Double Dragon 2
OPERAZIONE
DOPPIO DRAGO
Prologo 1
TMNT
Radio Ninjeeay, One Nation, One Station
La mano verde spinse il
secondo dito per spostare l'interruttore, che fece illuminare di rosso
il led a fianco.
- Cowabunga, fratelli! Siete sintonizzati su Radio Niiiiija, qua il
vostro Deejay Miiiichelangelo, caliente come sempre e dentro il guscio
possente, voce squillante e spirito esuberante!...
- Basta, per favore, fatelo smettere. - Protestò una voce rabbiosa che
tutti conoscevano bene. - Ancora mi chiedo chi abbia avuto la malsana
idea di mettere quel casinista in veste di tecnico alle comunicazioni.
- Raf, per la verità l'idea delle pagliuzze è stata tua -
Puntualizzò un'altra voce.
- Donnie ha ragione! - Aggiunse Micky. - E a lui è andata pure di
lusso, dico bene, fratello? - Ammiccò con una marcata nota di malizia.
Donatello si limitò a tossire, ben lieto che le trasmittenti non
includessero segnali video.
Ma tutti sapevano già il motivo, e Raffaello lo sottolineò con vivo
rammarico.
- Già! Il secchione ha la sua bella, e io sono impantanato con il
capo della squadra!
- A proposito, come vanno le operazioni? - Si affrettò a chiedere Don,
per sviare il discorso dal terreno minato.
- Leonardo sta sorvegliando la zona.. - Sbuffò il rosso. Avrebbe voluto
lui quel ruolo, pur di non imbottirsi le orecchie con le sciocchezze
dell'arancione.
- E per le Zanne? - Chiese il viola.
- L'indicatore ne segnala la presenza dentro un vecchio edificio. Il
luogo è presidiato. Se non fosse per Leo, avrei già fatto irruzione.
- Chi lo presidia? - Chiese Don. - Il Piede? I Krang? Qualche milizia
paramilitare?
- Una semplice gang. - Liquidò Raf. - Un giochetto.
- E perché Leo ti ha fermato?
- Perché stanotte qualcuno ha avuto la stessa idea, e ci ha appena
preceduto.
- Back to the show, ragazzi! - Si intromise la voce petulante del
Deejay improvvisato. - Ehy dudes, avete mai fatto caso
all'assonanza tra le pronunce dei nostri nomi e i titoli di alcune
canzoni? Tipo Donatello, "Don'tell 'em"
di Jeremih
- Spegni quella diavolo di musica! - Tuonò Raffaello, - La parola
'silenzio radio' ti dice nulla?
"Silenzio" parlando di Mickey. Come
no, sospirò Donatello. Il suo lato nerd trovò, tra l'altro, il cantato
familiare, mettendosi a canticchiare. - Rithm is a dancer, it'a soul
companion...
- Vedi? Anche all'intellettuale piace! - Sbottò il frivolo alle
cuffie. - Anche se le parole le sta cambiando.
- Non ci fare caso. - Si giustificò Don, ringraziando ancora l'assenza
di segnale video. Sarebbe stato troppo lungo da spiegare. D'altra
parte, chi negli States conosceva gli Snap?
- Cambia musica! - Sibilò Raffaello. - Questa solfa mi ha stufato.
- Volentieri! - Rispose Micky. - Allora proviamo con Leonardo, Lionhearted di Porter Robinson
Il rithm'n'blues riciclato da antichi brani danzerecci di anni prima
venne sostituito con una più esplicita tunza.
- Siamo a posto! - Commentò Donatello, con un facepalm che nessuno vide.
- Brutto imbecille! - Ruggì Raf. - Per 'cambiare musica' intendevo dire
farla finita!
- D'accordo, amici ascoltatori! - Esclamò Michelangelo, che nel
frattempo accarezzava l'idea di cambiare il nome in DJ Angelo. - Allora
passiamo a me: Michaelangelo, My cool angel!
