HE WAS AWARE THAT HE WAS STILL A CHILD (part 1.1)
Il Diario di Gendo Ikari (part 1.1)
21 maggio
1993
Oggi mi sono laureato. Gli altri sono andati
probabilmente a festeggiare. Non mi interessa. Oltretutto non ho alcun
legame con quella gente. Non ne ho mai avuto alcuno. Sono riuscito a stare
sei anni senza aver legato con nessuno. Sembrerà strano, ma me ne
compiaccio. Ho sempre avuto l'impressione di non aver mai avuto bisogno di
nessuno. Col pretesto delle superiori, ho subito approfittato per andarmene
dalla casa dei miei e vivere indipendentemente. Ho trovato uno stupido lavoro
in un night-club, e con quello mi sono mantenuto. Non me ne vergogno. Non mi
dà fastidio il mio passato. Il fine giustifica i mezzi.
A 26 anni,
eccomi qui. Laureato in Biotecnologie, con un futuro sfavillante di fronte a
me. Mi sono mosso parecchio in questi giorni, e ho trovato un posto come
ricercatore in un laboratorio farmaceutico. I farmacisti guadagnano
bene. Per ora mi vabbene così. Di certo non lavorerò lì per tutta la
vita.
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13 Giugno
1993
Pensavo alla mia condizione di futuro ricercatore in
questa epoca... A cosa può essere ricondotto il significato di "scienza" di
"sapere". La gente sembra molto confusa in proposito, e molto spesso, anche
io mi confondo ad ascoltarla. Mille voci frivole che non pensano altro che a
ricercare il benessere nel gioco, nell'istante, nelle "sensazioni". Non fa
per me. La cosiddetta "vita sociale" non ha mai fatto per me. E tutta la
falsità e l'inutile affannarsi che ne consegue.
La conoscenza mi offre
due vite interpretative, due vie da poter calpestare durante il sentiero della
vita. -concezione impoverita della scienza, oggetto da sfruttare in termini
strumentali; -concezione alta della scienza, il sapere come "verità",
dottrina, religione, ideologia. Naturalmente, se ne scelgo una, non posso
scegliere l'altra, secondo la dicotomia umana morale, riconducibile a una
bizzarra deontologia etica... Mi piacerebbe invece, fondere questi due
concetti. Fonderli insieme magari può portarmi al vero concetto di "scienza"
al vero significato della parola "sapere".
Questa sarebbe una sfida
affascinante, per cui la vita varrebbe la pena di essere
vissuta...
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25 Giugno
1993
Finalmente riesco ad inserirmi nel nuovo ambiente
lavorativo. Fortunatamente non ci sono molti contatti, tra colleghi. Il
mio carattere poi, non mi aiuta certo ad aprirmi col prossimo. Ma il mio
carattere è così, pretendere di modificarlo per rendere più gradevole me e di
conseguenza il mio operato sarebbe una fatica inutile. A volte percepisco gli
sguardi su di me di colleghi e superiori. Sicuramente pensano che sia una
persona spregevole. Non sbagliano.
Leggendo queste righe qualcuno
potrebbe chiedersi cosa intendo per "inserirmi". Significa non provare
disagio in un luogo.
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27 Luglio
1993
Ultimamente stò prendendo il vizio di uscire con dei
colleghi per bere qualcosa insieme. Sinceramente non parlo quasi mai con
loro. Mi limito ad accettare ciò che mi viene offerto. Sono un paio di
volte che usciamo insieme. In verità non ricordo neanche i nomi di questa
gente. A volte mi chiedo se questo mio modo di vivere non sia
sbagliato. Mi sento così superficiale, freddo... Non capisco se è un mio
problema, o un problema di chi mi circonda, o addirittura dell'ambiente o del
paese in cui vivo. Per ora non mi pongo però particolari dubbi. Credo di
essere soddisfatto della mia vita. Ho un buon lavoro, i superiori mi
apprezzando, sono ben retribuito, quando ho voglia qualche collega compiacente
la trovo. Sì, posso dire di essere soddisfatto. Anche se durante queste
"serate in compagnia" mi rendo conto di essere diverso. Diverso e quindi
tragicamente solo.
Tragicamente.
Mi piace questa
parola.
