Non
sarò il tuo Amante
Premessa
Voglio
scrivere qualche riga di incoraggiamento per tutti coloro che hanno
deciso anche solo di
sbirciare il primo capitolo di questa fanfiction. Tranquillizzatevi:
non ci sarà
niente di scandaloso a parte qualche bacio tra Goku e Vegeta, le scene
"spinte", non saranno descritte, e molto sarà lasciato alla
vostra immaginazione.
In più,
credo che le scene d’amore tra le coppie
etero – Vegeta X Bulma, Goku X Chichi -
supereranno quelle tra i due protagonisti maschili, o comunque saranno
abbastanza frequenti... quindi io consiglierei di leggere semplicemente
se amate le love story un po'.. come dire... complicate.
Ma adesso basta, vi lascio
alla
lettura^^
(La fiction
è composta
da 10 capitoli, cinque per ogni atto. Tutte le vicende del primo atto
saranno
descritte da Vegeta, quelle del secondo, invece, da Goku).
Atto
I
Questo strano
sentimento...
Questo strano sentimento... vorrei che non fosse
mai nato.
Non so cos’è, non ne conosco il nome.
Non riesco a definirlo.
Non so neanche trovare un termine di paragone,
perché non assomiglia a niente di ciò che io
abbia mai provato in passato.
Ma una cosa so per certo.
Lo detesto.
Lo ripudio.
Lo odio con ogni mia forza.
Non perché odi il sentimento in
sé... ma perché ne sono schiavo e vittima.
Perché è una dipendenza, una droga.
So che mi darà alla testa, so
che travierà la mia persona da ogni buonsenso ed il mio
orgoglio da ogni pudore,
ma è più forte di me... non posso farne a meno.
Ne ho bisogno, come fosse
ossigeno, come fosse il nettare, l’essenza della vita
stessa...
È così.
Questo strano sentimento... è mia
prigione e ossessione.
Apro
gli occhi e scruto il cielo stagliato sopra di
me, con il respiro finalmente calmo: un tenue color rosa-arancio
filtra tra le nuvole e scende sulla terra, conferendo a questo desolato
paesaggio il suo attimo di gloriosa bellezza,
nell’arco
dell’intera giornata.
È strano come un chiaro tramonto possa far apparire
migliore un vuoto ammasso di rocce e pietre, per trenta minuti.
È strano come un celato sentimento possa far
apparire migliore tutto il resto, per una vita intera...
Sapendoti ancora immobile, accanto a me, decido
d’improvviso di voltarmi a guardarti.
Contemplo i tuoi occhi chiusi, il tuo respiro
profondo, i tuoi capelli scompigliati, il tuo corpo nudo, le tue labbra
umide... ogni centimetro di te mi rapisce, ed il mio sguardo deve
fuggire per
sottrarsi alla cattura. Ma ormai è già troppo
tardi.
Di nuovo, lo strano sentimento prende possesso di
me.
Di nuovo, mi sussurra parole.. consigli...
imperativi, che non posso o non voglio ignorare.
Di nuovo, mi avvicino alla tua bocca.
Di nuovo, io, cinico principe dei saiyan, ti
bacio... e sono succube di questo strano sentimento.
<<
Mh... Vegeta..? >>
Le mie labbra hanno appena sfiorato le tue quando, mugugnando
il mio nome, ti svegli.
Mi sposto dal tuo viso quanto basta per permettere
a te di guardare il panorama, e a me di lambire il tuo collo, colle
stesse
labbra inappagate ed insaziabili di prima.
<< Che ore sono? >> chiedi, la voce
ancora ridotta ad un mormorio.
<< Che te ne frega? >> rispondo con
un’altra domanda, soffiandotela sdegnosamente sulla pelle,
come se avessi
appena chiesto la cosa più scema e irritante del mondo.
La sola idea che tra poco andrai via, mi fa veleno.
Noto di sfuggita un cambiamento d’espressione, sul
tuo volto... Forse un sorriso?
Non ho il tempo di indagare, che mi stringi al petto
con le braccia possenti, semichiuse dietro la mia schiena, ed in un
istante
rivivo il calore, l’odore, il sapore di quella giornata
trascorsa, come tante
altre, a fare del sesso post-allenamento
con te.
<< È stato fantastico >>
Dal tuo tono, ho la conferma che avessi davvero
sorriso, e che, probabilmente, lo stai facendo anche adesso.
Una sgradevole sensazione d’intolleranza e
disappunto mi monta addosso, tirando e rialzando a fior di pelle ogni
singolo
nervo del mio corpo.
<< Sì... non è stato male
>> commento, freddo
e senza entusiasmo.
Questo è il momento in cui tu dici..
“Sei
sempre il solito”
<< Accidenti... sei sempre il
solito! >>
No, non riesco a leggerti nella mente.. è solo un
copione che conosco a memoria, un copione che recito già da
più di un anno.
L’ho
scritto proprio io, insieme a te, a partire dal giorno in cui abbiamo
capito
che la nostra attrazione fisica andava assecondata,
non repressa... che il sesso tra due guerrieri saiyan, non era
così diverso da
un duro allenamento... che la bramosia provata sul campo di battaglia,
era la
stessa che potevamo provare l’uno nel corpo
dell’altro, e la raggiunta del
nostro limite... era del tutto analoga, sia che noi facessimo la
guerra, sia
che noi facessimo l’amore.
È sempre stato così da un anno, ed è
sempre andato
bene ad entrambi: nessun sentimento, nessun pensiero tra noi, solo
sesso e mero
istinto carnale.
Ma allora...
perché, questo strano sentimento?
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