Portieri

di Ai_1978
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4. GENZO
 
Alcuni dicono che sono antipatico.
Parzialmente è vero.
Altri sostengono che io sia borioso.
Opinabile.
Infine c’è chi mi definisce uno stronzo.
Punti di vista.
Ma su una cosa tutti concordano: io sono il migliore.
E me lo merito: lotto per esserlo da quando ho sette anni.
Ho mollato tutto, affetti e amicizie, per inseguire il mio sogno.
Pensate sia facile per un ragazzino di dodici anni trovarsi da solo in Germania, assimilare una nuova lingua e delle nuove usanze?
Imparare ad essere nessuno quando, invece, nel tuo Paese eri il grande Wakabayashi?
Credete che rendermi improvvisamente conto dei miei limiti per me sia stato piacevole? Per me, che ero convinto di essere infallibile?
Ritrovarsi ad essere l’ultimo degli stronzi quando ero abituato ad essere considerato il primo dei fenomeni, non è mai bello.
Ma ho tenuto duro.
Ho lottato.
Il mio spirito si è temprato e anche il mio fisico. Ho collezionato talmente tanti infortuni e acciacchi in questi anni che mi sento un novantenne.
Ma ce l’ho fatta.
Ora sono definitivamente ciò che ho sempre voluto essere.
Genzo Wakabayashi: il Super Great Goal Keeper.




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