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4 Agosto
1993
Partono le ferie. Disgraziatamente sono obbligatorie,
non credo di aver un motivo particolare per rilassarmi o staccare la
spina. Mi sento rilassato solo al lavoro. Credo di prendere il lavoro come
una specie di "religione". La scienza diventa il mio culto, e io mi trasformo
nel suo più alto teologo. Ultimamente mi sento pieno di energie. Stò
lavorando su un progettino interessante, se trovo la spinta giusta potrei anche
ricavarne un bel pò. Almeno in celebrità. Per quanto riguarda le ferie, le
passerò qui a Kyoto, nel mio appartamento. Qui ho tutto ciò di cui ho
bisogno. Apro la finestra facendo entrare un pò d'aria in modo che mi arrivi
sul viso... Questo mi è più che sufficiente.
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27 settembre 1994
E' da parecchio che non
scrivo. Non ne avevo necessità: la mia vita procede magnificamente e
insensibilmente. Mi striscia addosso vogliosa, mi seduce, le restisto e lei
sguscia via portandosi dietro il tempo e un mezzo orgasmo. Credo sia questa
la chiave della felicità: l'insensibilità. Oggi ho tuttavia sentito il
bisogno di appuntare i miei ricordi: ho lasciato l'ambulatorio, un tizio mi ha
fatto un'interessante proposta, entrare nella Kayudo Corporation, un'ambiziosa
azienda specializzata nella realizzazione di biocomponenti. Principalmente si
tratta di roba per trapianti, sperimentazione di sostanze per evitare il rigetto
degli organi... Mi interessa entrare nel campo della medicina. Vi potrei
trovare sbocchi e impulsi interessanti.
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31 Dicembre 1994
La fine dell'anno,
secondo la tradizione occidentale. Secondo loro oggi nasce il nuovo anno e
termina il vecchio. Mi chiedo perchè festeggino una "nascita" d'inverno,
piuttosto che in primavera, come facciamo noi giapponesi. Guardo
fuori. Oggi ha nevicato. La neve mi porta alla memoria un pò la mia
infanzia. Il mio primo pupazzo di neve, costruito in una gara famigliare con
mio fratello... Mio fratello è rimasto lì, a casa di mio padre. E' da
parecchio che non mi sentono. D'altronde, neanche loro si sono fatti sentire,
da un bel pò di tempo a questa parte. Il freddo mi piace, perchè mi fa
sentire la necessità del calore. E' una simpatica sensazione di
malinconia. Potrei scrivere qualcosa col dito sul vetro della finestra del
mio appartamento, appannato dallo sbalzo di temperatura.
"Buon
Anno"?...
Che idee stupide mi vengono a
volte...
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9 Aprile
1995
Oggi ho infranto il cuore di una ragazzina. Ha ventuno
anni, l'ho conosciuta in quel localetto dove andavo coi colleghi del
laboratorio. Un visino d'angelo e un corpicino delizioso. Me la sono
scopata un paio di volte e lei pensava ci fossimo fidanzati. Le donne a volte
sanno essere così patetiche nel loro sentimentalismo da
possessione. Oltretutto non vedo perchè dovrei farmi possedere da una
donna. Sono così emotivamente inferiori.
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7 Agosto 1995
La situazione nel Kuwait stà
innervosendo molti animi, qui da noi. Da una settimana è stata aperta in
fretta e furia una sezione per lo sviluppo bellico. A volte chiedono la mia
consulenza, nonostante non sia un ingegnere. Apprezzano le mie conoscenze
della fisica. Non riesco a vederle come armi. Mi sembrano di più dei
giocattoli. ****
15 Gennaio
1996
Finalmente riesco ad entrare nel reparto medico
dell'organizzazione. La medicina mi ha sempre affascinato molto, nonostante
la mia laurea indichi la mia specializzazione in biotecnologie
farmaceutiche. Il supervisore mi ha spiegato in fretta e furia il mio
compito, facendomi visitare il reparto e presentandomi ai miei colleghi. Per
adesso devo controllare ed appuntare i mutamenti di alcune sostanze
sperimentali. Ho notato anche una porta sigillata con su scritto
"BIOHAZARD". Decisamente interessante.
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20 Marzo 1996
Mi hanno promosso a direttore
esecutivo del reparto medico della Kayudo. Fortunatamente non serve avere un
bel carattere per fare carriera. Mi piace questo ambiente. Quello della
continua ricerca e sperimentazione. Mi da un senso di appagamento. Ogni
nuova soluzione, ogni nuovo composto o componente scoperto o analizzato: mi
sento come se davanti a me si schiudesse la porta
dell'onnipotenza.
