel silenzio dell’universo.
China
il capo, sfiorandosi le ciglia umide.
L’unico
suo desiderio.
L’unica
cosa di cui lei avesse mai avuto davvero bisogno.
Soldier. Riesco a vederti.
Non tornerai.
Blue.
Io ti amo.
(xxx)
_______________________________________________________________________________________________
Disclaimer: Questi
personaggi non
mi appartengono; questa storia è stata scritta senza alcuno
scopo di
lucro.
Nota dell’autrice:
Io amo Toward the Terra.
Io adoro Blue.
Tutti dobbiamo amarlo di più.
Nonsense e flash. Le
ripetizioni sono volute. Ho ignorato di proposito alcune
regole grammaticali, sfiorando il flusso di coscienza, non linciatemi
per
questo.
Blue x Physis,
semplicemente. Il loro essere nudo
e crudo, senza troppe limitazioni. Perché io li adoro
ç_ç
Potrei essere più
ermetica di così?
...forse si xD
|