Maybe I miss you.
"Il tuo viso che mi manca non mi fa paura." - Roberto Vecchioni, Parigi.
Ed è veramente successo, alla fine.
In
quanti me lo avevano detto?
Tu
eri lì davanti a me, e io non ho neanche lontanamente
pensato che tu potessi essere tutto quello che ho sempre desiderato.
Sono stupida, davvero tanto stupida.
Ti ho visto passare per strada, l'altro giorno, ed eri come ti
ricordavo, forse più triste.
Ma
come ho detto, sono stupida. Sono rimasta dall'altro lato della strada,
a guardarti.
Fa
male sapere che ti ho perso, ma non piango, mi viene solo da ridere.
Guardo
fuori dalla finestra, fumando una sigaretta, e vedo il cielo, le
nuvole, il mare.
Penso a te.
Il
sapore acre del fumo mi riempie la bocca, e chiudo gli occhi quasi per
istinto.
Fa male vedere il tuo sorriso.
Eppure
tu sai ancora dove sono, non é così?
Sei
tu quello che é stato portato via dal tempo, quello
scivolato via.
So che ti ricordi ancora di me, ma cosa ricordi?
Non
so nemmeno più chi sono, tesoro.
Con
un respiro profondo finisco la mia sigaretta, e apro la porta di casa,
per uscire a prendere un po' d'aria.
E
tu sei lì, e ci sei davvero.
Non
ci penso un attimo, ti abbraccio.
Non
ho intenzione di commettere due volte lo stesso errore.
"Ti
stavo aspettando, Arthur."
"Lo
so, Marianne. Lo so."
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