Per
la vostra gioia (o per il vostro dolore, che è
più probabile) mi sono avventurata anche in questo fandom.
Faccio un paio di premesse prima di lasciarvi alla lettura di questa
breve e inutile storia che ho scritto. Ho iniziato da poco a vedere
questa serie e non ho ancora finito tutte le stagioni, inoltre al
momento sto guardando solo la serie tv e non ho ancora letto nessuno dei
libri, perciò ciò che si trova qui di seguito si
basa unicamente sullo sceneggiato televisivo. Chiedo quindi venia nel
caso di errori o strafalcioni nella trama. Infine, lo scritto qui sotto
non fa
riferimento ad alcun momento preciso della serie.
Detto
questo, buona lettura e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate.
A guardia del suo sonno,
immobile guerriero.
Titolo: a
guardia del suo sonno, immobile guerriero
Challenge:
sfida dei duecento promt
Prompt:
130. Sonno
Fandom: Game of thrones
Personaggi: Jorah
Mormont, Daenerys
Targaryen
Raiting: verde
Tipologia:
flash-fic
Parole: 439
“Signora delle ore
dure, amazzonica
adolescente nuca, morbido sentiero
dove cammino i miei sguardi
a guardia del suo sonno, immobile
guerriero.”
(Signora
delle
ore scure – C. Baglioni.)
La
tenda in cui si sono
addormentati è ancora avvolta dalle tenebre, solo due
bracieri illuminano e
riscaldano l’interno, creando un piacevole contrasto con il
freddo di quella
notte.
Jorah
Mormont dell’Isola
dell’Orso apre gli occhi e guarda verso l’alto. Non
si trova nella sua tenda,
ne è certo. La sua tenda odora di ferro, sudore e battaglie;
lì, invece, c’è un
profumo delicato e avvolgente. Un profumo che riconoscerebbe tra mille.
Si
gira piano, quasi
timoroso di svegliarla e la osserva, in silenzio. Segue il profilo del
suo
corpo, agile e formoso, avvolto nella pelle di lupo. Il viso pallido e
delicato
è segnato dalle fatiche delle ultime battaglie e a lui
sembra ancora più bella,
con quelle labbra rosse appena dischiuse e il petto che si alza ad ogni
respiro.
Suo
padre una volta gli
aveva detto che quando si ama qualcuno, si può restare per
ore a guardarlo
dormire, senza sentire la necessità di svegliarlo. Gli aveva confidato che non
c’è nulla di più
dolce del vedere il volto sereno della donna amata che dorme al proprio
fianco.
E lui vorrebbe
rimanere lì per
ore, giorni, ma non è quello il suo posto e lo sa bene. Come
Primo della sua
Guardia non può permetterselo, eppure separarsi da lei
è sempre più difficile.
Quando
cerca di alzarsi una
mano sottile, ma forte, gli afferra il polso.
“Jorah…”
solo un nome sfugge a quelle labbra
che poco prima aveva ammirato.
“Sono
qui, Kalheese.”
“Sono caduti in
molti.” La sua voce è ancora
impastata, ma è la paura che offusca i suoi occhi viola, non il sonno.
Lui
annuisce solamente. Nel
vederla in quello stato, per un attimo, gli torna alla mente la
ragazzina
spaventata data in sposa a Kahl Drogo.
“Ma
tu sei ancora qui.”
“Ho
giurato di proteggerti.”
“Allora
non te ne andare.” Sente
la presa aumentare sul polso
e il viso
di Daenery si fa
improvvisamente vicino,
troppo vicino. Il suo respiro caldo gli accarezza il viso e quelle
labbra tanto
desiderate gli sfiorano la pelle, “resta con me
stanotte.”
Un bacio lieve, uno
sfiorarsi di labbra che
procura ad entrambi un brivido a lungo dimenticato. La bocca si riempie
del suo
sapore e lui la stringe a sé, chiedendo a quel bacio
qualcosa di più di un
semplice sfiorarsi di labbra, rivendicando il suo diritto di uomo
innamorato.
Si
lasciano piano, ansanti e
sfiniti per un bacio improvviso, che li ha privati entrambi delle forze.
“Ora
dormi, Kalheese. Veglierò sul tuo sonno. Il
viaggio è ancora lungo, ci saranno ancora molte battaglie e
la tua gente ha
bisogno di te…” la avvicina al proprio corpo e le
bacia i capelli. “io ho
bisogno di te.”
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