< Che sta succedendo qua sopra? > chiese la vecchia Obaba, salendo le scale e accendendo la luce, accompagnata da Soun, Nabiki e Kasumi.
< Ryoga è scomparso! > si agitò Akane iniziando a cercare in giro per la stanza, sperando di trovare il suo protetto addormentato da qualche parte
< Oh cielo! > ansimò la maggiore delle Tendo, portandosi le mani alla bocca, attirando l'attenzione di Ranma
< Ma lei da quando è qui? >
< In questo momento ci troviamo in quello che precedentemente era la disastrata prima torre; ha fatto un bel lavoro sistemandola vero? Comunque l'ho convinta io a stare con noi, non sarà più costretta a lavorare per Seyta > spiegò la castana con il caschetto passandosi una mano tra i capelli: allora adesso sono tutti riuniti!
A parte il lurido vecchiaccio e...
< Piccolo Ryoga! Dove sei?! > chiamò la mora affacciandosi fuori dalla finestra, disperata.
Improvvisamente, però, una risposta; lei alzò gli occhi verso il tetto e lo vide
< Oh cielo, Ryoga come sei finito là sopra?! > esclamò con più o meno lo stesso tono e la stessa reazione della sorella più grande.
Il ragazzo con il codino uscì fuori e si aggrappò al muro bianco per raggiungere quella brutta porchetta che giocava in bilico sul tetto
< Sta attento! > si preoccupò la fidanzata, coprendosi il viso con le mani per impedirsi di guardare
< Tranquilla, lo prendo per la bandana e te lo riporto qui! > la rassicurò lui, sperando di riuscire ad afferrarlo per qualcosa di più resistente, altrimenti avrebbe fatto patè di suino spiaccicato.
Grazie alla sua agilità si aggrappò su una tegola del bordo e cercò di tirarsi su; ce l'avrebbe anche fatta se non fosse stato per quell'insaccato che lo spingeva giù con una cattiveria immane
< Dannato prosciutto, piantala! > urlò allungando una mano per cercare di acchiapparlo, ma questo si scansò facendo un piroetta...
A pensarci bene non gli dispiaceva l'idea del patè.
A convincerlo ancora di più fu il vedere il suo odiato amico/rivale in miniatura prendere due secchi d'acqua usciti magicamente dal nulla e lanciandogliene uno appresso.
< Mancato! > lo beffeggiò aprendo le mani ai lati della testa dopo aver evitato il colpo.
Il piccolo dai lunghi canini, inferocito, si preparò a tirare anche l'ultimo secchio, tuttavia Ranma con un balzo, lo agguantò con forza e, grazie al braccio libero, si imbucò nella finestra in basso, ritornando con i piedi per terra; non si accorse però che l'acqua contenuta nell'arma provvisoria del bimbo-salsiccia, andò ad inondare tutta la stanza fracicando tutto e tutti, tranne ovviamente quest'ultimo
< Ti odio maiale... > farfugliò la rossa zuppa d'acqua porgendo il moccioso alla Tendo, la quale in quel momento, era impegnata a coccolare, con gli occhi a cuoricino, una piccola micetta rosa e una paperella con il piumino giallo.
Quella stupida maledizione non si bloccava proprio con nulla! Nemmeno con un ringiovanimento simile!
Si sarebbe mai liberato di quel corpo da donna?
Per un attimo si fermò a guardarsi e un secondo dopo per la mente gli balenò un idea geniale...
Perchè non sfruttare la sua immensa bellezza?
Il sole stava sorgendo, la sua tiepida luce si spandeva tra i cinque colli ricoperti da una brillante rugiada e le bianche torri risplendevano di un colore ambrato; veramente una magnifica mattinata, dove gli uccellini svolazzavano cantando melodiose canzoni che accompagnavano i dolci movimenti di due fanciulle, simili ad angeli, le quali passeggiavano allegramente sul quarto ponte della vasta dimora dei Kowalski, ammirando lo splendido paessaggio che le circondava.
