A foglia segue foglia

di meiousetsuna
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Documento senza titolo

Personaggi: Stefan, Implied!Damon
Rating: Verde
Genere: Triste, Fluff
Avvertimenti: Bromance
Flashfic di 500 parole esatte

A foglia segue foglia

‘Ti ricordi, Damon? Era primavera, la mattina ci svegliavamo presto per correre a giocare in giardino prima di cominciare le lezioni di grammatica e matematica. Mi piaceva studiare, perché non volevo rimanere troppo indietro, così bambino da non poter parlare con te, da non essere più abbastanza interessante. Non mi scorderò mai quel pomeriggio in cui Victor Fell è passato nella nostra villa per chiederti di andare a fare una corsa a cavallo; al tuo ritorno mi hai trovato impegnato ad allestire una battaglia con i soldatini di piombo e ti ho cacciato dalla mia stanza, non ho voluto dividere quel divertimento, ne avevi già avuto abbastanza senza di me. Non hai replicato niente, eri adulto con i tuoi tredici anni. Quando quella notte sono entrato nella tua camera per chiederti scusa, non hai aspettato che dicessi qualcosa di umiliante, hai parlato prima tu. “Lo so, Stefan”. Mi hai lasciato dormire con te, accarezzandomi i capelli finché non ho smesso di piangere; eri già l’uomo che sei diventato, che non giudica gli errori troppo severamente. Almeno i miei. Era primavera, Damon, fuori e dentro di noi. Un albero fiorito improvvisamente un mattino era una magia accaduta in segreto, la neve sciolta lasciava spazio alla vita che sembrava piena di promesse, infinitamente giovane e splendente. Se fossi qui mi prenderesti in giro in modo malizioso, mi risponderesti che è stato così, in fondo; ma non ci sei e l’unica immagine che riesco a figurarmi ti somiglia solo come una bellissima fotografia ormai sbiadita. È come se improvvisamente centosettanta anni fossero passati davvero tutti in un giorno e il tuo ricordo mi raggiungesse da distanze siderali, l’azzurro degli occhi perso nella fragile carta ingiallita dal tempo. Era solamente un sogno quello a cui ci siamo abbandonati? La Luna argentea riflessa in una pozzanghera non poteva essere afferrata malgrado sembrasse a portata di mano; così quando una persona non è più vicina scompare dal profondo del cuore, è questo che significa riconoscere una perdita? Smettere di  credere nelle favole uccide il bambino che le ascoltava, pensando che chiudendo gli occhi e desiderandolo abbastanza forte sarebbero diventati racconti reali? Era primavera, ma è appassita senza diventare estate, i petali dei suoi fiori seccati tra le pagine di questo diario che avevo giurato di non scrivere mai più. Ma è l’ultima volta, non conta, vero? Eravamo dorati, Damon, così innocenti rispetto a quello che siamo diventati. Abbiamo danzato con la morte e lei ci ha presi come suoi amanti. Era primavera quando siamo caduti con una rosa di sangue sul petto, abbattuti da nostro padre come mostri che non dovevano sporcarlo con la loro esistenza; non abbiamo mai provato la decadenza dell’autunno, la fredda morsa dell’inverno che spaventano tanto gli umani. Eppure, questa apparenza bugiarda è servita perfettamente finché sei stato con me, mi hai portato tanto odio e tanto amore da annullare ogni  confine che li divide. Dovevi restare con me, fratello; perché ora che sei andato via non c’è più nessuna stagione’.

Nothing Gold Can Stay
Nature’s first green is gold
Her hardest hue to old.
Her early leaf’s a flower;
But only so an hour.
Then leaf subside to leaf.
So Eden sank to grief,
So dawn goes down to day.
Nothing gold can stay.

Robert Frost






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