- Non voglio neppure sapere a chi appartiene! - Lo anticipò il rosso. -
E non azzardarti a premere quel maledetto play.
- Che guastafeste! - Rimarcò Micky con aria offesa. - Allora finiamo in
bellezza proprio con te! Raphael, Rebel
Yell!
All'intro chitarristica del famoso brano di Billy Idol, Raffaello
questa volta si zittì. Michelangelo si congratulò con sé stesso. Aveva
trovato un brano che piacesse al fratello!
Al partire del ritornello, il deejay arancione si unì al sosia di
"Spike vampiro di Buffy" nel cantare.
- In the midnight hour, she cried more, more, more...
Ma i "more" lì canto luì da solo, perché la musica nel frattempo si era
interrotta, lasciando i suoi gorgheggi stonati a tormentare i fori
auricolari dei fratelli.
Quando se ne accorse, il tarta-disk jokey si girò, e piagnucolò.
- Sensei, perchè? - Si lamentò, in direzione del maestro Splinter, che
ancora teneva in mano la spina della radio, appena staccata dalla presa.
- Michelangelo! - Tuonò severo il maestro.
Bastò il tono di rimprovero a ghiacciare ogni entusiasmo del
giocherellone e a riportarlo sull'attenti.
- Sì, sensei! - Rispose d'istinto, girandosi subito verso la console,
pacioccando un paio di manopole per apparire attivo e concentrato.
Il silenzio e soprattutto la pace tornarono finalmente sulle onde
radio.
Donatello ne approfittò per chiedere le sospirate delucidazioni sulla
situazione da Raf.
- Avete detto che qualcuno vi ha preceduto?
- Sì, - Rispose Raf, sbuffando. - E ci ha praticamente tolto tutto il
divertimento.
Prologo 2
Double Dragon
Rescue the Girl... No, not Again!
Whack!
Le nocche si stamparono sulla faccia dell'ultimo vandalo che avesse
avuto il misto di ardire e stupidità, a porsi a guardia dell'ufficio
capo della banda.
Il pugno fu così forte che dietro la testa del malcapitato, puntellato
alla soglia, scavò un piccola crepa.
Quando Billy Lee ritrasse il colpo, una piccola scia di sangue colava
dalla fronte del punk, mentre scivolava verso il basso, lasciando una
lieve scia rossa lungo il battente.
Il biondo agitò la mano per liberare un po' il guanto macchiato, anche
se il colore si confondeva con la tonalità simile dei globuli rossi
dell'avversario, poi chiamò a gran voce il fratello.
- Jimmy!
Il castano aveva appena eseguito un salto a gambe divaricate per
evitare la coltellata di un rockabillie in canottiera nera, e
contemporaneamente atterrare con due precisi calci una prostituta
punkabbestia e un energumeno a torso nudo, che andarono a far compagnia
al resto dei corpi stesi.
Un doppio pugno in caduta, infine, diede alla testa dell'ultimo il
bacio della buonanotte.
Jimmy guardò il coltello di quest'ultimo cadere a terra, quindi lo
raccolse.
- Ho finito! - Annunciò. E commentò. - Tutto qui quello che valgono le
Tigri di Pang Tang? La solita banda tutto fumo e niente arrosto.
Lo sprezzante commento andava alla scarsa resistenza dimostrata da
quegli sgherri all'irruzione nel covo.
Ma anche se fossero stati più forti, fermare i fratelli Lee sarebbe
stata comunque un'impresa.
D'altra parte per coloro noti come i Double Dragon picchiare criminali
era l'attività di una vita.
Avevano sbaragliato organizzazioni ben più impegnative, molto spesso
con implicazioni sovrannaturali dietro.
Al confronto dei vecchi Shadow Warriors, questa sembrava solo la solita
gang di routine.
- Aspetta, dobbiamo ancora incontrare il boss finale! - Esclamò Billy.
Entrambi i fratelli Lee calciarono la porta all'unisono, che si
scardinò e andò
a schiantare sul terreno, producendo una grande chiasso e alzando una
nube di polvere.