Dietro una delle statue che imbruttivano quel meraviglioso luogo, un minuscolo omino con più di quattrocento anni camminava nascosto silenziosamente in punta di piedi e con le manine rinseccolite tenute come un t-rex, spiando le due figure paradisiache che attraversavano la struttura, aspettando il momento propizio per prenderle alla sprovvista... ora!
< Siete mieee! > urlò, lanciandosi imitando la rana verso di loro, non si aspettava certo che le ragazze fossero pronte a contrattaccare con tanta furia: una lo agguantò, immobilizzandolo, mentre l'altra gli assestò una gomitata sul capo talmente bene che lo stecchì in pochi secondi
< Accidenti Akane, per poco non gli spaccavi la testa! >
< Cosa? Ranma, ti ricordo che sei stato tu a dirmi di colpirlo con tutta la mia forza! >
la ragazza con il codino era sul punto di replicare, ma si fermò: non ne valeva la pena di mettersi a discutere per la capoccia fradicia del vecchiaccio.
< Brave figliole, l'avete preso! Sono fiero di voi. > si complimentò Soun, seguito dalle figlie, dall'anziana amazzone, da quattro marmocchi più tre animaletti, un vero e proprio battaglione.
< Mph, un giochetto da ragazzi, avevamo architettato tutto in ogni dettaglio, questo dannato pervertito non cambierà ma- Argh! > la povera rossa non riuscì a finire di vantarsi che un giovane diciottenne dalle dimensione ristriminsite gli si era azzeccato al petto, facendola diventare di un colorito simile al blu; questo fece guadagnare al bagarozzo un'altro bernoccolo
< Perché queste pupe sono così violente? > si lamentò prima di posare lo sguardo su Obaba e rimanere pietrificato.
< Sai Happy, ti ricordavo più bello... > confessò la pluricentenaria, osservando la sua vecchia fiamma andare in mille pezzi.
L'ultima imponente torre si inalzava davanti a loro in tutta la sua magnificenza; una sola porta li separava dalla vittoria: ai nostri intrepidi avventurieri mancavano da sconfiggere i due polacchi, quindi si stavano preparando per dare il meglio di loro stessi, addirittura si procurarono una teiera gialla d'acqua calda per i maledetti di Jusenkyo ( la stessa che si vede in ogni episodio ) in modo tale da farli tornare normali; il piccolo Genma decisero invece di lasciarlo così, un po' per il terrore di vederlo da fanciullo, evitando così di bloccare la crescita ai mocciosi, ma soprattutto perchè da panda puccioso era irresistibile.
Ranma diede un calcio al portone, sfondandolo, come presto avrebbe fatto con quell'idiota di Seyta.
< Esci fuori damerino! > gridò guardandosi attorno: certo che quel posto non era niente male!
C'era praticamente di tutto, ed era anche ben sistemato!
Curiosando in giro si aveva come l'impressione di trovarsi in un Hotel a Cinque Stelle, dotato di: un grosso tavolo lungo cinque metri nella sala da pranzo neanche dovessero mangiarci sopra dei brontosauri, una vasca idromassaggio nel bagno, un cinema in salotto, una piccola palestra e, per finire, un numero spropositato di camere da letto.
< Che cos'è? Possibile che sia La casa del Grande Fratello?! > disse Akane convinta, facendo comparire sulla testa dei presenti un gocciolone, quella ragazza ne diceva di scemenze ogni tanto.
Improvvisamente un rumore inconfondibile di passi, aumentava sempre di più e tutti si voltarono in allerta dalla parte da cui esso proveniva
< Saotome! Che ci fai qui?! Non vedi che sono impegnato a sistemare?! > strepitò il biondino dagli occhi azzurri, mostrandosi agli intrusi vestito con una tuta da muratore con tanto di cappellino di plastica che faceva pandan con i capelli, fiamma ossidrica in una mano e il prezioso cimelio di famiglia Szczatka, usato crudelmete per pulire la polvere, nell'altra.
