Greed aveva tutto.
Il potere, le donne, i
soldi, la libertà.
Greed desiderava ogni
cosa.
Perchè era
uno stronzo, arrogante e gelido conquistatore senz'anima.
Si guardava le mani,
sempre, a fine d'ogni giornata.
Fremevano,
perchè sentiva che quella sensazione di possessione non si
fermava mai, era autentica e gli dava un piacere pazzesco.
-Avrò
tutto!!- Pensava sempre.
Ma ultimamente non
riusciva ad ottenere una cosa.
Il suo nuovo oggetto.
Una donna, una gran
bella donna.
Si fermava a bere al
Devil's Nest ogni 2 giorni.
Era alta, longilinea,
aveva lunghi capelli corvini e uno sguardo amaranto. E nonostante
facesse un freddo cane, il suo ventre era perennemente scoperto.
Greed la considerava una
mera tortura.
Tante volte aveva
sognato di inondare il ventre di quella donna con il suo seme.
Desideri sporchi ma
giustificabili, in fondo la voleva, come qualsiasi altra cosa che gli
sarebbe passata tra le mani.
Ma non riusciva ad
avvicinarla.
A raggiungerla.
Ad instaurare uno
straccio di conversazione con lei.
"Greed,
perchè non sei concentrato su di me, stasera?" Disse una
donna seduta accanto a lui. Somigliava ad una gatta in calore. Ad una
puttana pronta ad aprire le gambe. Noiosa quanto costosa, Greed
l'avrebbe retta fino a quando non si sarebbe stancato. E lo era
già.
Ma stranamente non lo
suggeriva la sua testa, il suo istinto... Mentre la femmina accanto a
lui beveva, il suo corpo cercava quell'altra donna.
Non era mai capitato...
Chi era per destargli tale movimento?
Eccitazione, estasi e
poi... Soddisfazione.
Doveva assolutamente
farla sua.
La vide entrare in modo
pacato, reggendo in mano il suo cappotto. Si sedette sullo sgabello che
faceva angolo tra il banco e la luce. Forse cercava di riscaldarsi.
Vide chiaramente il
barista versarle un bicchiere di cognac. La donna lo bevve con
nonchalance, facendo sparire il liquido alcolico fra le labbra rosee.
Aah.. Quelle labbra...
Greed le avrebbe torturate fino a farle uscire sangue, avrebbe
assaporato tutto di lei...
"Greed, che cosa ti
porto?" Domandò il barista che si allontanato dal bancone.
Dopo un pò
d'indecisione Greed disse:" Portami lei. E due bicchieri di cognac."
Sorrise compiaciuto, sfregandosi il mento.
"Per il cognac posso
fare qualcosa. Ma quella donna te la puoi scordare!" Rise il barista.
Greed si
sentì preso per il culo.
"Che cazzo vuoi dire?"
"Quella lì
è un alchimista. Se non vuoi avere guai, ti consiglio di
lasciarla perdere."
Oh oh, Greed.
E adesso che farai?
Il suo sguardo ametista
si accigliò.
"Un alchimista?"
"La chiamano
L'Alchimista di Vita. E' ormai un mese sotto l'ordine degli alchimisti.
Me l'ha detto lei stessa, qualche sera fa."
-Alchimista di Vita...-
Cominciò a pensare Greed. Che titolo del cazzo. Doveva
significare qualcosa, ma in fondo, non gliene fregava niente.
"Insomma, hai capito
Greed? Cerca di non...EHI!! MA MI STAI A SENTIRE QUANDO TI PARLO?"
Gridò il barista.
"E' inutile che ti
sgoli." Sbottò Dolcetto.
"Se non è
roba per lui, tornerà indietro." Sentenziò
Martel, seduta sul divano.
Greed procedette piano,
in mezzo alla folla. Nessun sentimento di nervosismo gli attraversava
il viso. Era solo curioso.
"Salve bellezza."
Greed si sedette accanto
a lei. Ma quest'ultima non fece una piega.
"Salve." Rispose, con lo
sguardo fisso nel bicchiere.
"Il mio nome
è Greed. Il tuo?"
"Selene."
"Ti posso offrire
qualcosa?"
"Se proprio insisti."
"Barista! Due bicchieri
di cognac!"
Ordinò Greed
e il barista guardò l'homunculus con disapprovazione.
Versò il liquido scuro nei bicchieri squadrati e li
avvicinò ai due.
"Grazie."
"Di nulla, dolcezza."
Selene si
voltò verso l'uomo per osservare il suo aspetto. La sua voce
era seducente e quando lo vide per bene, il bicchiere le cadde dalle
mani. Greed notò il repentimo cambio d'umore della donna. I
vetri del bicchiere erano ormai sparsi in terra e il liquido scuro
penetrò nel pavimento in legno del locale.
Il volto di Selene era
come sbiancato, era come se avesse visto all'improvviso un fantasma.
"Ehi, che ti prende?"
Selene, tremante,
farfugliò qualcosa di incomprensibile, mise i soldi sul
bancone e se ne andò, lasciando Greed incredulo, sbalordito,
una sensazione strana che gli lacerava il petto.
"Perchè?" Si
chiese.
