Yes! Bleach Resurrection Plus
Vampire
Una fanfiction crossover (Yes! Pretty Cure 5 - Bleach - Princess
Resurrection - Rosario Plus Vampire) scritta da: Justice Gundam
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Capitolo 7 - Incontri e scontri
"Beh, sembra che per il momento non abbiamo trovato nulla." disse la
Principessa con nonchalance, alzando le spalle. "Quindi, non troveremo questo
Kisuke Urahara tanto presto, se come penso io adesso è alla Soul Society. Tanto
vale ritirarci, almeno per il momento."
Hiro si schiarì la voce. "Chiedo scusa, Principessa... come ha intenzione di
comportarsi una volta che avrà potuto parlare con Urahara-san?" chiese.
"Sinceramente, ho l'impressione che non sarà tanto propenso a divulgare dei
segreti così importanti per lui."
La bionda nobildonna sorrise velatamente, segno che anche in
quellasituazione, aveva già pensato a quasi tutte le possibilità. "Oh, non mi
aspetto certo che Urahara riveli tutto non appena glielo chiederemo, Hiro."
affermò. "Già soltanto parlare con lui sarà un buon risultato. E per quanto
riguarda quello che Urahara non ci rivelerà... non dimenticare, Hiro, che certe
cose le si può anche intuire dagli indizi che un interlocutore lascia trapelare.
E, non per farmene vanto, ma sono ragionevolmente abile nell'accorgermi di certi
elementi che magari ad altri potrebbero sfuggire."
"Va bene... vorrà dire che per adesso ci accontenteremo di questo." affermò
Kurumu, mettendosi le mani dietro la nuca e guardandosi intorno con aria
svogliata. "Spero solo che non ci sia da fare troppi giri dell'oca prima di
venire a sapere qualcosa di più su quelli che ci stanno prendendo di mira."
"E' quello che spero anch'io, non sono mai stata una fan delle cose
complicate!" sbottò Riza, che certo non era conosciuta per la sua pazienza.
"Allora, vediamo un po' dove possiamo..." si interruppe di colpo, annusando
l'aria con espressione allarmata, quando uno strano odore, che non assomigliava
a nulla di quello che lei aveva sentito prima d'ora, raggiunse il suo naso
acuto, e la ragazza mezza-licantropo si mise in guardia, temendo che ci fosse un
pericolo imminente! Nello stesso momento, tutti i presenti scattarono
sull'attenti... e la Principessa, senza scomporsi, scivolò lentamente in una
elegante quanto pratica posa di guardia, percependo una presenza sgradita molto
vicino a loro...
"Che... che sta succedendo?" chiese Moka, un po' impaurita. Per quanto fosse
conosciuta per essere una combattente fredda e determinata quando la sua
personalità interna emergeva, quando quest'ultima era sigillata dal suo rosario
Moka era di poco superiore ad un essere umano ragionevolmente ben allenato.
"C'è... qualcuno da queste parti?"
"Certo che c'è, Miss Confetto." disse Riza, le cui braccia si trasformarono
in zampe di lupo a significare che era pronta a dare inizio alla battaglia. "Il
mio naso non si è mai sbagliato prima d'ora, e non ho mai sentito un odore del
genere prima di adesso... mi è totalmente sconosciuto, ma riesco comunque a
capire che si tratta di avversari formidabili! Non dobbiamo sottovalutarli!"
"Non mi piace..." disse Tsukune, maneggiando nervosamente il rosario che
teneva sigillati i suoi poteri di ghoul. Anche lui si rendeva conto che c'era
qualcosa di molto strano... una presenza sinistra che ammorbava l'aria, come il
gelo di una tomba aperta... E un istante dopo, il sole sembrò perdere
luminosità, e con un sinistro rumore vibrante, una sorta di cancello
dimensionale si aprì davanti a loro, prendendo laforma di un varco nero
attraversato da lampi di sinistra luce violacea! Tsukune strinse i denti quando
vide due figure umanoidi, una esile ed apparentemente fragile, ed una possente e
quasi squadrata, che avanzavano minacciose verso di loro... e pochi istanti
dopo, davanti a loro apparve un inquietante individuo vestito di bianco, con la
pelle mortalmente pallida e i capelli neri, uno strano copricapo che sembrava
fatto di osso a proteggergli soltanto una parte della testa, e gli occhi di un
verde gelido e quasi ipnotico, con delle righe azzurre simili a lacrime che
solcavano le guance! In qualche modo, faceva più paura lui del colosso dalla
pelle scura e pieno di muscoli che lo seguiva, ghignando sinistramente mentre si
sgranchiva le nocche...
"Tsk." grugnì il mostro muscoloso. "Sono stato qui un po' di volte con una
maschera, ma il mondo umano è più noioso di quanto ricordassi! L'energia
spirituale qui è così scarsa, che mi sembra di soffocare!"
"Cosa?" esclamò Yukari, cercando di non far vedere che le tremavano le
ginocchia. "E... e questi due chi sono? Che... che cosa vogliono qui?"