< Non è ovvio? Sono venuto a distruggere quello spazzolino gigante per far tornare la memoria ai miei amici, in più ho tutta l'intenzione di fartela pagare per il casino che hai combinato! > ribattè il diretto interessato stizzito, incominciando pericolosamente a scrocchiarsi le dita
< Ah, è così... alla fine ti sei deciso a riconoscere che sono tuoi amici... beh ormai è troppo tardi! Non ti darò mai il mio Szczatka! > dichiarò Seyta battendo le mani, facendo comparire da non si sa dove il suo "braccio destro" vestito di nero < Filip! Pensaci tu a questi seccatori! > ordinò al suo man in black scialacquino, poco prima di scappare tra i corridoi più buii dell'edificio, ignorando le proteste del ragazzo con il codino.
< Non si preoccupi mio altissimo ( levissimo ) signorino, finirò in un attimo! > urlò per farsi udire dal suo connazionale, ed ebbe ragione, peccato che in teoria doveva essere lui a sistemare loro, non il contrario...
Il poveretto stramazzò a terra con dei ficozzi sulla testa e con un occhio nero
< Fermati maledetto! > gridò il gruppetto partendo all'inseguimento, calpestando senza pietà il malcapitato.
Il giovane polacco correva senza meta tra le fredde mura di quella dimora da lui stesso arredata, mentre stringeva tra le mani la sua spazzola: l'avrebbe presto usata per assoggettare anche quel Saotome con tutti i suoi amici!
O forse no...
< Scacco matto Seyta! Hai perso! >
L'artista marziale gli si parò davanti, impedendogli di proseguire oltre, cercò di cambiare direzione ma gli altri gli avevano chiuso le uscite; era come un topo in trappola!
< Basta, ti prego! > lo pregò la minore delle Tendo con gli occhi languidi...
Possibile che non poteva far altro che arrendersi?
Ranma si avvicinò a lui e con uno scatto gli sottrò lo Szczatka, lo buttò a terra, quindi lo distrusse con un piede, questa volta era finita: il cimelio di famiglia si illuminò e tutti gli effetti furono annullati, i ricordi riempirono nuovamente le menti vuote dei suoi compagni, i quali tornarono al loro aspetto originale.
Il lava cervalli non aveva ancora fatto a tempo a spegnersi del tutto che le tre accanite spasimanti, Ukyo, Kodachi e Shampoo, dell'erede della scuola Saotome, si andarono ad avvinghiare a quest'ultimo come polipi, provocando le crisi di gelosia di Akane e Mousse, preso a bastonate da Obaba, insieme agli attacchi isterici di Kuno e Ryoga che avevano preso ad azzuffarsi, Happosai tiranneggiava e Soun e Genma obbedivano sotto lo sguardo divertito di Kasumi e quello annoiato di Nabiki.
Il polacco fece un sorriso amaro < Siete proprio una bella squadra...te l'avevo detto Saotome, sei fortunato! >
Il silenzio piombò nella stanza; solamente dopo un po' la mora con i capelli corti prese la parola:
< Seyta, io non capisco, perchè ti ostini a desiderare le persone che girano intorno a Ranma invece di cercarti tu dei veri amici? >
< Credi che sia facile? La mia famiglia è ricca, vero, ma è anche piena di impegni. Tutti quelli che ho conosciuto puntavano solo ai miei soldi, per poi andarsene quando avevo bisogno del loro aiuto; perfino nelle faccende domestiche! I miei sono sempre all'estero e hanno tagliato i viveri a tutti quelli che lavoravano qui, dimenticandosi completamente che c'ero anche io! Sono rimasto solo con Filip ad occuparmi di questa vuota villa; per questo ho comprato al mercato lo Szczatka, in modo da ripopolarla con dei nuovi amici e quelli di Saotome erano perfetti! Così allegri e pieni di vita! Peccato... stavo facendo gli ultimi ritocchi e poi... >
Finito il triste racconto, il polacco cadde sulle ginocchia incominciando a piangere in maniera teatrale...
Davvero schockante, soprattutto perchè erano venuti a sapere che la spazzola era stata comprata al mercato...
Altro che cimelio di famiglia!
< Seyta, mi dispiace, io non lo sapevo. > mormorò il ragazzo col codino, impietosito dalla scenata; allora era veramente fortunato!