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15 Maggio
1996
Ho iniziato a legare con alcuni colleghi. Credo lo
facciano per il mio rango. Far carriera così rapidamente deve averli
impressionati favorevolmente. Non credo lo facciano per secondi fini, la
gente, i miei colleghi, i superiori stessi sembrano sinceramente interessati
alle mie idee e intuizioni. Questo è un nuovo tipo di appagamento: il
rispetto degli altri è certamente galvanizzante. Sono fiero di questo. Non
posso considerare questa gente "amica", ma mi fa piacere suscitare
interesse. Un tempo li avrei cacciati via brutalmente. Adesso mi sento
abbastanza indistruttibile da poter avvicinarmi agli altri senza il timore di
rimanere ferito. Rispondo alle loro domande, seguo alcuni dibattiti, a volte
mi sono anche sorpreso a sorridere al mio
interlocutore.
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15 Febbraio
1997
Oggi ho seguito un'interessante conferenza sulla
biogenetica. Ho preso anche qualche appunto, e dopo ne ho approfittato per
discuterne un pò col relatore. Il mio lavoro stà iniziando ad impiantarmi il
fascino per le persone intelligenti.
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4
Maggio 1997
Ormai non mi perdo più nessuna conferenza su
argomenti scientifici. L'altro ieri sono andato ad un incontro sull'energia
nucleare e le prospettive di un progresso di tali discipline, oggi con un
collega abbiamo partecipato ad una discussione organizzata dalla Kayudo sulla
genetica e i suoi usi a scopo terapeutico. Mi stupisco di come l'uomo sia
fonte di eternità per sè stesso. Riparare danni fisici usando la stessa
materia del proprio corpo. E' decisamente affascinante. Chissà, forse un
giorno tramite la scienza riusciremo pure a risolvere persino i problemi della
nostra anima... Sarebbe bello smettere di soffrire ricorrendo a un trapianto
di propria materia genetica "pulita", ad esempio.
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27 Ottobre 1998
L'Università di Kyoto mi ha
proposto una serie di conferenze e laboratori nella facoltà di
Biotecnologia. Mi piace la prospettiva. E' una sfida per le mie idee e
anche per me stesso. Sinceramente non credo di saper attrarre l'attenzione
degli altri, quindi dubito che le mie iniziative avranno il successo prospettato
dagli organizzatori della cosa. Tuttavia credo sia interessante per me
fronteggiare "un pubblico". Sarà una specie di battesimo del fuoco per
mettere alla prova il mio carattere. Sembra che inizierò tra qualche
giorno.
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28 Ottobre
1998
Credo di aver scambiato persino la mia vita per un
esperimento: voglio averne il totale controllo, perchè avere il controllo su di
sè, significa in definitiva avere il controllo su
tutti.
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13 Dicembre
1998
Oggi ho terminato il ciclo di conferenze previste per
quest'anno dall'università. Credo di poterne essere soddisfatto, l'ambiente
non sembra niente male, ho avuto anche l'occasione di conoscere e sentir parlare
di gente interessante. Niente male come debutto nello "splendido mondo"
dell'Accademismo...
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27 Dicembre
1998
Sono andato via dalla Kayudo, per entrare nella Senkei
Corporate, una prestigiosa organizzazione che si muove in campo medico e
tecnologico. Mi stupisce questo interesse per la medicina. Credo che ogni
buon dottore inizi questo mestiere con l'idea morale di applicarsi per salvare
più vite umane possibili. Io non sono un dottore, e questa eventualità non mi
sfiora minimamente. E' strano. La medicina è vista come uno strumento di
progresso. Uno strumento per migliorare la vita degli uomini. Tuttavia più
gli studi progrediscono, più mi rendo conto di come la medicina operi in realtà
contro quegli altari inviolabili, come la dignità della vita umana e la natura
stessa. Ma non si può negare che la medicina ci aiuta, risolve i nostri
problemi. Forse è lecito pensare dunque che la natura non vuole il bene degli
uomini? E infrangerla consiste nell'infrangere la sua
volontà?
