Notte gelata

di LittleGinGin
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Buongiorno a tutti! Questa è la prima fanfiction che pubblico qui, perciò sono un po' inesperta *si vergogna* e non so nemmeno cosa dire eheh. Sinceramente spero che sia di vostro gradimento e mi farebbe piacere leggere qualche vostra recensione anche perchè vorrei capire dove migliorare. Perciò vi ringrazio in anticipo per aver speso del tempo per leggere questa fanfiction e se vi interessa (spero di non fare nulla di male così sennò chiedo venia) passate da qui dove ho pubblicato per ora tutte le fanfiction che ho scritto e che poi pubblicherò anche qui. ( http://narusaku.forumfree.it/?f=7882619 )

Nota: Vi consiglio di leggere la storia ascoltando questa canzone ---> https://www.youtube.com/watch?v=mF3DCa4TbD0]www.youtube.com/watch?v=mF3DCa4TbD0



 

Notte gelata




Era una notte gelata. Fredda.
Il mio respiro si condensava tra l’aria della stanza
Era una notte gelata. Buia.
Il pavimento era così freddo
Era una notte gelata. Senza stelle.
I vestiti erano sparsi per la stanza
Era una notte gelata. Grigiastra.
L’acqua del lavello scorreva ancora
Era una notte gelata. Un fuoco scoppiettava ardente.
Sentivo il suo peso
Era una notte gelata. Gli alberi erano silenziosi.
Le nostre dita si intrecciavano
Era una notte gelata. La luna non brillava.
La bocca sigillata in un bacio
Era una notte gelata. Non ne erano mai venute così.
 Eppure io sentivo calore
Era una notte gelata. Il vento soffiava.
Mi stringevo tra quel corpo
Era una notte gelata.
Allora perché io me la ricordo così calda?
Era una notte.
I nostri corpi erano intrecciati tra dolci sussurri e baci umidi.
 
Sentivo le sue dita calcare i segni del mio corpo, seguire ogni suo delineamento. Sentivo il suo profumo. Sapeva di  ramen. Sentivo i suoi capelli ancora umidi sfregarmi il collo. Sentivo le sue labbra baciarmi con delicatezza lungo i seni. Sentivo i suoi azzurri occhi penetrare nei miei. Sentivo il peso del suo corpo schiacciato sul mio. Ma non mi dava affatto fastidio.
Le mie mani gli circondavano la schiena. Le dite affondavano nei lunghi capelli dorati. Stringevano i bicipiti. Le labbra si schiudevano a ritmi irregolari. La lingua seguiva il suo volere. Gli occhi si chiudevano e si riaprivano assaporando i colori notturni.
Era una notte gelata.
Ma io sentivo calore
.




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