Settembre 1980; Inizio anno scolastico
La facciata scalcinata del nobilissimo liceo ginnasio
Giulio cesare attendeva con la sua lugubre indifferenza l'ingresso degli
studenti. Era una mattinata tiepida per la fine di settembre, con uno stupendo
cielo azzurro intenso ed una lieve brezza che faceva rimpiangere i lidi di ostia
e le vacanze estive appena terminate.
Una ragazzina dai capelli corvini arricciati in
una pettinatura senza forma sedeva sui gradini osservandosi attorno
curiosamente. Chissà se qualcuno dei suoi compagni delle scuole medie aveva
scelto di frequentare il ginnasio quell'anno?. Non la preoccupava l'idea di
affrontare i nuovi compagni in solitudine, come diceva sua madre lei era una che
giocava con tutti.
Il nome della quattordicenne era Camilla Baudino,
figlia dell'ammiraglio Baudino e di donna Andreina, casalinga e madre tutto
sommato amorevole. Essendo figlia unica, la ragazza aveva avuto il privilegio di
poter proseguire gli studi sino alle scuole superiori che, anche se l'anno era
il 1980, era una cosa piuttosto rara da vedersi.
La giovane sedeva in silenzio, il viso
delicatamente poggiato sulle mani giunte a coppa, i gomiti poggiati sulle
ginocchia lasciate scoperte dalla gonna a balze color cachi e dai calzettoni
lunghi; i profondi occhi castani erano socchiusi, nel tentativo di dissipare la
lieve angoscia che l'imminente anno scolastico le provocava; ai piedi teneva la
sua tracolla di pelle stracolma di libri e quaderni con le foderine con il nome.
Perduta nelle sue fantasticherie adolescenziali,
Camilla non s'era resa conto dei passi di qualcuno alla sua destra e sobbalzò
quando il qualcuno in questione le poggiò una mano sulla spalla sinistra con
familiarità.
" ..me lo avevi detto che avresti fatto il
ginnasio.."
Esclamò gioviale, in un accenno di dialetto
toscano, il ragazzo biondo che la osservava ridendo da un paio di scalini più in
basso. Gaetano Berardi era stato suo compagno di classe dalla seconda media,
quando i suoi si erano trasferiti da Pisa per lavoro. Anche se l'adolescenza lo
aveva reso più alto e dinoccolato, in lui Camilla vedeva ancora il bambino un pò
pasciutello dai profondissimi occhi grigi, cangianti attraverso l'azzurro
intenso ed il verde a seconda del tempo atmosferico.
"...e tu hai pensato bene di raggiungermi..."
Gli rispose lei sorridente, alzandosi di fretta
per andargli incontro. Si erano trovati dal primo istante complici i comuni
interessi e le affinità di carattere. Lui mosse un paio di passi, gettando con
mala grazia il proprio zaino affianco alla tracolla di lei.
"... e dove volevi che andassi? Odio la
matematica e le scienze.. volevi mica farmi fare l'architetto eh?! "
" no...tutto ma non architetto.. uno che apprezza
la poesia come te è sprecato su di un tecnigrafo.."
Risero entrambi a crepapelle. Avevano un compagno
di classe che voleva fare l'architetto, si chiamava Ferrero ed era un tipo
buffo, con enormi occhiali dalle lenti spesse sempre calati sul naso. A detta di
Gaetano e Camilla era un ragazzo troppo insicuro e malfidato per poter andare
daccordo con loro.
" senti Cam..."
" mmh?"
"... tu sai già in che classe sei ?"
" quarta ginnasio sezione A, mi pare.. e tu?"
" ah ah.. menomale... anche io.. in fondo.. i
nostri cognomi iniziano entrambi per B, dove vuoi ci mettessero?"
" ti và di sederti al mio banco?"
Lo chiesero quasi all'unisono, cosa che li bloccò
con il viso ad un passo da quello dell'altro,in totale silenzio. Segretamente
ambedue gli adolescenti erano innamorati l'uno dell'altra, ma si sa, ci vuole
coraggio per fare il primo passo e la timidezza spesso è uno scoglio che solo
determinate situazioni e contasti ci fanno superare.
" l'ho chiesto prima io.."
" va beh.. ma la sai la risposta.."
Sbuffò Gaetano trattenendo un ghignetto sul viso
ancora imberbe ed afferrando lo zaino; la campanella era suonata da un pezzo.
" Andiamo Camilla... che ci fai fare ritardo il
primo giorno di scuola!"
Sparirono su per le scale correndo, con Gaetano
che portava gli zaini di entrambi, pregando mentalmente di non avere subito il
terribile insegnante di greco alla prima ora, quella ragazza lo avrebbe ucciso..
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