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9 Febbraio
1999
Dopo qualche mese di silenzio, ecco risentire il richiamo
ammaliatore dell'Università di Kyoto. Vengo formalmente invitato ad una
conferenza sulla Biogentica. Il fatto che sia richiesta la mia presenza mi
esalta. Le mie teorie sono forse considerate abbastanza dure polemicamente
perchè possano scontrarsi con altre realtà. Ma cercherò di non espormi
troppo. Mi limiterò ad ascoltare e ricordare, come al solito. A volte
credo che potrei fare davvero un sacco di soldi... Nonostante la mia
situazione economica non sia niente male però, continuo a vivere in questa
catapecchia alla periferia di Kyoto... Forse dovrei cercarmi un appartamento
più signorile e raffinato... Ma d'altronde, per quale motivo? Ciò che è
superfluo è inutile.
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15 Febbraio
1999
Oggi mi sono recato alla conferenza universitaria di cui
parlavo tempo fa. Sono arrivato come di consueto un pò prima. Ma la cosa è
andata per le lunghe, a causa dei soliti problemi per la disponibilità delle
aule. La cosa mi ha parecchio seccato. Stavo per andarmene via, quando ho
fatto una cosa ASSURDA. Mi sono messo sotto un albero, sdraiato, a guardare
tra i rami, nel cortile dell'Ateneo. Mi vergogno pure a dirlo. Devo aver
avuto l'apparenza di un barbone. Mi si è infatti avvicinata una ragazza,
molto giovane, porgendomi un bento. "Vuole favorire?" Me ne sono
allontanato immediatamente. Poi come di consueto, sono andato alla conferenza
che finalmente sembrava iniziare. Immaginate la mia sorpresa? Una delle
persone più attente e vivaci, sempre pronta a far domande e chiedere spiegazioni
era proprio la ragazza del bento. Ho chiesto a un vicino di posto chi fosse
quella ragazza. Si chiama Yui Ikari. Dovrò ricordare questo
nome.
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27 Febbraio
1999
Ho ricevuto un invito dell'Università a collaborare
saltuariamente ad un laboratorio di ricerca in sede. Potrebbe essere
un'esperienza interessante. Credo che accetterò, basta che mi si eviti un
contatto troppo stretto con gli studenti.
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5 Marzo 1999
Oggi mi sono presentato per
quell'invito. Con sorpresa ho notato anche quella ragazza, quell'Ikari. I
nostri sguardi si sono incrociati per un istante, lei mi ha sorriso. La cosa
mi ha parecchio imbarazzato. Spero di non essere arrossito di fronte al
professore con cui stavo parlando. Dubitavo che a 32 anni potessi ancora
imbarazzarmi davanti il sorriso di una ragazza. Prima di andarmene sono stato
avvicinato da lei, abbiamo avuto un interessante colloquio. Sembra una
ragazza molto intelligente. Mi spaventa un pò. Dietro la sua dolcezza e
disponibilità sembra nascondere un carattere forte e determinato. Sarebbe una
madre perfetta.
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20 Marzo
1999
Io e Yui ci stiamo frequentando. Trovo la sua
compagnia molto stimolante. Nonostante l'età, sembra anche impegnata in un
bel progetto, di cui mi accenna spesso. Sembra che me ne voglia rendere
partecipe. La cosa mi lusinga. Ma ultimamente sono molto impegnato, anche
con la Senkei, credo che declinerò l'invito.
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27 Marzo 1999
Dopo aver fatto l'amore, Yui ha
iniziato a parlarmi di un brillante professore, Kozo Fuyutsuki. Mi
abbracciava e teneva la testa poggiata sul mio petto. Le ho detto che non mi
sembrava un bell'argomento di cui parlare dopo aver fatto l'amore. Credo di
essermi sentito geloso. Strano, non è una cosa che mi succedeva
spesso. Forse quand'ero piccolo, e mia madre lodava mio fratello quando
faceva qualcosa meglio di me.
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4 Aprile
1999
Effettivamente, da ciò che mi dice Yui, questo Fuyutsuki
è davvero un buon elemento. Gli ha sottoposto una tesi che aveva fatto
leggere anche a me, e lui le ha porto delle interessanti domande. A questo
punto piacerebbe conoscerlo anche a me. Se a Yui piace così tanto, ci
dev'essere un motivo. Spero non se ne sia
innamorata.