"Non ne ho idea." disse la Principessa, sostenendo lo sguardo di Ulquiorra
Cifer, la Cuarta Espada. "Tuttavia, ho l'impressione che siano in qualche modo
legati alla mente che sta dietro a questo complotto. Ammetto che non ho mai
visto due creature simili prima d'ora. Che cosa siete voi, esattamente?"
Ulquiorra guardò freddamente il gruppetto di youkai e mezzi-youkai riunito
davanti a lui e a Yammy. "Non ho nulla da dire a spazzatura come voi." disse
laconicamente. "Toglietevi di mezzo."
"Cosa? Hey, signor emo, guarda che noi non siamo qui per intrattenere voi due
buffoni!" esclamò Riza, piuttosto irritata, senza più nemmeno badare al fatto
che Ulquiorra sembrava essere un avversario decisamente al di sopra della sua
portata. "Voi chi siete, visto che ci troviamo? E cosa siete venuti a fare
qui?"
"Come ho detto, non siamo obbligati a darvi nessuna risposta." disse
Ulquiorra. Yammy sembrava fremere... non era certo il più paziente degli Espada,
e anzi stava cercando una qualsiasi scusa per attaccare briga e sfogare i suoi
istinti distruttivi. Scusa che in quel momento Riza gli stava dando
ampiamente...
"Senti, tu! Io non ho nessuna voglia di starmene qui ad ascoltare i vostri
discorsi! Io sono qui perchè c'era la possibilità di ammazzare qualcuno... ED E'
QUELLO CHE FARO' ADESSO! GRAAAAAARGH!" ringhiò la Decima Espada, sollevando un
braccio muscoloso e cercando di abbatterlo sul gruppo di Tsukune e della
Principessa senza alcun preavviso! Con estrema calma, la bionda principessa
degli youkai eseguì uno spettacolare salto mortale all'indietro ed evitò il
pesante pugno di Yammy, mentre il resto del gruppo si sparpagliava rapidamente!
Il pugno di Yammy si abbattè sul terreno con la forza di un bodile, e un boato
assordante riecheggiò tutt'attorno quando il colpo aprì letteralmente uno
squarcio nel cemento armato, come se fosse stato polistirolo! Un terremoto in
miniatura scosse la strada, e alcuni dei ragazzi dovettero appoggiare una mano a
terra per evitare di essere scagliati via dalla scossa tellurica... mentre
Ulquiorra restava in piedi senza apparente fatica, mantenendo la sua espressione
distaccata e vagamente irritata.
"Hmph. Ha perso la testa. Che stupidaggine." affermò tra sè lo Espada del
Nichilismo. Pur non essendo certo un santo, Ulquiorra trovava sgradevoli e
stupidi gli spargimenti di sangue inutili... cosa di cui invece Yammy sembrava
entusiasta! Rassegnato all'idea che avrebbe dovuto combattere contro questi
scartini che non avrebbero certo potuto dargli problemi, Ulquiorra si mise in
guardia, mentre Yammy continuava furiosamente il suo attacco!
"IO VI SCHIACCERO' COME LE MERDE CHE SIETE!" tuonò lo Espada dell'Ira.
"HAHAHAHAHAAAA! VEDIAMO SE RIUSCITE A SCHIVARE QUESTO!"
Il pugno sinistro di Yammy scattò verso Tsukune, che per un attimo restò a
guardare atterrito l'enorme arto che si avvicinava a velocità allucinante... ma
riuscì a risvegliarsi appena in tempo dal suo stupore e si gettò a terra con
rapidità, sentendo un violento colpo di vento quando il micidiale attacco lo
mancò di qualche centimetro e colpì un lampione dietro di lui, riducendolo in un
ammasso di ferraglia contorta! La violenza del colpo era stata tale che il
semplice spostamento d'aria fu sufficiente a far perdere al ragazzo ghoul la sua
presa sul terreno e scagliarlo via, facendolo grugnire di dolore nel momento in
cui l'asfalto dissestato gli graffiò la pelle delle braccia!
"Tsukune-kun!" esclamò Kurumu, mentre Moka già andava ad assistere il
ragazzo. Vedere Moka che sembrava quasi approfittare della situazione per andare
da Tsukune fece provare un breve impeto di gelosia alla succube dai capelli
azzurri, ma Kurumu inghiottì la sua gelosia e si lanciò all'attacco contro
Yammy, sfoderando due serie di lunghi ed affilati artigli che avevano preso
improvvisamente il posto delle unghie delle mani, mentre un paio di ali da
pipistrello e una lunga coda appuntita le erano spuntate appartemente dal nulla!
"Okay, brutto ammasso di lardo! Se tocchi Tsukune, devi fare i conti con
me!"
