Ammetterlo è il primo passo

di Anmami
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Ciaoo! Nuovo capitolo, uno dei miei preferiti! Spero che la storia continui a piacervi. A prestoo.


Capitolo 16
 
Il mattino seguente arrivò in fretta e con lui l'ora di ripartire.
Beth questa volta si spostò nella macchina di Glenn e Maggie, lasciando me, Rick, Carl e Judith a proseguire il viaggio senza di lei.
Carl durante la notte non aveva riposato molto, sembrava molto provato e dopo pochi minuti in macchina, si addormentò, così come la piccola Spaccaculi.
Li osservai dallo specchietto retrovisore e poi tornai a guardare lo scorrere del paesaggio fuori dal finestrino.
Avevo visto spesso immagini di bombardamenti e di guerra in TV e quello scenario era esattamente ciò che ci circondava.
Case distrutte, veicoli abbandonati, tracce di sangue e resti umani; segni di una civiltà che sembrava aver abbandonato da tempo quel territorio. 
A lato della strada ogni tanto faceva la sua comparsa un errante intento a divorare chissà cosa.
"Promettimi che mi sparerai in testa." disse Rick all'improvviso.
Restai in silenzio per aspettare che continuasse la frase.
"Promettimi che mi sparerai in testa, voglio che sia tu a farlo, per Carl sarebbe troppo. Non voglio diventare come uno di quelli."
Risposi annuendo e dopo poco parlai.
"Lo stesso vale per me. Non voglio trasformarmi in uno di quegli stronzi."
"Allora siamo d'accordo?" chiese lui continuando a guidare.
"Mmh mmh." feci io ritornando a guardare fuori dal finestrino.
Tornò il silenzio nell'abitacolo, interrotto solo dal respiro regolare dei bambini che dormivano sul sedile posteriore.
"Allora?" chiese Rick.
"Cosa?" risposi immaginando in realtà a cosa si riferisse.
A dire il vero speravo di non dover affrontare l'argomento, ma sapevo che il cambiamento di auto di Beth non sarebbe passato inosservato.
"Non ti costringerò a parlare, ma non far finta di non sapere a cosa mi riferisco."
"Si è scusata per aver messo a repentaglio la mia vita."
"Oh..." affermò sorpreso.
"Già." dissi io sperando che l'argomento fosse chiuso.
"Capisco..." aggiunse lui.
"Tu hai capito, lei no."
"E' giovane e tu le hai chiaramente detto di vederla come una ragazzina."
"Perché lo è." dissi io come se fosse una cosa ovvia.
"Non per te."
"Si, invece." cercai di convincerlo.
"La ami?" domandò lui.
"Ma che cazzo..." 
"La ami?" chiese un'altra volta.
"Basta puttanate." dissi infastidito dalla sua insistenza.
"La ami?" azzardò di nuovo.
"Che cazzo di domanda è?" sbottai io seccato.
"La risposta è si o no, non ci sono altre opzioni. Allora... la ami?" ritentò per l'ennesima volta.
A quel punto, messo alle strette, non potei più nascondermi. Sbuffai e dopo essermi voltato di nuovo verso il finestrino dissi:
"Non lo so." 





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