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27 Maggio
1999
Quando si dice la fortuna. In un locale ho sentito
blaterare alcuni ubriachi del famoso Fuyutsuki. Famoso perchè sembra stia
diventando un ossessione per Yui. Mi sono avvicinato a questa gente,
probabilmente suoi studenti, ma evidentemente ho fatto male. Devo avere una
brutta fama all'Università, e mi hanno assalito. Ovviamente non potevo star
lì fermo a buscarle. Il proprietario del locale ha chiamato la polizia, e
sono stato gentilmente trasportato nell'ufficio della Polizia prefetturale di
Kyoto. A quel punto ho fatto il nome di Fuyutsuki, mi serviva un
garante. Avrei potuto fare quello di Yui, ma finalmente mi si presentava
l'occasione per conoscere quest'uomo, e non potevo lasciarmela
sfuggire. Incredibilmente, è venuto a prendermi. Ho letto molto diprezzo
nei suoi occhi, sicuramente non gli vado a genio. Ma imparerà ad apprezzarmi,
ne sono sicuro.
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3 Agosto
1999
Ho abbandonato la Senkei. Sono entrato
nell'organizzazione di cui fa parte anche Yui. Una buona scusa per starle
vicino, ma sopratutto per approfondire e finalmente mettere in pratica tutti gli
studi e le esperienze acquisite finora. Sembra che questa organizzazione sia
abbastanza potente da permettermi di agire con le spalle
coperte... Conoscenza e potere. Potevo capitare
meglio?
****
13 Settembre
1999
Yui mi ha confidato di voler andare a fare una gita in
montagna con questo Fuyutsuki. Le ho manifestato il mio completo
dissenso. Ma non sembra abbia tenuto molto in considerazione le mie
opinioni. Ha detto che è solo un buon amico, e che la gita sarà anche un
pretesto per chiarire la sua situazione con lui, e soprattutto cercare di fargli
andare giù la mia presenza. Le ho detto che non c'è motivo, è ben libero di
detestarmi. Ma lei insiste. Vuole assolutamente che collabori con
me. Sò che mi è fedele, ma questa sua solerzia e iniziativa mi mettono a
disagio. Di fronte a lei mi sento quasi impotente. Con la sua dolcezza è
in grado di farmi mandar giù i bocconi più amari. A volte penso a cosa
potrebbe accadermi se dovesse lasciarmi. Sono convinto che mi sentirei
perduto. Yui Ikari ha distrutto tutto ciò che avevo fatto in me, fino a quel
giorno. Detesto constatarlo, ma mi ha sconfitto sotto tutti i fronti: mi ha
reso assuefatto a lei.
****
(senza
data)
E' incredibile la fortuna che mi è capitata. Yui
Ikari, la donna che frequento (donna? Ha dieci anni meno di me...) è una dei
responsabili dell'Artificial Evolution Lab, il suo lavoro è sotto il controllo
di questa organizzazione potentissima, detta "Seele", da cui dipende l'andamento
politico delle maggiori potenze del mondo da parecchio tempo... Yui mi ha
fatto conoscere il Direttore del progetto Seele, tale Keel Lorentz. Un uomo
davvero inquietante. Ha sicuramente una forte dose di carisma, ma non è il
tipo di persona che mi va a genio. Sembra chiuso nelle sue posizioni,
terribilmente chiuso. Come se il suo pensiero e le sue stesse azioni
seguissero un copione premeditato, scritto da qualcun'altro. La conoscenza di
quest'uomo mi ha fatto venire in mente parte della mia infanzia. Quando ero
sotto l'autorità paterna e dovevo sottomettermi alle regole della casa. Sono
sempre stato infastidito dalle regole, tuttavia non posso negare che molto
spesso la vita sarebbe inconcepibile senza di esse. Ma sarebbe ugualmente
inconcepibile se a volte qualcuno non tentasse di infrangerle.
Nel
frattempo mi sono trasferito qui, ad Hakone, nei pressi del Gehirn. Yui ha
qui un piccolo appartamento, mi sono trasferito direttamente da lei, in attesa
di trovare una sistemazione migliore.
****
28 ottobre 1999
Più capisco di questo progetto e
più mi stupisco della genialità delle persone con cui sono a contatto in questo
luogo. l'AEL è portato avanti anche da un'altra donna, tale Naoko
Akagi. Ho avuto un piccolo colloquio con lei, decisamente un personaggio
interessante, dotata di una grande intelligenza. Tuttavia non mi sembra molto
sveglia. Come molte donne, anche lei sembra manipolabile. Spero che ciò in
seguito non le porterà disagi per la sua carriera, sarebbe un vero
peccato. Durante una discussione con Akagi, ho scoperto che anche lei conosce
il professor Fuyutsuki, era una sua studentessa. Il cerchio si
stringe. Ecco perchè Yui insiste molto nel farlo legare con
me.
