Apri gli occhi

di b e l l a d o n n a
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Cari omofobi,
mi viene naturale dirvi che siete delle persone orribili.
Non lo dico perché sono un finocchio e odio gli eterosessuali, no. Lo dico perché voi fate del male alle persone.
Siete terroristi, uomini e donne che non riescono a vedere al di là della canonicità, della noiosa routine che si ripete da tempo immemore.
Fate delle ridicole manifestazioni davanti a banche o istituti pubblici solo per poter dire che sì, noi meritiamo di morire come avrebbero fatto mille anni fa, su una pila in fiamme con delle piante di finocchio a coprire l’odore della carne bruciata.
Vi piaceva, no? Vi piaceva vedere come soffrivamo allora e non vi basta ancora. No, non vi basterà mai.
Siete delle bestie, delle orribili creature che puntano all’annientamento della diversità, diversità non nociva, perché noi non vi impediamo di fare figli, ma voi impedite a noi di adottarli.
Allora chi è quello malato, tra voi? Chi è che dev’essere deprecato? Non credo di essere io. Io non sono sbagliato. Io sono umano! Così come tutti voi che vi ostinate a renderci delle marionette senza sentimenti rinchiudendoci in istituti appositi, perché l’omosessualità è la più terribile delle piaghe.
Leggete libri di autori omosessuali, indossate abiti disegnati da stilisti omosessuali, mangiate cibo preparato da omosessuali ma, così è diverso, vero? È bello illudersi in questo modo. L’omosessualità non vi ha ucciso, però, quindi immagino che sia vero che l’omosessualità non è una malattia. Già non è una malattia, quindi noi non siamo malati.
Perché non possiamo essere liberi? Perché non ci è possibile amare alla luce del sole? E poi, perché la gente insiste nel dire che non possiamo uscire di casa, in quanto considerati una vergogna?
Eppure i pluriomicidi escono, i mafiosi camminano per le strade, gli spacciatori spacciano davanti alla chiesa.
E allora perché noi non possiamo prenderci neanche per mano o stare vicini anche senza sfiorarci? Perché non sono libero di amare? Perché camminate con un libro sacro tra le mani se non siete capaci di amare?
Voi che decantate l’amore di quel Dio che anche io amo e che prego la notte quando le lacrime scendono da sole e mi lasciano tremante come un bambino, non dovreste essere i primi a venirci incontro?
Non credo che Lui si tappi le orecchie.
Non credo che lui dica “Questa persona è omosessuale. Non merita di essere ascoltata.”.
No, sono certo che non faccia così. Non lo ha fatto neanche con coloro che l’hanno tradito.
E allora perché voi sì?
Cosa avete più di me?
Siete forse più forti? Più alti? Più belli? Più intelligenti?
No, non lo siete, perché se lo foste probabilmente non avreste cominciato questa crociata ingiustificata, avreste semplicemente accettato la nostra natura, la nostra scelta, ma non è così.
E temo che non lo sarà mai per voi, cari omofobi.
Uso cari perché io non vi odio. No, non lo faccio.
Provo semplicemente pena per voi. Tanta pena.
Siete così bloccati nella vostra ideologia da non riuscire a vedere al di là del vostro naso.
Mio figlio non sarà mai omosessuale.”
Come credi che reagirebbe tuo figlio? Solo perché tu sei una persona che non accetta la diversità, non puoi porre delle condizioni che non sai se saranno rispettate.
Ricorda che una delle vittime dell’omofobia potrebbe essere proprio tuo figlio, caro omofobo.
Potrebbe essere tuo fratello o un tuo caro amico.
Cosa ne sai tu dell’amore, se l’unico amore che conosci è quello che provi per tua moglie?
Io ho amato ogni singola persona nella mia vita. Li ho amati anche quando se ne sono andati.
Sai, anche io sono stato fidanzato con delle ragazze.
Esatto, non sono sempre stato così. Non sono sempre stato diverso da te.
E proprio perché io non lo sono neanche adesso, sappi che anche se l’oscurità del tuo animo mi repelle, tu sei comunque una persona uguale a me, anche se mi odi solo perché il mio amore è in grado di essere più forte ed esteso del tuo, anche se non amo le donne, anche se io sono più felice di te.
E se non riesci a vedermi nello stesso modo in cui ti vedo io, sei libero di vivere e credere in ciò che desideri ma, almeno…


Lasciami amare.




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