Nice legs, Tris

di Taissa
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Nice legs, Tris
 





 

« Belle gambe, ragazzina. »
Peter lo dice mentre la osserva, i corti pantaloncini jeans che le lasciano scoperte le cosce, il suo sguardo che non rispiarma nemmeno un centimetro di pelle nuda.

Beatrice arrossirebbe, in situazioni normali.
Ma questa non è una situazione normale. Quello è Peter, quella battuta non è stata detta per lodarla, ma per denigrarla, umiliarla, farla sentire tanto minuscola da poter essere schiacciata, -e ci è riuscita, un applauso a Peter.
« Anche le tue non sono affatto male » e la frase è detta con tanto veleno che Peter sorride soddisfatto.
Sente Drew e Molly che lo afferrano e lo tirano indietro, visto il passo compiuto una manciata di secondi prima in avanti, verso Beatrice. Voleva solo dire qualcos'altro, umiliarla un altro po', farle ancora più male. È così, con lei. È stato così dal primo momento in cui è entrata in classe, quel maglione grigio anonimo, quegli occhi color nocciola, quei capelli biondi lisci come la seta.
La odia.
La odiava allora, dal primo momento in cui hanno parlato -parole offensive, frecciate, scambi silenziosi di sguardi carichi di odio, e la odia adesso.
La odia talmente tanto.

 

« Belle gambe, Tris. »
Il modo in cui ora lo dice è completamente diverso da quello di qualche ora fa, e il diverso soprannome con cui la chiama non c'entra molto. Probabilmente è il tono, il modo in cui le sue dita scorrono sulla pelle, delicate, e non ha nulla a che fare con l'odio di prima.
È rabbia, ora.
Solo rabbia.
La macchina di Peter è un ammasso di ferraglia dai sedili quasi impraticabili. Beatrice però non fa resistenza, quando lui ce la sdraia, una mano sulla schiena per tenerla più stretta a sè.
E le sue labbra premono, premono, premono premono, e sono solo scontri di denti, morsi, movimenti bruschi.
Peter non sa se a Beatrice tutto questo piaccia. Sa solo che un giorno, chissà come, si erano ritrovati completamente soli sulle scali laterali della scuola, avevano cominciato a litigare -come sempre, e si erano trovati talmente vicini che lui le aveva afferrato il viso e l'aveva spinta contro il muro, l'aveva baciata con un grugnito di rabbia.
E poi era andato avanti, tutto quanto, gli insulti, le litigate, le occhiataccie, il sesso nella macchina sgangherata di Peter.
Ora le sta sganciando il gancetto del reggiseno, sbottonando i jeans corti che portava anche questa mattina.
Prova sempre un piacere perverso a toccare Tris: la morde, la bacia, le fa male, ed è molto più soddisfacente che insultarla, umiliarla e ferirla a parole.
Quando affonda in lei, e comincia a muoversi ritmicamente, la macchina si riempe di gemiti e sospiri. Le morde il labbro inferiore per farla stare zitta finché non sente il sapore metallico del sangue.
Peter sorride, mentre le dita affondano nei suoi capelli.

 

[470 parole]

 

 


~ Taissa's little space:
Miao!
Allora... non ho molto da dire su questa flash. Peter e Tris mi piacciono e ho deciso di scrivere una piccola piccola AU. Il rating è arancione, non penso arrivi al rosso, ma se qualcuno dovesse reputare questa fan fiction da rating rosso me lo dica pure e io provvedo a cambiare.
Mille grazie per aver letto fino a qui. Spero di non aver traumatizzato nessuno con i miei gusti strani in fatto di ship.. ma occhei, la Petris è bellissima e il Fandom deve riempirsi di fan fiction dedicate a loro! Un bacio alla mia sis
per avermi fatto ossessionare anche con questa coppia. Thenk iu. E thenk iu a voi, di nuovo, per aver sopportato questa piccola scemenza.

Taissa saluta *bye bye*


 





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