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5 Novembre
1999
Come da copione, sono stato promosso a Direttore dei
Progetti del ramo Gehirn della Seele. Ultimamente mi sono dato molto da fare
per sviluppare il cosidetto "Progetto E" di Yui. Lei si da anima e corpo a
questo obiettivo, deve essere molto importante per lei. A volte mi chiedo
come possa sostenere tali ritmi: l'università, il laboratorio, ed adesso anche
me. Mi sono sentito quasi in dovere di aiutarla. Col mio aiuto si procede
rapidamente nello sviluppo, anche se questo non rientra nei miei doveri con
l'organizzazione.
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7 Novembre
1999
Mi chiedevo quale fosse il materiale di base per la
costruzione della texture genetica degli EVA. Keel, che adesso frequento
saltuariamente e stò imparando a rivalutare, a causa delle mie nuove
responsabilità nel Progetto, mi ha accennato a questa storia degli
Angeli. Sono stato più di un ora senza aprire bocca. Qui si scherza con
qualcosa di grosso. Non si tratta più di trapianti e vaccini: la posta in
gioco è molto alta.
Qualche mese fa, dunque, è stato rinvenuto in
Antardide un corpo sconosciuto, chiamato Adam. Secondo i tipi della Seele, si
tratta di una delle prime forme viventi su questa terra. Nonostante si
presenti come una creatura obsoleta, si è concordi nell'affermare una
straordinaria superiorità di questo essere rispetto al genere umano. E non è
tutto, la Seele prevede il ritorno di queste creature, il cui scopo mi è tuttora
oscuro. Il Project E si occupa di questo: creare umanoidi in grado di
fronteggiare l'avvento di queste creature, minaccia per l'intero genere
umano. Per renderli competitivi con tali creature, si parte appunto da alcuni
stralci del suo DNA, quelli comprensibili e col minor tasso di rigetto e li si
combinano con genoma umano, per garantirci un controllo genetico di base. Si
era pensato di utilizzare solo materiale angelico, ma la cosa non ha dato buoni
frutti. Inoltre sarebbe stato per noi impossibile il controllo
sull'essere. Questo del controllo è un problema principale del Progetto
E.
****
23 Dicembre
1999
Eva, la prima donna comparsa sulla terra, nata da una
costola di Adamo, a sottolineare la sua sottomissione. Così, la macchina
umanoide multifunzione Evangelion è la creatura sottomessa all'uomo poichè
creata da esso e con parti di esso. Quello su cui stiamo lavorando
attualmente è il prototipo, l'EVA-00. Tuttavia Yui ha dato il via anche alla
messa a punto di un nuovo EVA, per ora chiamata "Test Type", il quale segue la
via ingegneristica percorsa dal Prototipo ma stavolta usa meteriale genetico
direttamente da Lilith, l'essere per la cui preservazione è stato costruito il
Geofront. Si è deciso di dare la priorità al pilotaggio nervoso piuttosto che
a quello meccanico, anche se un supporto meccanico è purtroppo
necessario.
A volte guardo questo oggetto. Tecnicamente dovrebbero
essere considerati individui viventi, ma il materiale estraneo di cui sono
composti li estraniano dalla nostra concezione di "morale". Insomma, non ci
sembra di avere a che fare con materia vivente qui, ma con oggetti
inerti. Materiale organico attraversato da tubi, fili, analizzatori. Yui
sembra così a suo agio mentre lavora. Eppure è cosciente di ciò che stà
facendo. E sicuramente è molto più umana di me. Un giorno l'ho sorpresa a
parlare col Test Type. Pensavo che se si fosse accorta che la stavo
ascoltando si sarebbe vergognata. Invece è stata felice di avermi visto, e mi
ha invitato a vedere da vicino lo 01. I suoi occhi brillavano, mentre me ne
spiegava il funzionamento. La teoria di base è sua. Ritrovo negli EVA
parecchi spunti di quella tesi che mi aveva fatto leggere parecchio tempo
fa.
E' in grado di contagiarmi col suo entusiasmo per questo
progetto. Sicuramente si tratta di un progetto ambizioso, e decisamente
utile, vitale per l'umanità. Ma a me non importa dell'umanità e del suo
futuro. Mi piace di più vederla così felice.
