wonderland
Miei cari lettori McFlyani,
nonostante "Point of view" non sia ancora finita, io sto già creando uno spin off,
ovvero quello che leggerete tra poche righe! L'ispirazione è
dovuta a due delle mie più grandi passioni mescolate assieme: il
famoso "Paese delle Meraviglie" della piccola Alice disneyana... e i
McFly ovviamente :).
Cosa pensate che possa essere scaturito fuori da questo intruglio?
Secondo
me è qualcosa di valido, ma sta a voi il giudizio definitivo,
quello più PESANTE & IMPORTANTE per la sottoscritta :).
Hope you like it, see you soon!
La vostra Ciry
INTRODUCING...
Vorrei tanto che foste
qui, al mio fianco, per godervi la scena insieme a me.
Sì, sì, proprio la scena
che adesso ho qui, davanti ai miei occhi, che hanno pur visto davvero molte
stramberie.
Perdonate la mia
mancanza di tatto: voi non potete vedere quel che vedo io, non potete vivere
ciò che io sto vivendo.
Se solo poteste essere
qui, qui, QUI!
Ma dal momento che non
potete… dovrete accontentarvi di leggere quanto segue...
Magari, più tardi
potreste provare a chiudere gli occhi e a vedere quanto vi narrerò, ma con gli
occhi della mente, che a volte sono decisamente più esaurienti di quelli che
abbiamo sopra i nostri nasi…
Un paesaggio marittimo
per me è già abbastanza insolito… Se poi assisto a quello che sto per narrarvi,
per di più in una landa a me sconosciuta… Australia, credo si chiami… allora posso chiamare questa un’esperienza
davvero bizzarra; ovviamente, parlo per me.
Stavo per concentrare
tutta la mia attenzione su una graziosa ragazza bionda che sonnecchiava sulla
spiaggia, quando due strani figuri escono dall’acqua correndo e trascinandosi
dietro due tavole da surf; sono spaventati a morte e stanno urlando…
Tendo
l’orecchio, mentre la ragazza si alza di scatto…
“Uno squalo, uno
squalo!!!” urla il più basso tra i due, inciampando nella tavola per poi finire
dritto dritto con il volto nella sabbia.
La mia natura mi ha
impedito di reprimere un sorriso un po’ malefico, ma divertito.
“Porca puttana, porca
puttana…” sento ansare l’altro, che si prende la testa tra le mani.
Ma la ragazza, che nel
frattempo si era voltata verso il mare, li chiama per nome…
“Doug? Harry?”
E loro la guardano,
ammutoliti, mentre lei indica due delfini che giocano tra loro, non lontani
dalla riva, seppur già in alto mare.
“Siete due idioti!” li
apostrofa la giovane.
Non è molto alta,
sembra anche minuta. Ma ha una lingua con la quale non mi confronterei,
signori, ve lo posso assicurare.
Mentre Harry e Doug
(così li ha chiamati), dopo qualche secondo di mutismo dovuto alla sorpresa e
allo shock, iniziano a ridere, la ragazza li manda a quel paese senza troppi
preamboli e… che fa?
Oh, è tornata a
sedersi sul suo lettino.
Singolare, prende i
raggi del sole che tramontano.
E gli altri due? I
famosi Doug e Harry?
Già non li vedo più.
Devono essere tornati nei loro alloggi.
Perfetto.
…
Mi scuseranno i lor
signori se adesso vado a compiere il mio dovere…
E sapete cosa intendo,
non è così?
Potete seguirmi, se
volete! Io vado… da quella parte! Sì, proprio quella!
***
Clarissa si svegliò dal suo già precario dormiveglia per un
leggero brivido di freddo che un soffio di vento le aveva portato dal mare. Si
alzò dal lettino ed iniziò a piegare il telo da mare con fare scocciato: come
se quei cretini di Harry e Dougie non fossero bastati a romperle le scatole,
adesso ci si stava mettendo pure il vento…
Stava quasi per andarsene, quando il cappello di paglia che
aveva in testa volò via.
“Noo!” esclamò, contrariata, cominciando a corrergli dietro
“Se non ti ripesco, Tom mi ammazza!”.
Tom avrebbe avuto tutte le ragioni per arrabbiarsi con lei
se lo avesse perso, in effetti: quel cappello era un regalo di Giovanna!
Nonostante il vento non fosse forte ed il cappello fosse
solo a pochi passi da lei, Clarissa arrancava con i piedi nudi sulla sabbia e
non ce la faceva più a correre. Quando poi quel maledetto aggeggio rotolò con
innaturale sveltezza su per una piccola duna, tra tronchi e piccoli arbusti,
pensò: “Ok, come glielo dico che l’ho perso perché non sono riuscita a
fermarlo?! Porca vacca!”…
Era scivolato al di là di quella montagnola, a quanto pare,
perché non lo vedeva più.
“Bene” pensò Clarissa “Almeno un tronco o qualcosa di
simile lo avrà fermato!”.
Sfinita ma determinata a riprendersi quel cappello così
sacrosanto per Tom, la ragazza saltò giù dalla duna una volta arrivata in cima.
E non salì più su.
Avete notato, signori?
È…
SVANITA…
Come...
Me...
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Ovviamente non vi dirò MAI (o meglio, mai fino alla fine ;D) chi è questo misterioso narratore!
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