"HAHAHAHAHAAAA! NON MI ROMPERE I COGLIONI, MISERABILE NULLITA'!" tuonò la
Decima Espada, voltandosi di scatto per colpire Kurumu con un manrovescio... ma
Kurumu si era aspettata la sua reazione, e si scansò con perfetto anticipo,
evitando il tremendo colpo! Fece saettare la sua coda e la avvolse attorno al
polso di Yammy, poi si fece trascinare apposta e sferrò un rapido e preciso
fendente con gli artigli della mano destra, colpendo l'avversario e aprendogli
un taglio netto verso la fine dell'avambraccio! Yammy lanciò un tremendo ruggito
di rabbia e di dolore, e Kurumu mollò la presa e atterrò con un agile capriola
prima che il bestione potesse rispondere al suo attacco, mentre Riza si
scagliava con determinazione contro Ulquiorra, sfoderando i suoi artigli
letali!
"Vediamo se fai ancora tanto il figo quando ti ho fatto un bel ricamino sulla
faccia! Yaaaaah!" esclamò la ragazza-lupo, sferrando un poderoso fendente
orizzontale che sfrecciò verso la testa dello Espada del Nichilismo.
Quest'ultimo, tuttavia, non fece una piega e si scansò quel tanto che bastava
per evitare il colpo di solo qualche centimetro. Un istante dopo, la sua mano
aperta scattò in avanti a colpì Riza allo stomaco, con abbastanza potenza e
precisione da mozzarle il fiato in gola e farla volare per un lungo tratto,
facendola infine schiantare su un cumulo di rifiuti che si trovavano lì vicino.
"Accidenti... attenta, Riza-san! Quel tizio non è da sottovalutare
assolutamente!" esclamò Hiro. "Principessa, quelli chi sono? Lei... ne sa
qualcosa, per caso?"
La bionda nobildonna, tirando fuori da chissà dove una motosega e facendola
partire, osservò attentamente Ulquiorra, mentre Riza si rialzava con un colpo di
reni e si rimetteva in guardia con espressione irritata. "Ho già sentito parlare
di loro. Vengono da un luogo chiamato Hueco Mundo, in una dimensione che qui
sulla Terra potremmo definire l'aldilà." spiegò la Principessa. "Recentemente,
si è verificata una defezione tra le file degli Shinigami, i soldati che
mantengono l'ordine e il controllo nel ciclo di morte e reincarnazione. Alcuni
di loro hanno dato il via ad una ribellione, e i loro capi si sono organizzati
sotto la guida del capitano Sosuke Aizen, la mente del complotto. Alle
dipendenze di Aizen, oltre agli shinigami traditori, ci sono anche dieci
pericolosi individui conosciuti come gli Espada. Ho ragione di credere che
questi due facciano parte di questo gruppo."
"Sei informata su di noi, a quanto vedo." disse Ulquiorra, senza mostrare il
minimo segno di essere impressionato. Yammy, sempre più irritato per il fatto
che un'avversaria che lui considerava inferiore lo stava umiliando, stava
ruggendo in preda all'ira cieca, percuotendosi il petto come un gorilla
infuriato... e alcuni dei presenti videro che il suo corpo stava cominciando a
mutare, i muscoli che guizzavano sotto la pelle in maniera repellente! Lo Espada
più grande stava cominciando a trasformarsi, cominciando ad assumere un aspetto
più animalesco e mostruoso...
"Che posso dire? Una persona che si trova nella posizione che ricopro non può
fare a meno di tenersi aggiornata su molti argomenti." rispose la Principessa
con nonchalance, facendo scorrere quasi distrattamente la sua motosega
sull'asfalto. Si sentì uno stridio agghiacciante, mentre una raffica di
scintille si levava dal terreno. "Non sarebbe molto dignitoso se mi lasciassi
cogliere di sorpresa così facilmente. Ma ditemi... voi per caso, sapete qualcosa
di Fairy Tale, o di quello che stanno facendo di recente nel mondo degli
youkai?"
"Non risponderò certo ad una domanda simile." affermò Ulquiorra, sguainando
lentamente una lunga spada dalla lama leggermente incurvata, tenendola con la
mano destra con una destrezza che faceva subito capire che era un combattente
molto esperto. Con un guizzo, la Cuarta Espada si lanciò all'attacco, sferrando
un fendente diretto al collo della Principessa, ma quest'ultima, che aveva
osservato ogni minimo movimento del seritore di Aizen, alzò di scatto la sua
motosega, e le lame si scontrarono a mezz'aria con un cigolio e una pioggia di
scintille. La Principessa ed Ulquiorra si separarono saltando all'indietro e
squadrandosi attentamente, e la Cuarta Espada strinse leggermente i suoi gelidi
occhi verdi. "Hmph. Sembra che tu sia più abile del previsto. Non posso
permettermi di sottovalutarti."
"Principessa!" esclamò Hiro, piazzandosi al suo fianco e mettendosi in
guardia, malgrado fosse chiaramente spaventato - riusciva a capire che quel
tizio dall'aspetto funereo, malgrado le apparenze, era uno degli avversari più
formidabili che lui e i suoi compagni avessero mai affrontato. "Principessa, ha
bisogno di una mano? Potrei... aiutarla?"