****
24 Dicembre 1999
La vigilia di Natale, e io e
Yui stamattina appena svegli non abbiamo fatto altro che interrogarci sul
sistema che potrebbe garantire il pilotaggio del mezzo. Abbiamo molti dubbi
sulla manovrabilità e sul controllo delle opzioni motorie. I principali
collegamenti nervosi sono quasi ultimati. Tuttavia per il momento abbiamo
accantonato lo 01, prima bisognerà risolvere questo problema del pilotaggio,
facendo dei tentativi sul prototipo. La dottoressa Akagi afferma che il
pilota dovrebbe avere non solo una minima compatibilità genetica con il
materiale umano dell'EVA, ma anche un'attività celebrale compatibile con gli
impulsi nervosi dell'EVA. Yui è assolutamente d'accordo con lei, d'altronde
l'ha sempre sostenuto.
Comunque credo che anche oggi io e Yui andremo a
lavoro, per cercare di risolvere questo problema. Magari chiamerò anche
l'Akagi, il suo aiuto ci sarà prezioso.
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13 Febbraio 2000
Il sistema di pilotaggio è
quasi completato. Come abbiamo già detto, stiamo cercando di basarlo sulla
percezione nervosa dell'EVA. Tuttavia sarebbe necessario sperimentare la
compatibilità con un uomo. Ma per adesso non è una cosa molto
importante. La Seele stà organizzando una spedizione in Antartide, per
approfondire gli studi su questa creatura detta Adam. La spedizione sarà
eventualmente guidata da un certo Osamu Katsuragi, un uomo brillante di cui ho
potuto sincerare l'ottimo operato. Sembra tuttavia totalmente impegnato nel
suo lavoro, molto più di me. I suoi livelli sono quasi aderenti a quelli di
Yui. A volte mi sento un pesce fuor d'acqua. Qui ognuno dà il meglio di
sè, tranne io. Io rimango sempre un pò distaccato rispetto a tutto. Eppure
il progetto mi piace, essere ai livelli più alti della gerarchia scientifica mi
gratifica, mi soddisfa essere considerato un uomo "di cui potersi fidare" dal
direttore Keel. Il dottor Katsuragi impegna le sue ricerche principalmente
sugli Angeli, più che sugli EVA. Sua è la teoria del SuperSolenoide, che
sembra essere il principio di esistenza degli Angeli. Il dottor Katsuragi
afferma che questo tipo di composto crea una reazione molecolare-energetica in
grado di garantire l'"incorruttibilità" della creatura che se ne rifornisce,
insomma una sorta di "Vita Eterna". Lui sostiene infatti che il corpo
inattivo noto come Adam sia in realtà ancora vivo. sarebbe il massimo poter
disporre di un Angelo vivo per i nostri studi.
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14 Febbraio 2002
Yui ne ha fatta una delle
sue. Uno di quei gesti magnifici che possono sorgere solo da persone dalla
sensibilità molto sviluppata. Stavamo in laboratorio, a controllare alcuni
dei componenti per la circolazione sanguigna dell'EVA. A un certo punto, mi
si avvicina con un ammassetto di ferraglia, delle dimensioni di un pugno. Lo
guardo e sopra c'era scritto "Sei sempre nel mio core" alludendo al sistema di
mantenimento cardiaco dell'EVA. Sono scoppiato in una risata. Era da tanto
che non ridevo così. Ho capito che quello era il suo regalo di San
Valentino. Io non mi sono mai interessato a queste cose, quindi non le ho
fatto niente. Tuttavia lo stretta a me e le ho dato un dolce bacio sulle
labbra, quei baci stupidi che piacciono tanto alle donne... Le ho detto che
mi dispiaceva non averle fatto nulla, e magari stasera avrei rimediato
portandola a cena fuori. Lei ha detto che non faceva niente, era felice
ugualmente.
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27 Marzo
2000
La spedizione in Antartide partirà per la fine
dell'estate, ormai è ufficiale. Sembra che dovrò parteciparvi anch'io, in
quando Direttore dei Progetti. Probabilmente anche Yui cercherà di fare carte
false per aggregarsi alla spedizione, in quando responsabile del
AEL. Tuttavia io preferirei rimanesse in
Giappone.
