Liar
[LIAR•]~ 6 Agosto 1945
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Suo
padre era un bugiardo.
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«
Saori, quando tornerò
dalla guerra ti prometto che scenderò dal cielo come un
angelo »
«
Papà, non prendermi in
giro! Lo so che le tue non sono ali vere »
«
Haha! Hai ragione, piccina.
Avrò il paracadute! Ma quando salterò
giù dall’aereo, per i primi metri
volerò
proprio come un angelo. Le ali le aprirò dopo »
«
E ti vedrà tutto il
Giappone, papino! »
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Ogni
volta che le sirene cominciavano a strillare e l’intera
città tremava per il
rumore lacerante dei Boeing, Saori si precipitava sul balcone a
scrutare
minuziosamente il cielo alla ricerca del proprio papà.
E
ogni volta i suoi grandi occhi neri bruciavano di lacrime, per la
frustrazione
di sapere che suo padre le aveva mentito, che non
sarebbe mai più
tornato a casa e che non avrebbe mai volato come un angelo.
Perché
Saori è una bimba sveglia, e sa di vivere in un mondo dove
gli adulti
violentano la vita propria e degli altri coltivandola nello spasmodico
inseguimento del potere e sa che questo potere rende gli animi atroci
i cuori freddi
gli occhi crudeli
e gli uomini bugiardi come suo padre.
Ma
sa anche che suo padre non era potente, sa che il suo animo era mite,
il suo cuore era buono,
e i suoi occhi erano dolci.
Eppure
era un bugiardo.
Perchè
le aveva mentito?
~
6
Agosto 1945
Sirene.
L’ennesimo Boeing.
Saori
sgambetta sul balcone, senza speranza.
Ha sonno, è mattina. Ma a che scopo frugare fra le nuvole
anche oggi? Non vedrà
mai più suo padre, lei lo sa.
Ma…
cos’è quel puntino che si è staccato da
quell’aereo?
«
Mamma, MAMMA! »
« Saori, che ti prende? »
« Guarda, mamma! Papà sta volando su Hiroshima! Lo
vedrà tutto il Giappone! »
grida la bimba gonfia di furiosa felicità.
Kaoru guarda il cielo agghiacciata, ma Saori non se ne accorge.
« Lo sapevo! Lo sapevo che non era un bugiardo! Lo sapevo che
non mentiva! »
urla la bambina, che intanto viene abbracciata dalla madre che piange e
sussurra parole come “finita” e
“tesoro”.
Saori
alza la testolina al cielo, e sorride al suo angelo, ad un mondo
migliore, al
boato che le fa esplodere il cervello e al calore bruciante che le
secca i
polmoni e la avvolge repentinamente.
Poi
nulla.
Solo
uno speranzoso mucchietto di cenere.
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«
Dai, piccola, non piangere.
Ti ricordi cosa ti ho detto ieri sera? »
«
S…s…sì. Ma se il
paracadute non funziona? »
«
Vorrà dire che sfonderò
il tetto e cadrò sul tuo futon »
«
Sul mio? Perché non sul
tuo? »
«
Perché il tuo è più
soffice, Saori. Come le tue ali, angioletto mio »
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•Celine’s
Space•
Oddio,
questa non so da dove è uscita! Sarà che sto
leggendo “Il Giardino di Cenere”…
Comunque, questo è il mio esordio nella sezione
Originali, e non ho mai letto una sola FF nella sezione Storico.
Ho provato a cercare “Hiroshima” col motore di
ricerca,
ma non mi è risultato niente: vi prego di avvertirmi se la
mia storia è simile
ad una già esistente, e se così fosse sappiate
che la similarità con questa mia
FF è del tutto casuale.
Bene, spero tanto che questa storia vi sia piaciuta! X3
Non mi esprimo riguardo al mio operato, anche perché
l’ho scritta di getto e…
beh, a dir la verità non mi viene niente da dire! O___O
Perdonate la mia
inettitudine .____.
Vi prego, lasciatemi un’opinione!
Grazie.
Celì
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