la figlia proibita

di gaia 2001
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UN KILLER DI PUPAZZI MI VUOLE SEQUESTRARE
Mi chiamo Gaia Signorelli e credevo di essere una normale ragazza Italiana di 14 fino a quando un killer dei pupazzi  non è venuto in camera mia per sequestrarmi e farmi capire la mia vera natura. Io infatti sono una semidea o come la mia amica Camilla, una ragazza figlia di Atena, continua a dirmi sono una dea mortale i miei genitori infatti sono Ecate dea della magia e degli spettri romana e greca e Loki dio norreno delle bugie e delle finzioni oltre che dio della magia oscura e creatore dei ragni quindi ho l’abilità di parlare con quelle adorabili esserini a otto zampe.  La mia vita prima di questa scoperta non era un gran che ma partiamo dall’inizio.
 
Era il 20 giugno e come ogni anno i miei genitori erano andati al mare con Cloe la piccolina di casa al mare per il suo compleanno, lasciando a casa me e quel troglodita del mio fratello di nome Pietro. In realtà non appartengo a questa famiglia infatti sono stata adottata da quando me lo hanno detto un paio di anni e fa e da allora mi chiedo sempre perché non mi hanno voluto.  Tornando alla mia mattina  mi feci  una doccia veloce per poi andare a cambiarmi in camera ma trovai un ragazzo sui  19 anni con i capelli biondi e gli occhi azzurro ghiaccio che era intento a sventrare il mio povero panda pupazzo. Cacciai un urlo che si poteva sentire tranquillamente anche da Tokyo se la mia camera non fosse insonorizzata.
Pov Ottaviano
Jason e Reyna mi avevano dato il compito di andare a prelevare una mezzo sangue italiana ma quei due sanno che io odio i novellini? Comunque mi stavo annoiando quindi mi misi a sventrare un pupazzo che c’era sul suo letto giusto per vedere se era una romana o una greca. Ma fui distratto dai miei pensieri dell’urlo della ragazza. In breve la calmai e le spiegai la solita storia gli dei greci e romani esistono davvero si sono spostati in America ogni tanto scendono dall’olimpo e se la spassano con dei mortali e alla fine nasce un semidio e tu sei una di essi e bla bla bla…  alla ragazza gli si illuminarono gli occhi era così carina.
-Comunque io mi chiamo Ottaviano e sono l’augure del campo di Giove e sono discendente di Apollo. Adesso io esco tu vestiti e prepara uno zaino con dentro lo stretto indispensabile. – lei ha semplicemente annuito ed io sono uscito e ho pensato un modo per farmi perdonare per avergli sventrato il suo peliche. Sarò anche scorbutico e tutto quello che vuoi ma ho anche io un cuore infondo, ma molto in fondo.  La ragazza uscì indossando dei jeans chiari e sbiaditi, una t-short viola con su scritto "La magia è ogni attimo che vivi come se il domani non ci fosse" e un paio di vans alte a stelle con la stampa di jeans.
Pov Gaia
Da quando Oct ha detto che sono una semidea non ho capito più niente. Mi sono solo cambiata velocemente e ho messo dentro al mio zaino un paio di cambi, le mie scarpe,che sono solo due paia, il mio cellulare con cuffie per la musica, il mio pc, i miei libri di mitologia e non e il mio pupazzo preferito non ci stava tutto così ho dovuto metterlo con la testa fuori.
Appena uscita mi rendo conto che non mi sono presentata così dico ad Ottaviano
-Scusa non mi sono presentata mi chiamo Gaia.
Angolo manicomio
Scusate per il primo cap corto spero che vi piaccia se non lo avete capito io sono una Ottaviano maniaca quindi lui insieme alla protagonista del mio racconto saranno i pov principali. Per favore ditemi che ne pensata e siate clementi *faccia da gatto con gli stivali*
Kiss Gaia 2001
 




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