L'ultimo sopravvissuto

di leone1947
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Mi svegliai, ero solo in mezzo al buio, non capivo più nulla, tremavo per la tensione, non sapevo dove mi trovavo, non ricordavo nulla, soltanto una forte luce e poi tutto nero, così mi accasciai a terra, il suolo era abbastanza freddo, sotto la testa ci misi le mie mani come cuscino, chiusi lentamente gli occhi per dormire, ma non prendevo sonno, ero troppo preoccupato, mi rialzai e cominciai a camminare tra rami e detriti, provai a capire cosa fosse successo e a chiedermi il perché, ma niente, nessuna risposta, era tutto completamente distrutto e buio, l’unica luce presente era la luna, una luna piena e diversa da come mela ricordavo, continuai a camminare finché ad un tratto non stavo per precipitare dentro una spaccatura netta del terreno. Così ormai scoraggiato decisi di trovare un posto per dormire, e trovai un pezzetto di prato così potevo dormire abbastanza comodamente. La notte passò facilmente e con la luce del giorno riuscii a vedere meglio la situazione, mi guardai intorno e mi sembrava di vedere il risultato di un apocalisse, così decisi di impegnarmi nel cercare se ci fosse qualche altro sopravvissuto proprio come me, ma per farlo dovevo procurarmi energie, dovevo mangiare e bere, così mi cibai di ciò che offrivano gli alberi come mele pere e altri frutti da me sconosciuti e mi dissetai con l’acqua di un piccolo laghetto. Prima di partire alla ricerca di altri sopravvissuti dovevo prepararmi, impagliai dei rami come mi insegnò la signora Angela, una persona con grande creatività, e ottenni una borsa per metterci l’essenziale, una mela, una pietra scheggiata per difendermi e oltre a ciò mi sistemai l’abbigliamento, avrei anche potuto trovare la mia anima gemella, quindi mi tolsi quei stracci che indossavo e mi misi un cappello e un pantaloncino fatto di rami impagliati e partii verso un lungo viaggio senza sapere cosa mi aspettasse…





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