"Forse non le sono
piaciuti i tuoi denti." Disse Dolcetto, mentre puliva la sua katana con
uno straccio. Greed lo guardò. E se ne era capace avrebbe
potuto ucciderlo con lo sguardo.
Dolcetto si
spaventò, tanto da raggomitolarsi nell'angolo punitivo dove
era poggiato. Sembrava un cane bastonato.
"Secondo me è
inutile che te ne curi, capo. Se quella Selene ha reagito
così, vuol dire che qui non metterà
più piede." Disse Martel, sbadigliando.
Ma Greed non si dava
pace.
Quella donna non poteva
sfuggirlgi.
L'aveva scelta e
desiderata.
Ormai era SUA.
"E se la rapissi?"
Disse, con tono sarcastico.
"Gli alchimisti si
mobiliterebbero per cercarla e tu saresti nella merda."
Greed
mugugnò. Stavolta Dolcetto aveva ragione.
Passò una
settimana. Di Selene non si era vista nemmeno l'ombra.
"E' venuta?" Chiese
Greed al barista.
"No." Rispose il
barista, seccato.
Dopo dieci minuti...
"E' venuta?" Chiese di
nuovo.
"LA SMETTI DI
FRANTUMARMI I COGLIONI?!?" Rispose il barista, leggermente alterato.
Greed, rassegnato,
poggiò la testa sulle braccia conserte.
"Che peccato... Quel bel
pezzo di figa... Dovrò trovare un nuovo oggetto per
rimpiazzarla." Sospirò.
Poi...
"Per favore,
può versarmi un bicchiere di cognac?"
Che voce deliziosa.
Dei brividi
attraversarono la schiena dell'homunculus. Sorrise soddisfatto. E dire
che non aveva fatto nulla per aspettarla. LEI aveva fatto il suo sporco
gioco. Molto più soddisfacente.
"Ciao Greed." Disse.
"Incredibile, ti ricordi
il mio nome."
Selene si sedette sullo
sgabello, avvicinandosi a Greed.
"Scusa se me ne sono
andata via in quel modo, quella sera."
"Non hai nulla di cui
scusarti. Forse sono stati i miei denti a inorridirti."
Selene rise.
"No, è che...
Tu somigli mlto al mio ex."
"Alt! Non voglio sentir
parlare di nessun ex in mia presenza. Ora siamo solo io e te."
...Ma che cazzo stava
dicendo?
Era davvero in
sè per parlare in quel modo a quella donna?
Ma perchè?
PERCHE'?
Cosa gli stava accadendo?
I suoi occhi si
spalancarono dallo stupore quando Selene si avvicinò alle
sue labbra.
Un tocco leggero, caldo
e irresistibile.
Non aveva mai provato
niente di simile.
Era in contrasto con
tutto ciò che ricordava al momento in cui era stato generato.
Sangue, nervi saltati,
ossa fuori posto, il respiro fuori controllo... Un gelo continuo, un
gelo che gli aveva inglobato il cuore (o almeno credeva fosse quello) in
una morsa d'acciaio, difficile da liberare in un prossimo futuro.
E ora...
Greed
approfondì quel bacio, mordendo le labbra alla donna,
stuzzicandole la lingua, rubandole quanto più respiro
possibile, per accertarsi che fosse tutto vero.
Alla fine si rese conto
che Greed, da lei, non stava prendendo niente.
LUI stava per essere
posseduto da quella donna.
"Fammi tuo." Gli
bisbigliò Greed.
"Non sono proprio il
tipo." Le rispose Selene.
La mano della donna
sfiorò il torace dell'homunculus, facendolo trasalire. Scese
più giù, usando la mano aperta, che delicata e
gentile esplorava quel territorio proibito.
A quel contatto, Greed
fece un sospiro rauco e sottomesso.
Lo stava facendo
letteralmente impazzire.
Greed le prese la mano
con forza.
I suoi occhi duri
guardavano quasi con disprezzo quell'oggetto che l'aveva provocato a
quel modo!!
"Ma come osi?"
"Me l'hai permesso tu."
Gli occhi di Selene furono all'altezza di sostenere il suo sguardo.
"Chi cazzo sei?"
"Un alchimista." Rispose.
"Ma anche il
più grande peccato che tu possa desiderare." Concluse.
Greed non ebbe
più dubbi.
Si alzò dallo
sgabello e portò Selene in uno stanzino.
"Dove vai capo?" Chiese
Roa.
"Nel sottoscala. Vedete
di fare i bravi."
Selene era di fianco a
lui. Una volta entrata, nella stanza, si tolse il cappotto.
Greed chiuse la porta.
L'oggetto che aveva
sempre desiderato restò tra le grinfie dell'avaro molto
più tempo di quanto gli altri si aspettavano.
OWARI
nda
:Q____________________
Adoro Greed!! X3
E adoro quei suoi
maledetti denti...
Piccola shot che ho
scritto mentre avevo sonno oO ma ancora non capisco come abbia fatto.
Il pg, che non
appartiene a me ma ad Arakawa-sensei, è un pò
OOC, ma penso che sia perfetto anche così. Ringrazio Beat
che mi ha fatto tornare la Greed-mania XD
Mata ne, by Shunny
°O°
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