You don't control me

di _Marty01_
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Il treno sfreccia veloce sotto i nostri piedi, facendoci sobbalzare. Gli Iniziati, sia interni che esterni, sono diminuiti di molto dall'inizio di questa settimana, anche se gli Iniziati interni, compresi da me, Lonerin, Theana, Yeshol e Learco, un ex-candido, siamo davvero pochi a confronto degli altri, con probabilità di successo minori.

Kryss è in piedi davanti a noi, le braccia incrociate al petto.

-Per chi di voi non lo sapesse, oggi si terrà una gara a squadre. I capitano saremmo io e Quattro.- comincia, indicando Quattro col cenno del capo. -Il gioco consiste nel scovare la bandiera della squadra avversaria senza farsi sparare dai componenti dell'altra squadra...-

-Sparare?- lo interrompe Theana, sbiancando -Non vorrete mica...-

-Sono a salde.- riprende Kryss, tirando fuori una pistola e sparando contro la parete del vagone. Una striscia rossa di vernice comincia a colare dalla pallottola. -Blu per la squadra di Quattro e rosse per la mia, così potremmo identificare meglio da chi siete stati colpiti.- Kryss porge un'altra pistola a Quattro, colpendogli la mano con forza. -Partiamo degli Esterni. Incomincio io.-conclude, beffardo.

Sorrido divertita. Ormai è più che ovvio che tra loro non scorre buon sangue.

Kryss ci scruta attentamente uno alla volta per poi posare lo sguardo su un punto indistinto tra di noi -Yeshol- 

Quattro sorride di fuggita, incrociando il mio sguardo con gli occhi. -Nihal.-

-Learco.-

-Theana-

-Lonerin.- conclude Kryss.

Abbasso il capo, dirigendomi verso Quattro insieme a Theana, mentre Quattro e Kryss si contendono gli Iniziati Interni. Theana osserva Lonerin un ultimo istante, ridendo appena. -Almeno avrò la possibilità di sparare contro quella zucca vuota di Lonerin.- dice.

-Ti sta simpatico?- domando, accorgendomi del colore paonazze formatosi sulle guance.
-No.. Sì.. Più o meno... È complicato.-sbuffa- E poi non guarda altro che quella Iniziata Interna. Dubhe, se non sbaglio.- Theana le lancia un'occhiata, sbuffando lievemente. 

Non avevo mai avuto un'amica, almeno, un'amica a cui confidare dei segreti. Sarebbe stato come un gesto di egoismo parlare di noi, ponendo al centro del problema noi stessi. E, non avendo mai avuta un amica, non so proprio come comportarmi in queste situazioni. Se solo potessi svelarle anche i miei di dubbi e di segreti...

-Volete buttarvi giù dal treno o facciamo domani?- Quattro ci sorprende alle spalle, facendosi sobbalzare. Theana perde l'equilibro, quasi cascando giù dal treno. 

Rido di sfuggita, osservando Quattro negli occhi azzurri. Lui solleva lievemente le labbra in un sorriso, per poi tornare immediatamente serio. 

Mi porto davanti all'ingresso della corazza, osservando rapita il paesaggio. “Un parco divertimenti” si estende davanti a noi. -Io non ci salirei mai su... su quel coso.- dice Theana, indicandomi l'alta ruota panoramica che sovrasta il cielo. Sorrido, prendendola per mano e saltando giù di sotto. 

Atterriamo in piedi, a differenza di Yeshol che inciampa sopra un masso.

Il viso mi si allarga in un'espressione compiaciuta. 

Quattro si butta subito dopo di noi, seguito dagli altri componenti della squadra, di cui fa parte anche Dubhe. Vedo Theana sorridere leggermente. Almeno neanche lei non sarà in squadra con Lonerin.

-La squadra rossa con me!- esclama Kryss. I nostri avversari si allontanano a passo di marcia con lui, lasciandoci soli, in mazzo al "parco giochi". 

-Qualche strategia?- domanda Quattro, facendoci accerchiare intorno a lui. 