"Hiro! Levati di mezzo, ci saresti solo d'intralcio!" esclamò Riza, mentre
Tsukune, Moka, Yukari e Kurumu continuavano a cercare di tenere a bada il
possente Yammy. La Decima Espada stava perdendo sempre più il controllo, ed era
aumentato di dimensioni, raggiungendo una ragguardevole altezza di tre metri,
con corna ricurve che gli uscivano dalle tempie, spuntoni di carne che
spuntavano dagli avambracci, e la mascella inferiore sporgente e armata di zanne
ricurve. Con un gesto della sua bacchetta magica, la piccola strega fece
apparire dal nulla uno sciame di oggetti assortiti - un imbuto, un lavandino,
una lavagnetta portatile... - e li scagliò contro il volto mostruoso di Yammy,
senza fargli alcun danno ma costringendolo a fermarsi per un secondo... il tempo
necessario a Tsukune e a Moka per rimuovere i rispettivi rosari dal collo
dell'altro! Immediatamente, i lunghi capelli rosa confetto di Moka diventarono
bianchi come la neve, e un freddo bagliore rossastro, come fuoco e ghiaccio
assieme, si accese nelle pupille dei suoi occhi! Nello stesso momento, Tsukune
si trasformò, in maniera più sottile ma non per questo meno notevole - i suoi
occhi diventarono rossi, con le pupille ellittiche come quelle di un gatto, i
suoi capelli scolorirono leggermente, e il suo corpo assunse un aspetto più
forte e agile. Questo era il risultato di una serie di trasfusioni di emergenza
che Moka aveva fatto al ragazzo, per permettergli di sopravvivere contro Kujo e
contro i mostri che avevano cercato di aggredirlo alla Youkai Academy: Tsukune
era diventato una creatura a metà tra un essere umano e un vampiro, un ghoul che
si era rivelato potente quanto bastava per permettere al ragazzo di sopravvivere
al suo turbolento primo anno di accademia... e che ora era la sua migliore
possibilità di affrontare Ulquiorra, che non dava segno di sorpresa nel vedere
quella trasformazione.
"Hm. Questa non me l'aspettavo. Dovrò fare rapporto di questa novità."
affermò Ulquiorra, parlando più a sè stesso che alla Principessa e a Riza. La
ragazza-lupo, per niente in vena di ascoltare Ulquiorra, diede inizio alle
ostilità scattando in avanti, e poi eseguendo un'abile finta verso la propria
destra, cercando di colpire la Cuarta Espada al fianco... mentre la Principessa,
con un fluido movimento, scivolava verso sinistra e sferrava un abile fendente
con la sua motosega. Ma Ulquiorra si rivelò una volta di più un avversario molto
abile, malgrado l'aspetto poco imponente... e dopo aver scansato abilmente un
fendente dagli artigli di Riza, alzò le braccia, sferrò un colpo, e deviò la
lama rotante come se fosse stata un semplice bastone. I denti affilati della
motosega non riuscirono a penetrare la pelle della Cuarta Espada, e una pioggia
di scintille si levò dal punto dell'impatto, mentre la Principessa saltava
all'indietro per evitare un contrattacco. Con disarmante rapidità, Ulquiorra
alzò l'altro braccio e creò una sfera di energia rossa sul suo pugno, per poi
scagliarlo contro le sue avversarie.
"Bala." disse Ulquiorra, alzando appena la voce. Il proiettile fatto
di pura energia spirituale sfrecciò con un sibilo malefico verso il volto della
Principessa, che però, grazie ai suoi riflessi, riuscì a scansarlo di
pochissimo, spostando la testa da un lato. La Bala di Ulquiorra riuscì comunque
ad aprirle un taglio sulla guancia grazie all'emanazione di energia, e un
rivoletto di sangue scorse sul volto elegante della bionda nobildonna, che non
fece altro che sorridere obliquamente e passarsi le punte di due dita sul
taglio, leccandone via poi il sangue.
"Reiatsu, eh? Energia spirituale. Voi Espada avete un controllo invidiabile
su di esso." disse la Principessa. Pensando che Ulquiorra fosse distratto, Riza
scattò verso di lui da dietro, cercando di colpirlo ancora una volta con i suoi
artigli... ma, con brutale efficienza, lo Espada dalla pelle d'alabastro si
volto rapidamente e parò il colpo con il braccio sinistro, per poi respingere
Riza, che atterrò in piedi un po' più in là ed incespicò per qualche passo.
"Hmph. Non un tipo molto loquace, vedo. Beh, Aizen Sosuke non se li è scelti
a caso, i suoi servitori." affermò la Principessa. Alzò di nuovo la sua
motosega, sollevando l'arma letale all'altezza del volto di Ulquiorra, che
sembrava congelato in una espressione totalmente neutrale, con appena un accenno
di disprezzo... un'espressione che era completamente agli antipodi della furia
cieca, piena di odio, con cui Yammy si stava sfogando su Tsukune e i suoi
compagni!
