loveless
-
Look, it
breaks so easily.
-
C'erano
cocci ovunque, e tagliavano come lame.
-
- « Mamma, ti prego non- »
- « Stai zitto! Non ti azzardare, hai capito? Come puoi
osare, come...»
- Qualcosa si ruppe.
Qualcos'altro.
- « Non azzardarti a chiamarmi mamma! Non ti
azzardare! »
- A terra, cocci. Pezzi di un vaso, petali di fiori -
chi aveva comprato o colto quei fiori? E quando? - piccole pozze d'acqua.
- Pezzi di una famiglia, alla deriva.
- Seimei, dove sei? pensò con dolore, tentando di parare i colpi,
tentando di non farsi male, tentando di non farle male.
- Seimei lo proteggeva durante gli accessi d'ira della
madre.
- E se non era riuscito a proteggerlo - perché era
assente, ma dov'era? - lo consolava, gli leccava le ferite una volta che la
tempesta si era placata.
- Seimei era morto.
- « Dov'è Ritsuka? Dov'è? Perché hai la sua faccia, il suo corpo?! Dov'è il
mio Ritsuka? »
- Già, si disse. Dov'è Ritsuka? Quando ho smesso di essere il
suo Ritsuka? E quando sono diventato Loveless?
- Loveless. Senza amore.
- A dieci anni, forse.
- Si domandò dove fossero finiti quegli anni, quei
dieci anni, in quale dimensione obliata si fossero rifugiati. E perché.
- Che avesse ragione Soubi? Che quel nome - che non
aveva scelto, maledizione, che non aveva potuto scegliere né rifiutare -
avesse deciso del suo destino?
- Loveless. Senza amore.
- A dieci anni aveva ancora Seimei.
- In quel momento non aveva nessuno.
- « Ritsuka! Rivoglio il mio Ritsuka! »
- Sua madre piangeva e strillava e graffiava.
- Sono io, Ritsuka!, avrebbe voluto rispondere. Non sono meno
tuo, voleva dirle. Non sono meno tuo del Ritsuka che ero.
- Neanche la donna devastata che aveva di fronte
assomigliava a sua madre.
- Non più di quanto Loveless fosse simile a
Ritsuka.
- Eppure lui ci provava a
riconoscerla.
- In quelle labbra screpolate, tirate in una smorfia di sofferenza e di
rabbia, provava a
leggere il ricordo di un sorriso.
- I suoi capelli profumavano ancora di mandorle e
miele.
- Era sua madre e lui la riconosceva, nonostante il cambiamento. La
accettava.
- Perché non puoi fare lo stesso? Perché non ci provi? Perché non riesci
a vedermi?
- « Vattene! Vattene, io non... vattene! »
- Il peggio era passato.
- Sua madre si era accasciata a terra, in singhiozzi,
lo sguardo spento.
- Ritsuka si accucciò in un angolo.
- Se avesse tentato con tutte le sue forze, con ogni fibra del suo essere,
forse, questa volta, sarebbe riuscito a scomparire.
- ***
- Note.
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- 1. Look, it breaks so easily.
- L'ho presa da Othello, un manga di Hasumi Toui.
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- 2. C'erano cocci ovunque, e tagliavano come
lame.
- Oceano Mare, Baricco. In particolare, è una frase di
Ann Deverià.
Per la sfida con Lè. Uno a zero. U.U
-
Loveless mi ha spappolato il cuore.
-
Val
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