Titolo: A little rest on the roof
Anime: Katekyo Hitman Reborn
Paring: Hibari Kyoya/Sawada Tsunayoshi (1827)
Disclaimer: Questo splendido anime/manga (purtroppo!! T_T) non appartiene a
me (soprattutto Hibari e Dino uffaa), ma ad Akira Amano
Note: Flashfic
Avviso: SHOUNEN-AI!!! Non leggete se non vi piace!
Avviso 2: Questa è la prima ficcy che scrivo, siate clementi. T_T sono
proprio negata nel trovare i titoli
A little rest on the roof
Hibari Kyoua non era un ragazzo pigro. Anzi, doveva sempre stare attento che
nessun erbivoro rovinasse la Namimori, la sua adorata scuola. Ma quando era
annoiato gli veniva talmente sonno da addormentarsi: così andava a dormire sul
tetto della scuola. Anche se non era il posto più comodo era di certo quello più
tranquillo. Ma da quando era apparso quello strano erbivoro con l’infante e
tutti gli altri, non riusciva più trovare un po’ di tempo per riposare in pace
sul suo tetto. Ma aveva trovato una soluzione. Una comoda
soluzione. Era riuscito a scacciare quegli erbivori ed aveva trovato anche
un caldo, comodo, morbido cuscino. Con ribelli capelli castani, un paio
di stupendi occhi color caramello e un sorriso che illumina il mondo. Ora si
trovava proprio nel suo posto preferito, con la testa comodamente poggiata sulle
gambe del suo nuovo ragazzo. Da soli, solo loro due. E stranamente non
gli dava fastidio il leggero rumore delle pagine del libro che l’altro stava
leggendo o i delicati tocchi delle sue mani tra i suoi capelli o il lieve suono
del suo respiro uscire dolcemente dalle sue labbra … forse stava diventando un
po’ troppo sensibile e romantico. Aprì gli occhi e volse lo sguardo verso quel
magnifico angelo sceso sulla terra per lui. Solo per lui. Sì, decisamente
troppo romantico e smielato. L’altro sentendosi osservato alzò gli occhi dal
libro incontrando così due profondi pozzi d’onice. Il castano sorrise e disse
-Gome*. Ti ho svegliato?- Kyoya scosse la testa e l’altro tornò a leggere
-Tsunayoshi- il ragazzo non fece in tempo a sorprendersi per l’utilizzo del suo
nome che si ritrovò le labbra dell’altro sulle sue. Sorrise di nuovo, aprendo la
bocca lasciando la lingua del moro libera di giocare con la sua, approfondendo
così il bacio. Tsuna circondò con le proprie braccia il collo del suo ragazzo,
mentre quest’ultimo posò una mano sul retro del suo collo e un braccio intorno
alla sua vita, cercando di tenerlo sempre più vicino a se. Rimasero lì, non
seppero dire per quanto tempo, sul quel tetto, a baciarsi condividendo quel
nuovo sentimento che da poco avevano scoperto di provare l’uno per l’altro.
Tsuna ruppe il bacio solo per la necessità di respirare, chiuse gli occhi
cercando di regolarizzare il respiro e il battito del suo cuore, rimanendo pur
sempre a stretta vicinanza dell’altro. Kyoya improvvisamente si alzò trascinano
in piedi anche l’altro.
Ts -Kyoya, andiamo di già?- il moro annuì solamente prendendolo per mano ed
avviandosi verso la porta del tetto -Però non trovi sia strano che nessuno venga
mai con noi sul tetto, …- disse ingenuamente. Kyoya sorrise malefico. Era stato
piuttosto chiaro e convincente con quegli stupidi erbivori: il tetto per loro
d’ora in poi era off limits.
Ky -Uh, non direi. Avranno altro da fare- Sotto la giacca della sua divisa i
due Tonfa brillavano minacciosi.
*Owari*
*Gome (o nella forma completa Gome Nasai) = Scusa/Mi dispiace. Forma di
scuse.
Non so da dove mi sia saltata fuori questa idea. Semplicemente avevo voglia
di scrivere durante l’ora di Italiano e mi stavo immaginando questa scena: Kyoya
che dorme sulle gambe di Tsuna così … ecco cosa è venuto fuori! Anche se è la
mia 1° fan fiction spero vi piaccia!
Ran
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