"HAHAHAHAHAAAAA! VI SPAPPOLERO' COME INSETTI!" ringhiò il gigantesco Espada,
gli occhi che dardeggiavano per la sete di sangue. Il suo pugno sfrecciò in aria
e fece per abbattersi sulla piccola Yukari, che spalancò gli occhi in un attimo
di sorpresa e paura, ma riuscì a scansarsi abilmente, venendo però gettata a
terra dall'impatto del pugno di Yammy sul terreno. Il gigantesco bruto ringhiò
nuovamente e scagliò una sfera di energia rossa uguale a quella di Ulquiorra,
indirizzandola verso Tsukune e Moka. I due ragazzi evitarono il colpo per un
pelo, scattando ognuno in direzioni diverse... e la vampira dai capelli candidi
saltò verso la testa di Yammy, eseguendo una capriola in aria e scendendo giù
con un letale calcio dell'alto verso il basso! Si sentì un boato tremendo quando
il calcio di Moka andò a segno, e Yammy strabuzzò gli occhi e ruggì per l'ira e
il dolore prima di finire faccia a terra, facendo tremare tutto con il suo
immane peso! Sempre più infuriato, Yammy cominciò a rialzarsi, e degli spuntoni
ossei ricurvi fuoriuscirono dalla sua spina dorsale, estendendosi come lame.
"Hmph." disse Moka. "Solo un ammasso di carne che non sa pensare ad altro che
a sfogare i suoi bassi istinti distruttivi. Uno come te dovrebbe stare al suo
posto, spazzatura."
"RAAAAARRRGH!" ruggì Yammy, alzandosi di scatto. "PIU' VOI MI FATE INFURIARE,
PIU' CRESCE LA MIA FORZA! VI ANNIENTERO'! VI ANNIENTERO' TUTTIIII!"
Il bruto sferrò un poderoso colpo circolare con il braccio destro, cercando
di colpire Kurumu, che aveva preso il volo grazie ad un paio di ali da
pipistrello che si era fatta improvvisamente spuntare dalla schiena. La succube
evitò il tremendo colpo scendendo rapidamente di quota, e poi sferrò un fendente
con i suoi artigli, senza far più di tanti danni al possente Espada, ma
facendolo incespicare per un secondo, e dando a Tsukune la possibilità di
chiudere le distanze e sferrare una poderosa serie di pugni!
Con letale potenza e precisione, il ragazzo ghoul raggiunse il torace
dell'essere malvagio, sferrando il suo attacco! Ad ogni colpo, il corpo di Yammy
saltava indietro, come colpito da una raffica di mitragliatrice, e a nulla
valsero i tentativi di difesa della possente creatura, che si ritrovò ben presto
in minoranza! Con un ultimo, tremendo colpo, Tsukune fece cadere all'indietro
Yammy, che si abbattè al suolo con un boato assordante, aprendo delle profonde
crepe nel terreno! Approfittando del momento in cui Yammy era più vulnerabile,
Yukari fece un salto enorme e agitò la sua bacchetta magica, creando una raffica
di carte affilate come rasoi che sfrecciarono verso il bersaglio, trafiggendolo
in più punti! Yammy ruggì di nuovo, sempre più infuriato, e cercò di
allontanarsi rotolando... ma solo per prendere una rincorsa ancora maggiore e
scagliarsi di nuovo contro i suoi avversari!
"Hmph... questo bestione non sembra proprio avere idea di quando è il momento
di lasciar perdere, vero?" affermò Moka. "Bene, ammasso di carne, se è questo
che vuoi... saprò darti la lezione che meriti!"
"Accidenti, Moka, non lo provocare!" esclamò Kurumu, atterrando e ripiegando
le ali sulla schiena, mentre Yukari cercava di lanciare un altro incantesimo.
"Lo hai visto anche tu che questo bestione diventa tanto più forte quanto più si
infuria!"
"Finchè non riesce a ragionare, possiamo tenerlo a bada!" Rispose Moka, dando
un'occhiata al combattimento che la Principessa e Riza stavano sostenendo contro
Ulquiorra. Lo Espada del Nichilismo non stava ancora facendo sul serio, e ciò
nonostante riusciva a tenere sotto scacco le sue avversarie con scioccante
facilità. "Anzi... forse è il caso che io vada a dare una mano alla Principessa
e a Riza-san. Quel tizio più piccolo mi sembra molto più pericoloso..."
"Va bene, Moka-san!" affermò Tsukune, sentendosi più sicuro di essere in
grado di tenere testa al furioso Yammy. "Di questo qui ci occupiamo noi!"
Moka annuì e sorrise argutamente, tenendo d'occhio Ulquiorra mentre si
avvicinava alla Principessa, sfoderando una spada lunga e sottile...
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Nozomi doveva ammettere che il viaggio verso la Soul Society, attraverso i
quartieri del Rukongai, non era esattamente quello che lei si era aspettata:
sembrava davvero di camminare lungo le stradine fatiscenti di un antico
villaggio giapponese, circondati dalla povertà e dal degrado, tra odori
repellenti e sporcizia. Se questo era davvero l'aldilà, Nozomi era davvero
contenta di non serbarne alcun ricordo...
"E' un autentico squallore..." mormorò Rin, che era un po' meno avvezza a
tenersi le sue opinioni per sè. "Ma com'è possibile che la Soul Society tolleri
tutto questo? Non dovrebbero prendere dei provvedimenti per fare in modo che gli
abitanti di questo posto vivano in maniera un po' più decente?"
