Salve, sono
tornata con una one shot dedicata alla mia amica Beatrice (Sonohrina,
così la chiamiamo a scuola!)che compie gli anni il 20
ottobre! Ti auguro i migliori 12 anni della tua vita piccola Sonohrina!
^^
Questa
shottina è tutta per te, una piccola song fic sulla tua
canzone preferita, Salvami dei Sonohra! Spero ti piaccia!
Ormai
Naraku era morto. Dopo tante peripezie erano riusciti a sconfiggerlo,
ma a quale prezzo? La sua vita? No, no poteva accettarlo!
Come avrebbe fatto ora a vivere senza di lei? Senza il suo sorriso? No,
non avrebbe potuto!
Una lacrima solitaria scese dal volto d’Inu Yasha che si
trovava di fronte ad una lapide.
Era morta solo per proteggerlo, perché lui non ha visto quel
tentacolo di Naraku alle sue spalle pronto a trapassare il suo petto,ma
lei lo aveva impedito facendogli scudo con il proprio corpo ed
ora…
-Kagome…-
Quassù il
cielo è mio.
Mi vedo
l’anima.
Io volo.
-Sei così in alto da poter essere la padrona del cielo ora e
riesci a vedere la mia anima che si strugge d’amore per te,
poiché ha capito solo ora che ti ha persa quanto sei
importante e si consola sapendo che in questo momento stai volando
felice tra le nuvole, senza nessuna preoccupazione o paura di essere
attaccata da qualche demone come vivevi invece quei, in questo mondo
dove ti ho costretta a seguirmi.-
Guardami!
Sentimi!
Sono qui!
Toccami!
Sento il freddo
dell’asfalto, salvami!
Salvami!
-Mi vedi? Mi senti? Io sono qui, ancora. Vorrei tanto sentire al tua
mano sfiorarmi la guancia e per poi stringerti forte a me
come a proteggerti dal freddo che l’inverno ci dona. Avrei
dovuto salvarti!
Ma ora sono io a farti una richiesta! Salvami tu! Non posso continuare
a vivere con la consapevolezza che tu non ci sei più, quindi
salvami!-
-No, salvami tu!-Disse una voce che l’Hanyou conosceva bene!
Lassù ci sono
anch’io.
Mi vedi
l’anima.
Io volo.
-Kagome, dove sei?- Disse allarmato Inu Yasha avendo riconosciuto
quella voce.
-Sono quassù, dove tu stai guardando. Riesci a vedere una
luce che sta volando tra le nuvole candide?-Chiese Kagome dal cielo.
Inu Yasha osservava attentamente il cielo per scorgevi una luce che
trovò in seguito.
-Sì la vedo.- Rispose lui ancora incredulo ed un
po’ emozionato.
-Guardala attentamente: è la mia anima.-
Guardami!
Sentimi !
Sono qui!
Toccami!
Sento il freddo
dell’asfalto, salvami!
Salvami!
-Inu Yasha ora guardami e sentimi. Io in questo momento
sono qui in cielo, ma io vorrei restare al tuo fianco, questo luogo
seppur bello ora non mi fa sentir del tutto serena. Qui mi sembra di
sentire il freddo terreno dove mi accasciai un anno fa e morii e ora ti
chiedo solo una cosa: salvami!-
Parlami!
Ascoltami!
Sono qui!
Toccami!
Pioggia e neve sulle ali.
Salvami!
Salvami!
Inu Yasha rimase allibito. Non sapeva che dire, non sapeva che fare.
Sapeva soltanto che Kagome, la sua Kagome, sarebbe potuta stare di
nuovo al suo fianco, ma come?
-Parlami, dimmi come posso salvarti.- Disse lui con la voce tremante
per la sorpresa e lo spavento.
-Ascolta, basta solo che tu mi tocchi.- E detto ciò, quella
luce che prima si trovava in cielo scomparve, riapparendo alle spalle
dell’hanyou che continuava a girare il capo a destra e a
manca in cerca dell’amata.
-Sono qui.-
Lui si voltò e la vide in tutta la sua bellezza: i suoi
capelli,neri come la notte, erano sciolti e le ricadevano lungo la
schiena, la sua pelle diafana ai suoi occhi brillava così
tanto da fare invidia alla grande sfera lucente (tu sai che volevo
tanto scrivere quest’espressione Bea e tu sola sai da dove
l’ho presa, ricordi?XDnda) ed era abbigliata con un elegante
kimono bianco come la neve , in contrasto con i capelli e le iridi
scure.
-Sei bellissima.- disse il mezzo demone con gli occhi lucidi.
-Anche tu.- disse lei semplicemente.
In seguito a dei minuti di sguardi intensi la mano di Kagome si
posò su quella d’Inu Yasha portandola alla guancia
destra e a quel contatto l’immagine di Kagome divenne
più nitida. Ora lei aveva un vero corpo. Era viva.
Dopo un leggero attimo di smarrimento il ragazzo
l’abbracciò di slancio facendole appoggiare il
capo sul suo forte petto.
-Oh Kagome, finalmente ti posso stringere tra le braccia.- Disse lui
piangendo dopo silenziosamente .
-Inu Yasha, anch’io volevo rivederti, là si
può stare bene quanto si vuole, ma per me era come se fosse
che stavo volando sotto la neve o sotto la pioggia, avevo bisogno di te
per arrivare in alto!-Disse lei piangendo come una fontana.
-Ora sono qui e non ti lascerò mai più,
perché io ti amo e giuro che finché
resterò in vita ti proteggerò ad ogni costo.-
Inu Yasha era deciso e Kagome sapeva che quelle parole erano vere: lei
sapeva da tempo che lui l’amava ma sentirselo dire era tutta
un’altra cosa e così pianse lacrime di gioia.
La ragazza non sapeva cosa fare e così si
avvicinò a lui e lo baciò. Quel bacio non era
solo uno sfiorarsi di labbra, ma era la fine della sofferenza e
l’inizio della felicità. Una felicità
che li avrebbe accompagnati fino alla fine dei loro giorni. Per sempre!
Auguri Bea e spero che ti possa piacere questa mia prima song fic!^^.
Tsao&Kiss!
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