-Dividiamoci e andiamo a cercare la bandiera.-esclama Theana. Dubhe si volta verso di lei, osservandola con sguardo discreto. 

-Non credo che tu neanche sappi cosa sono le strategie di battaglia. - le dice, quasi sputandole in faccia. 

-Io dico che è un ottimo piano.- continua testarda Theana. 

-E, sentiamo, chi sorveglierà la bandiera.-

Sposto lo sguardo da una ragazza all'altra. Mi dispiace ammetterlo ma Dubhe ha proprio ragione. -Io...- cerco di intromettermi. -Io avrei un idea...- sbuffo appena quando noto che nessuno mi sta ascoltano.

Devo salire sulla ruota panoramica. Devo salire più in alto, devo vedere meglio. Mi avvio senza farmi notare verso di essa. 

È bianca, un lungo fusto collegato ad un enorme ruota in alto. Si possono usare le travi per arrampicarsi. 

Afferro una trave con una mano e mi morsico un labbro. Spero che questa sia la cosa giusta.

-Cosa stai facendo?- Quattro mi afferra una spalla, distraendomi dai miei pensieri. 

Mi volto verso di lui, la mano ancora aggrappata al pezzo di ferro.

-Più andiamo in alto più possibilità di scorgere la bandiera abbiamo- rispondo. Adoro i posti alti ; sorrido. È come volare.

Lui mi guarda, la bocca semiaperta. Mi volto, sorridendo appena, di fuggita, e incomincio a salire. E ogni metro in più è un metro in meno verso il cielo, verso la libertà. 

-Ragioni come un Erudita.- esclama Quattro a un certo punto. -Sicura di...-

-Sicura.- lo interrompo. Meglio così, meglio che non sappia. Eppure mi sento così male a non averglielo detto.

-Puoi fidarti di me, Nihal.- mi sorride, illuminandomi con gli occhi. -Credo che qui possa bastare... Nihal!- la trave su cui era appoggiato cede di colpa, facendolo penzolare, appeso per le mani, nel vuoto.

Rido mentre lo afferro per un polso e lo trascino su. -Per essere un Intrepido sei abbastanza... impacciato.- rido, sussurrando appena l'ultima parola, non voglio che creda che lo stia prendendo in giro, anche perché non lo farei mai. Lui mi guarda un attimo, per poi scoppiare in una fragorosa risata. Adesso che l'ho tirato su siamo sullo stesso scalino, nello stesso spazio, vicini, eppure incredibilmente lontani. Io sono lontana. Eppure non posso fare a meno di tornare coi piedi per terra quando sento il suo respiro irregolare sul mio collo. 

-Non dirmi che hai paura delle altezza.- cerco di scherzare, anche se dal cenno del capo che mi fa credo che a lui non abbia fatto proprio ridere.

-Un Intrepido che ha paura delle altezze. Questa mi è nuova. -rido.

Quattro mi guarda, sorridendo al mio sguardo. -Tutti hanno paura di qualcosa.- ricomincio a salire, la sua voce che mi riecheggia nelle orecchie. -Non esiste il vero coraggio senza paura.- conclude.

-Cosa?- domando, voltandomi di scatto. Lui fa un altro passo, cercando di non guardare giù e risponde: -Me l'ha detto una volta un amico. Un vecchio amico di vecchi data.- ci fermiamo, scrutandoci in giro. Devo farlo parlare, devo distrarlo. Glielo devo. 

-E tu di cosa hai paura Nihal?- domanda. Un nodo mi si forma in gola. Io... Di cosa ho paura io? Delle voci che di notte infestano i miei sogni ho paura, della morte, ho paura di vivere... È tutto buio intorno a me, è notte, e poi una bandierina gialla, nascosta in cima a un albero in un bosco. È una luce, una salvezza, oppure soltanto un altro strapiombo per il vuoto.

-Quattro!- grido, accorgendomi che la bandiera esiste davvero.

-Sí?- 

Sorrido, incominciando a scendere dalla ruota. -L'ho vista.- 





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