Un tempo
i miei giorni brillavano
mesti di luce lunare
e io,
con i raggi suoi,
mi fasciavo in tende
di sana follia.
Un tempo
mi trascinavo sconsolato
stritolando il cuore
tra le mani mie,
in pozze di sangue,
con l'anima a pezzi
invocando il nome tuo
solo per vederti tornare
da me.
Un tempo
c'erano demoni,
folle di demoni irrequieti;
si insediavano ai piedi
del letto,
in tripudi festosi
infestando fetidi
la mia vita e
imbevevano i ricordi
di candide menzogne
e vuota pazzia.
Quanti erano?
Disperato,
Disperato
e folle io
abitavo con loro
in nome del tuo amore.
Ma ora
non mi ritrovo
a perdermi per le mie vie
con in bocca
melodie sanguinanti,
a popolar le mie mura
come uno spettro
intrappolato nel cemento;
Amore non è più
e scivolano via
sillabe impronunciate
a te dedicate.
Amore non è più
e irradio di sole
le mie fantasie
d'amore morte;
Tu non ci sei più
a gravare sulle mie ali
col tuo peso insano;
Amore non è più
e il cuore mio
io lo custodisco
ancor pulsante di vita
nella gabbia del mio corpo.
Amore non è più
e a brillare
mi ritrovo ora,
danzante in archi di fiamme,
vicino al cielo
e lontano dai demoni .
Amore non è più
ora
e mi sento vivo. |