La stanza in penombra nascondeva una figura, che stancamente si stava
rilassando su un divano logoro, raccattato da qualche discarica.
- Niente male, avete steso tutti i miei più fidati seguaci.
- Chiamarle Tigri di Pang Tang mi sembra esagerato. - Apostrofò Jimmy.
- Questa è la solita banda di immondizia radunata da un po' di
bigliettoni.
- Che impudenza, chiamare così i miei allievi. - Rispose la voce. - Ma
in fondo hai ragione: loro erano solamente degli sgherri. Ora è venuto
il momento di provare il piatto forte.
E così dicendo il capo si alzò in piedi, e venne alla luce.
La figura che ne venne fuori stupì entrambi i combattenti.
- Sei tutto fuorché orientale, amico. - Ironizzò Billy. - Sembri più
Mike Tyson.
- Oh, ma io sono molto più forte di quel buffone. - Rispose l'uomo, un
negro alto e imponente, vestito di una canottiera stracciata i cui
colori richiamavano la bandiera americana, un paio di pantaloni
stropicciati che cadevano su stivaletti da pugile.
Era già pronto al combattimento, dal momento che i guantoni da lotta
erano già addosso.
I muscoli poderosi e massicci guizzavano mentre il mastino batteva i
pugni l'uno contro l'altro.
- Tigri di Pang Tang, eh? - Commentò Jimmy. - Sprizzi la parola
"America"
da tutti i pori! Venendo qui ci aspettavamo un dojo, non una palestra
di boxe.
- Poche storie. - Troncò Billy. - Riconsegnaci Marian e
facciamola finita.
Le parole del biondo presero di sorpresa la montagna di muscoli. - Ma
di che diavolo parlate?
- Marian, una bionda mozzafiato, gambe da urlo, hai presente? - Spiegò
sarcasticamente Jimmy gesticolando le tipiche curve femminili. - Quella
che i tuoi sgherri hanno avuto l'idea di rapire... per l'ennesima volta.
- Dì un po', mi prendi per il cu....? - Sbottò il pugile. - Non vado in
giro a rapire pollastre per divertimento personale. Vengono già a
frotte a becchettare i miei verdoni.
- Parli sul serio? - Chiese Billy, che cominciò a nutrire un dubbio. -
Eppure la soffiata era chiara.
- Per me sta bluffando! - Intervenne Jimmy, tenendo pronto il coltello.
- E vuole che gli spezziamo le braccia.
- Le mie braccia? - Sorrise il mastino. - Non vedrai neppure arrivare i
miei pugni, o non mi chiamerò più T.J. Combo!
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il tuo fandom
Double Dragon
(Neon)
La
tormentata serie di videogiochi
Double Dragon nasce nel lontano 1987 come gioco da bar, convertito poi,
con scarso successo, sui maggiori formati dell'epoca.
La trama, molto semplice, verteva sul rapimento di Marian e sulla
missione dei fratelli Lee di recuperarla attraverso calci e pugni tra
zone urbane, boschive, fino a un covo degno di una setta ninja.
E in quanto punti di riferimento con gli altri due fandom, la serie non
è estranea a molti elementi di contaminazioni, arti mistiche oscure
(Double Dragon 2), archeologia (Double Dragon 3, rosetta stone), e
persino anfibi mutanti (Battletoads & Double Dragon).
I personaggi in questa fic riprendono le sembianze viste in Double
Dragon Neo, il più recente remake dell'originale, ma che in sé
coinvolge, in modo ironico, anche alcune sparate 'supereroistiche'
viste nel cartone animato a loro dedicato ("Due Draghi per una Cintura
Nera") e nel fumetto della Marvel,ma soprattutto il film e il
videogioco ad esso dedicato ("Double Dragon" per Neo Geo).
In questa, storia, tuttavia, manterranno comunque la loro sobrietà di
semplici "combattenti di strada". Almeno per ora.
Alla prossima.
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