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28 Marzo
2000
Oggi a casa ho esposto a Yui il mio parere riguardo la
faccenda della spedizione. Lei mi ha detto che se proprio non voglio rimarrà
qui, tuttavia l'ultima parola spetta alla Commissione. Mi ha fatto piacere
che mi abbia detto così. Per una volta mi ha prestato attenzione. Forse
cercava di prepararmi per la sua domanda: mi ha chiesto di sposarmi. Sono
rimasto piuttosto sconvolto. Effettivamente la amo molto, e in più sposandola
godrei di parecchi privilegi: ha alle spalle una famiglia molto ricca ed è una
donna intelligente. Naturalmente analizzando tali fattori, incluso il fatto
che è da più di un anno che ho un rapporto continuativo solo con lei (un
record!) le ho detto di sì. Adesso dobbiamo decidere la
data.
****
11 Aprile
2000
Continuano le sperimentazioni sullo 00. Sono nel
frattempo partite le analisi sulle secrezioni di Lilith; in quanto composta di
materiale angelico, alcune sue parti potrebbero tornarci utili. Anche se
tutt'ora mi chiedo perchè non abbiamo acquisito partizioni genetiche
direttamente da lei, come ha deciso di fare Yui per lo
01.
****
21 Maggio
2000
Ho parlato con la Commissione della faccenda dello studio
in Antartide. Mi hanno messo alla conoscenza di un ulteriore progetto, detto
"Human Completation". Sembra che questa spedizione sia strettamente connessa
ai piani dei vecchi, piani che poco hanno a che fare con la faccenda della
salvezza dell'umanità, se non in senso più alto e ampio. Non sò dove voglia
arrivare questa gente. Forse ne parlerò con Yui, lei ne saprà decisamente di
più.
Stasera ho parlato con Yui di questo protocollo segreto. Me ne ha
accennato alcuni fattori, anche se lei manifesta una leggera avversione per
questo progetto. Tuttavia ha detto che ancora è troppo presto per parlarmene,
al momento.
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27 Maggio
2000
Io e Yui oggi ci siamo sposati. Una piccola cerimonia
in Municipio, dove ho anche approfittato per cambiare il mio cognome con quello
della sua famiglia: la mia immagine ne aumenterà in prestigio. Ne ho resi
partecipi i miei con un breve telegramma qualche giorno prima. Naturalmente
non sono potuti venire, meglio così. Ho conosciuto i genitori di
Yui. Gente fredda e distaccata, come imposto loro dall'etichetta. Devono
essere parecchio infastiditi che la loro unigenita si sia sposata proprio con
me. In ogni caso non mi interessa, io e Yui abbiamo già deciso che
continueremo a vivere nel suo appartamento, lontani dalla frivolezza imposta
alla nostra elevata classe sociale. Per ora i nostri interessi sono solo il
lavoro. E anche prenderci cura l'uno dell'altra,
suppongo.
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6 Giugno
2000
La Commissione mi ha fatto sapere che anch'io parteciperò
alla spedizione in Antartide, tuttavia dovrò ritornarne prima del suo termine,
ad una data che mi verrà comunicata in seguito. Yui non vi parteciperà, per
decisione della stessa Commissione. Sembra sia più importante al
laboratorio. Di questo sono rincuorato. Io dovrò seguire l'azione solo a
livello "direttivo", come un osservatore della Commissione. La gestione della
cosa sarà tutta nel dottor Katsuragi e la sua
divisione.
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13 Giugno
2000
La dottoressa Akagi mi ha reso partecipe di alcune
intuizioni riguardo il pilotaggio degli EVA. Ha concluso che, a prescindere
da ogni altro fattore, per sincronizzarsi con le unità EVA è indispensabile che
la rete neurale del pilota non sia completamente sviluppata. In definitiva, è
indispensabile indirizzarci verso individui compresi fra i quattordici o
quindici anni di età. Yui non è d'accordo con questa teoria, non crede che
serva una tale copertura neurale per essere compatibili come piloti. Akagi
non ha insistito, tuttavia credo potrebbe aver
ragione.
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20 Luglio
2000
Oggi ho fatto visita nella divisione di reparto del
Gehirn cui fa capo Katsuragi. E' un uomo molto determinato. Il suo ufficio
è un disastro, non credo lo usi molto. Sembra un uomo da laboratorio più che
qualcuno che si sente nobilitato della carica che detetiene. Mi sono
meravigliato sapendo che ha moglie, ed anche una bambina. Curiosamente, ha
proprio 14 anni. Magari gli chiederò se ci permetterà di utilizzarla per i
test con l'EVA. Vista la considerazione che ha della sua famiglia potrebbe
anche accettare. |