Adesso che ci pensava, doveva essere brutto vivere da soli anche se pieni zeppi di soldi, lo sapevano tutti che la vera ricchezza era ben altro.
Fortunello si mise ad osservare le sue amiche smorfiose, i suoi rivali antipatici, infine la sua famiglia e la sua Akane, la piccola gorillina violenta che poco tempo prima, in quella torre, gli era sembrata un vero angelo; il solo pensiero di quello che stava per succedere tra loro gli colorì il viso di rosso.
Accidenti, come avrebbe fatto senza di loro?
La sua esistenza sarebbe stata senza calore!
Non riusciva proprio a condannare quel dannato damerino per ciò che aveva fatto, infondo lui c'era passato in un lungo periodo di solitudine, perciò si poteva dire che lo capiva!
< Sai, non credo di avere tanta fretta di tornare a casa, infondo domani è domenica, che ne dici di sfruttare questa meraviglia di posto? Lo spazio non ci manca di certo... >
Ranma non riuscì nemmeno a finire la frase che tutti i suoi "amiconi" esultarono, sparpagliandosi come scarafaggi nelle varie stanze come se stessero a casa loro; intanto il volto di Seyta si illuminò di una nuova luce < T-tu... Oh, Saotome! Dimmi, cosa posso fare per sdebitarmi?! > chiese con ancora gli occhi gonfi e lucidi; il ragazzo con il codino fece un sorriso a trentadue denti.
La quinta torre della dimora dei Kowalski non era mai stata così rumorosa, il gruppo di pazzotici scalmanati non aveva smesso un solo istante di fare casino, nè quando si mangiava, nè quando si guardava il film di Godzilla sul maxi-schermo in onore ad Akane, tanto di meno quando si giocava ai giochi di socetà...insomma un macello infernale per tutta la giornata.
< Saotome, sei proprio sicuro di volerlo fare? >
< Certo che sì, Seyta! é uno dei miei sogni nel cassetto! >
< Sai che sei proprio strano? >
< Non farti domande e parti! >
Il biondo sorrise, accendendo i motori: ne aveva conosciuti di svitati, ma quel Ranma li batteva proprio tutti!
Sul grande spiazzale di marmo bianco, la combriccola di Nerima si piegava letteralmente in due dalle risate alla vista del loro stimato/odiato e amato ragazzo con il codino aggrappato come un bradipo alla coda dell'elicottero dei Kowalski mentre urlava come un pazzo: una scena del genere sarebbe rimasta per sempre impressa nella loro memoria, proprio come per sempre sarebbe durata la loro amicizia.
Fine.
Ciao a tutti! Grazie infinite per essere arrivati fin qui! Il mio cuoricino si è riempito di gioia! XD
Soprattutto quando ho visto che i carissimi ( RyogaHibiki, VioletLumos, Gretel85 e P-Chan05 ) sono stati così gentili da lasciarmi un piccolo segno del loro passaggio,dandomi anche dei preziosi consigli, ed in più mi hanno spronato a continuare questa storia!
Vi starete chiedendo il motivo per il quale è finita così all'improvviso...beh, la verità è che questa follia altro non era che un sogno!XD Non scherzo...
L'ho riportato cercando di essere più fedele possibile ad esso, anche se in realtà per farli rinsavire dal loro stato di "schiavitù" ,quindi per farli tornare marmocchietti, toccava ucciderli!" In seguito ho pensato:
"Naaah, troppo violento!"
Diciamo che essendo la mia prima fic (e sottolineo che è la prima cosa che scrivo, a parte i temi in classe) volevo andare più sul Soft,
forse un giorno mi cimenterò in qualcosa di un po' più serio ;D
Finisce così? E Ranma e Akane? Cosa faranno il giorno dopo?
Sconteranno la punizione per non aver fatto i compiti per lunedì! Ahahah, poveri!
Mi fermo qui! Grazie per aver letto!
*(Si informano i gentili lettori che la visione di questo testo è a pagamento. Sono stati detratti dal vostro conto 100 euro)
Un saluto affettuoso,
Whiteserval |