"Soprattutto se penso che in questo posto le persone vivono molto più a lungo
che sulla Terra..." disse Urara, dando delle monetine ad una coppia di bambini
che stava facendo l'elemosina. Si rivelò una scelta poco ponderata - non solo
iniziarono subito a radunarsi altri mendicanti che, attirati anche dai vivaci
colori del vestiario delle ragazze, cercarono di ottenere qualcosa anche per sè
stessi... ma i due bambini, accortisi che non era la moneta in uso nella Soul
Society, rilanciarono le monete alla biondina con aria indignata. Fu soltanto
quando Rukia e Jushiro intervenirono, calmando i bollenti spiriti di chi stava
intorno con la loro semplice presenza, che si riuscì ad evitare confusione.
Urahara si aggiustò il cappello sulla testa. "Come potete vedere, non è un
problema di facile soluzione." affermò. "Forse vi siete fatte l'idea che la Soul
Society sia una specie di regno, ma non c'è nulla di più sbagliato. Vedete,
prima che il capitano Aizen tradisse le Tredici Divisioni e sterminasse la
Centrale 46, l'autorità giudiziaria della Soul Society... si può dire che la
nostra dimensione fosse un autentico incubo burocratico, dove le proposte di
riforma e di miglioramento degli standard di vita venivano costantemente
ostracizzate e fatte passare per interminabili e labirintiche discussioni. Anche
ora che la Centrale 46 non esiste più, la situazione non è molto cambiata."
"La catena di comando si è infranta, e finchè non si riuscirà a rimetterla a
posto, temo che non sarà possibile riportare la Soul Society all'efficienza. In
effetti, finchè non saremo riusciti a sventare i piani di Aizen, la situazione
non ha possibilità di migliorare." continuò Yoruichi. Essendo discendente di una
delle famiglie nobili della Soul Society, l'affascinante guerriera dalla pelle
scura era tra i più adatti a spiegare alle neofite come funzionassero le cose in
quel caotico aldilà. "State comunque pur certe che, senza la Soul Society, la
situazione in questo mondo era molto peggiore, e la violenza tra le anime
reincarnate era la regola, piuttosto che l'eccezione. Il capitano Yamamoto, con
tutti i suoi difetti, ha anche degli innegabili meriti. Almeno è riuscito a
portare un po' di ordine da queste parti."
"Questo però non toglie che la gente della Soul Society vive in una
situazione terribile..." azzardò Coco, sentendosi più che mai come un pesce
fuori dall'acqua. Più si sapeva di questo strano mondo, più aveva l'impressione
che si fossero cacciati in qualcosa di davvero troppo grande per loro...
"Lo sappiamo anche noi." disse Rukia, comprendendo le rimostranze dei suoi
compagni - che del resto, era ormai abituata ad aspettarsi da coloro che
venivano a sapere dell'esistenza della Soul Society. "E per quello che possiamo,
cerchiamo anche di migliorare un po' la situazione... comunque, tra non molto
dovremmo essere in vista del Seireitei. E allora lo spettacolo cambierà non
poco."
"Il Seireitei, o Corte delle Anime Pure, è il cuore del governo della Soul
Society." disse Ichigo, giusto per ricordarlo alle Pretty Cure nel caso ce ne
fosse stato bisogno. Il ragazzo dai capelli arancioni stava guardando verso
l'enorme complesso che dominava l'immensa metropoli, e che già da quella
distanza dava l'impressione più di una montagna che di un quartiere. "Da qui, ci
si metterebbe un sacco di tempo per raggiungerlo... in effetti, ci vorrebbe
almeno qualche giorno di cammino... ma per fortuna, gli shinigami hanno una
tecnica particolare con la quale possono fare tutta questa strada."
"Davvero? Riuscite ad arrivare fin lì... oppure a raggiungere i quartieri di
Rokungai... in così poco tempo?" chiese Kurumi. "Noi Pretty Cure siamo
abbastanza veloci... e magari, grazie a Syrup, possiamo arrivare fin lì in un
paio d'ore... ma non credo che senza di lui riusciremmo a coprire una distanza
simile in così breve tempo."
"A parte il fatto che c'è un motivo se vi ho chiesto di atterrare sui
quartieri di Rokungai, piuttosto che proprio davanti ai cancelli del Seireitei."
affermò Jushiro, sorridendo garbatamente. "In generale, e anzi in questo periodo
più che mai, i guardiani delle mura del Seireitei hanno il grilletto facile, se
capite cosa voglio dire. Se ci fossimo presentati in groppa al vostro compagno,
non credo avrebbero esitato più di due secondi a spararci addosso."
Karen annuì, comprendendo la necessità di essere paranoici e pronti a tutto.
Per quanto la situazione fosse di calma apparente, era innegabile il fatto che
le Tredici Divisioni fossero in guerra con Hueco Mundo. "Capisco. Quindi,
arriveremo al Seireitei usando questa vostra tecnica, se non ho capito male.
