punti di vista

di metaldolphin
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Era piccolo il nostro mondo, ormai lo sapevamo: eravamo riusciti ad esplorarlo tutto e lo conoscevamo bene.

Era il nostro mondo e a noi piaceva viverci.

Ci eravamo moltiplicati rapidamente, senza pensare al futuro, come se non ci fosse un domani e il nostro mondo continuava ad accoglierci, sacrificandosi per noi, fino a che le risorse iniziarono a mancare ed il calore cominciò ad aumentare; ma era il nostro mondo ed era tutto ciò che conoscevamo, tutto ciò che avevamo...
Andammo avanti, consci che il nostro tempo a disposizione era poco.

Un giorno vennero loro.

Troppo superiori per essere capiti, troppo grandi per essere concepiti.
Calarono dall'alto e presero una buona parte di noi, secondo uno schema a noi incomprensibile, perché non si basarono sull'età o sui meriti di ognuno.
Forse sapevano leggerci dentro e decidevano di conseguenza chi ne fosse degno o meno...
Ripartirono presto e chi rimase non ebbe più notizie di coloro che furono portati via.
Adesso, mentre agonizziamo in ciò che resta di questo nostro mondo ormai prossimo alla fine, sotto questo sole cocente, grande ed impietoso, preghiamo che abbiano avuto una sorte migliore della nostra.

Non può che essere così, altrimenti, tutto questo a cosa sarebbe servito?


*********************


-Mamma! Mamma! Guarda! La pozza delle zanzare quasi non c'è più!

Lei lo guardò sorridendo e spiegò: - è piena estate, l'acqua evapora in fretta!

Ricordò, un po' a disagio, quanto accaduto un paio di giorni prima: il suo piccolo, ormai divenuto un ragazzetto intelligente, aveva letto da qualche parte, che variare la dieta dei pesciolini in acquario (nel suo caso un branco di colorati e vivaci guppy) integrandola di tanto in tanto con delle larve di zanzara, poteva essere un toccasana per la loro salute ed avrebbe reso i colori ancora più brillanti.

Così aveva scovato una pozza residua dell'appena passato temporale estivo, abbastanza profonda da non evaporare subito al sole, in cui proliferavano decine di larve di zanzara e ne aveva approfittato.
Con quel tesoro fatto di corpicini grigiastri che si contorcevano in poca acqua giallastra dentro una bottiglietta di vetro, era tornato a casa per riversarne il contenuto dentro la vasca dai vetri trasparenti. 
I pesciolini in effetti sembravano aver gradito molto, a giudicare dalla foga con cui si erano gettati sul pasto e presto non ne era rimasta traccia.

La cosa le aveva suscitato un certo ribrezzo, ma il sorriso sul volto di suo figlio era stata una ricompensa più che sufficiente a ripagarla di quel disagio, inutile negarlo!




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