Ma... credo che prima di farlo, noi sei dovremmo trasformarci."
"Come mai, Karen-san? Non che la cosa mi dispiaccia, ma sono curiosa di
sapere come mai pensi che ne abbiamo bisogno." chiese una incuriosita
Nozomi.
"Beh, il motivo è abbastanza semplice." rispose Karen con tutta tranquillità.
"Per arrivare fin lì in così poco tempo, dovremmo sicuramente accelerare ad una
velocità superiore a quella che un normale essere umano potrebbe sopportare
senza subire gravi lesioni oppure morire. Quando ci trasformiamo, la nostra
resistenza fisica aumenta abbastanza da permetterci di sopravvivere ad una tale
velocità, altrimenti siamo a tutti gli effetti delle ragazze comuni."
"Immagino che Yoruichi-san, Urahara-san e gli altri pensassero di usare
questa tecnica e usarla per portare anche noi davanti ai cancelli del
Seireitei." affermò Komachi. "Sarebbe il modo più rapido e più semplice, in
effetti. E visto che siamo accompagnati da due shinigami della Tredicesima
Divisione..." guardò con gratitudine verso Jushiro e Rukia. "...dovremmo essere
in grado di passare senza eccessivi problemi."
"Esatto, mie care! Era proprio questo quello che avevamo in mente... anche se
immagino che io e Yoruichi-chan avremo comunque il nostro bel da fare, visto che
siamo esuli... e tutta questa serie di cose!" disse con fare allegro Urahara,
tirando fuori un ventaglio dalla sua veste e aprendolo di scatto. Dal ventaglio
fuoriuscì una raffica di coriandoli colorati, che si sparsero tutt'attorno e che
accattivarono subito l'attenzione di Nozomi e Urara!
"Beh, allora che aspettiamo?" chiese Kurumi, strizzando un occhio mentre
indicava un vicoletto vicino. "Forza, ragazze, adesso ci infiliamo là dentro e
ci trasformiamo, così non ci saranno più problemi a seguire le nostre guide al
Seireitei."
"Subito!" esclamò Nozomi, infilandosi per prima nella stradina angusta,
seguita a ruota da tutte le sue compagne. Ci furono una serie di lampi di luce
colorata, accompagnate da una serie di proclami ad alta voce...
"PRETTY CURE! METAMORPHOSE!"
"Il grande potere della Speranza! Cure Dream!"
"La fiamma rossa della Passione! Cure Rouge!"
"Il profumo e l'Effervescenza dei limoni! Cure Lemonade!"
"La terra verde della Tranquillità! Cure Mint!"
"La sorgente blu dell'Intelligenza! Cure Aqua!"
"La rosa blu è il mio emblema segreto! Milky Rose!"
...e un attimo dopo, sei ragazze dai costumi sgargianti, accompagnate da tre
graziosi animaletti, uscirono dal vicolo come macchie di colore nel grigiore del
Rokungai! Inutile dirlo, Orihime andò subito in visibilio, con tanto di raggi di
sole che scaturivano dietro di lei, e scintille dorate che le luccicavano
attorno! "Wooooow! Avete visto che bello? E' come negli anime che guardo sempre!
Ci sono le ragazze che si trasformano e combattono contro il male! Mamma mia,
quanto mi piacerebbe potermi trasformare anch'io così! Com'è che facevano? Ah,
sì, certo! Moon Power Make Up! Ta-daaaan!"
La stravagante ragazza dai capelli rossi si mise in posa da Sailor Moon, e
poi cominciò a fare delle buffe mosse di arti marziali, come se stesse cercando
di combattere contro dei nemici invisibili che la circondavano... e atterrò
mettendosi nuovamente in posa, sotto gli sguardi esterrefatti della maggior
parte dei suoi compagni. Solo Cure Dream ed Cure Lemonade non sembravano per
niente stupite, e anzi raggiunsero la loro nuova amica per incoraggiarla!
"Se vuoi ti posso dare anch'io qualche consiglio per essere una Magical Girl
a tutti gli effetti, Orihime-chan!" esclamò un'euforica Cure Dream, tenendo una
mano ad Orihime come se stesse dando il benvenuto ad una nuova Pretty Cure! "Non
è difficile, lo sai? Si tratta di avere decisione, di non farsi abbattere, e di
pensare positivo! Sono sicura che saresti perfetta come Pretty Cure!"
"Dici davvero, Nozomi-chan?" esclamò Orihime, prendendo le mani a Cure Dream
e guardandola negli occhi con espressione comicamente commossa. "Davvero pensi
che riuscirei bene come Magical Girl?"
"Certo, Orihime-chan! Ti basterà seguire i miei consigli e vedrai che farai
un figurone!" esclamò la leader non ufficiale delle Pretty Cure.
"E darò una mano anch'io! Sembra divertente!" esclamò Cure Lemonade,
brillando a sua volta e unendosi a quelle due nei loro voli pindalici!
Il loro entusiasmo non era condiviso da tutti, con reazioni alquanto
differenti tra il gruppo: Ishida stava facendo finta di non conoscerle,
guardandosi attorno con apparente nonchalance. Ichigo, Rukia e Milky Rose
avevano tutti un grosso gocciolone di sudore dietro la testa. Yoruichi guardava
la scena ridacchiando tra sè, mentre Urahara stava dicendo qualcosa riguardo i
vantaggi della "beata gioventù"... e Chad, pur restando serio e taciturno,
indicò le tre con fare imbarazzato, avvicinandosi a Cure Rouge.
"Rouge... le tue compagne... è normale da parte loro, tutto questo?" chiese
l'enorme ragazzo dalla pelle scura.
La Pretty Cure della Passione ridacchiò rassegnata e scosse la testa. "Oh,
tipico modo di fare di Nozomi-chan e Urara-chan. Tranquillo, Sado-san, ci farai
l'abitudine."
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Poco dopo, il gruppo di Nozomi ed Ichigo era finalmente arrivato alle porte
del Seireitei, e il capitano Jushiro Ukitake, come capitano della Tredicesima
Divisione, si era fatto aprire le porte dai guardiani, dopo aver assicurato che
i ryoka che erano con lui erano degli ospiti speciali, richiesti dal capitano
Genryusai Shigekuni Yamamoto in persona. Non appena varcati i cancelli, le
Pretty Cure e i loro accompagnatori si trovarono di fronte uno spettacolo ben
diverso da quello dei quartieri bassi: era un luogo ordinato, quasi lindo, che
ricordava i quartieri nobiliari della Edo dell'era Meiji. Le strade erano tenute
molto meglio, e le pietre levigate che le componevano erano più lisce e meno
dissestate. Anche gli edifici davano un'impressione di magnificenza, con le loro
alte mura bianche e le arcate pittoresche... tuttavia, ad un'occhiata più
attenta, le Pretty Cure ebbero anche la sensazione di un ambiente sterile e in
qualche modo ostile. Non erano sicure del perchè, ma non si sentivano del tutto
a loro agio...
"Ecco. Questo è il Seireitei, il cuore della Soul Society, signorine." disse
Jushiro, indicando il grande edificio che si ergeva al centro dell'immenso
complesso. "Ora vi condurrò al quartier generale delle Tredici Divisioni, dove
potrete finalmente parlare con il capitano Yamamoto in persona. C'è ancora da
fare un po' di salti, signorine, quindi il mio consiglio spassionato è quello di
reggervi forte, e seguire i nostri movimenti."
"Non è un problema." disse Cure Mint. "Anzi, devo ammettere che è divertente
questo modo di viaggiare! Se solo potessimo imparare anche noi a muoverci così,
sarebbe un gran bel vantaggio, non trovate?"
"Già... sarebbe utile per cogliere di sorpresa quelli di Eternal!" commentò
Coco, ripensando a quanto sarebbe stato utile, in una situazione in cui si
trovavano in svantaggio, usare quel passo-lampo (Urahara e gli altri residenti
della Soul Society lo avevano chiamato Shunpo, mentre Ishida aveva parlato di
una versione Quincy di tale tecnica chiamata Hirenkyaku) e riportarsi in
vantaggio con un movimento inaspettato. Un attimo dopo, il viaggio proseguì,
portando le ragazze sopra i tetti delle case e tra le strade immacolate della
capitale della Soul Society. In un lampo, passarono accanto ai negozi
prestigiosi riservati alla nobiltà, alle caserme e alle accademie nelle quali si
addestravano i difensori dell'aldilà... e prima ancora che potessero rendersi
conto di cosa fosse successo, le ragazze e i loro accompagnatori si ritrovarono
di fronte al grande quartier generale delle Tredici Divisioni, in tutta la sua
imponenza! Ishida corrugò la fronte, irritato nel trovarsi di fronte, ancora una
volta, al quartier generale degli shinigami che lui odiava... ma non disse
nulla, preferendo rimandare a momenti più favorevoli le sue rimostranze nei
confronti di un certo scienziato al servizio delle Tredici Divisioni...
"Ecco, ci siamo..." affermò Ichigo, con voce dura. "Siamo di fronte al
quartier generale delle Tredici Divisioni."
"Andrò io personalmente a dare l'annuncio al capitano Yamamoto." affermò
Jushiro. "Voi restate qui, e attendete di essere convocate."
"Va... va bene!" mormorò Cure Dream. sentendosi una volta tanto intimorita di
fronte alle gigantesche porte del quartier generale. "Spero... spero solo di non
essere arruolata a forza... ho come l'impressione che non mi piacerebbe per
niente..."
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CONTINUA...
Note dell'autore: Chiedo scusa, non avevo una grande ispirazione per questo
capitolo, e ho finito per farlo un po' corto e non certo memorabile. Tuttavia,
spero che almeno lo scontro con Ulquiorra e Yammy sia stato scritto abbastanza
bene, e sappiate che porterà ad un cambio di trama che coglierà molti di
sorpresa! Beh, questo è quanto, per adesso... nel prossimo capitolo, che spero
di iniziare presto, assisteremo a qualche evento un po' più sostanzioso! A
presto!