1
1°
settembre
Damian Harter, un nome che
Rose aveva iniziato ad odiare dai suoi undici anni, purtroppo era
nata nella famiglia sbagliata, lo sapeva e lo odiava, quante volte
aveva invidiato la pace e l'amore che viveva in casa Potter, quante
volte avrebbe voluto essere sorella a Lily,Albus e James ? Troppe,
purtroppo troppe.
La sua famiglia non era
perfetta come tutto il mondo magico credeva, Ron e Hermione Weasley
erano pessimi genitori, a detta dei loro figli, Ron era un papà
fantasma, perché sempre al lavoro, e Hermione era una mamma
stressata, acida e severa.
Rose ormai si svegliava
euforica il 1 settembre e se non fosse per nonna Molly e l'obbligo di
andare alla tana dove c'era tutto il parentado, sarebbe rimasta ben
volentieri a Hogwarts pure a Natale.
Suo padre le aveva
inflitto una punizione peggiore della morte, senza saperlo, quando
era piccola i weekend andava sempre a casa di amici dei suoi
genitori, soprattutto a casa Harter.
Dalton Harter era uno dei
migliori amici di Ron, cosa alquanto strana se si pensa che gli
Harter erano serpeverde purosangue fino al midollo, Penelope Harter,
sua moglie, era diventata amica di Hermione quasi subito ed ora le
rare volte che Ron usciva presto da lavoro organizzavano cene a
quattro. Ma i due coniugi non erano il problema di Rose, lo era il
loro odioso figlio Damian, il suo promesso sposo.
Dalton e Ron erano
diventati così amici che vedendo i loro bambini di cinque anni che
giocavano allegramente insieme, decisero di legarli per sempre con
una promessa di matrimonio, con tanto di contratto ufficiale. Ron ci
guadagnava l'aver già piazzato sua figlia e Dalton si ritrovava
pulito il nome dalla macchia del purosangue, e inoltre i due amici
sarebbero rimasti uniti per sempre.
**
Erano le nove di mattina e
Rose era già pronta per uscire.
Era il 1 settembre e la
sua vera casa l'attendeva con ansia e la cosa era reciproca.
Aveva pronto il baule da
una settimana e contava i giorni da tutta l'estate.
Oggi aveva messo l'ultima
X sul suo calendario e finalmente tornava a Hogwarts.
Una pimpante Rose scese le
scale di casa sua e saluto cordialmente i suoi, la madre stava
preparando i pancakes i miei preferiti ? Strano pensò
la rossa riccia dagli occhi azzurro cielo, mentre Hugo si strafogava
e il padre beveva il suo caffé leggendo il giornale, come al solito.
**
Un'aria
diversa circolava a Godric's Hollow in casa Potter, una Lily
addormentata scese le scale seguendo il baccano.
Harry
e James stavano giocando con il cibo a chi si ingozzava di più,
mentre Albus teneva il conteggio senza mai alzare gli occhi dal libro
di Trasfigurazione.
"Lily
amore vieni c'è un po di torta al cioccolato" disse un'allegra
anche se un po esasperata Ginny
"Torta
? Anche io voglio la torta donna !" disse Harry cingendo i
fianchi alla moglie.
"Dov'è
? dove me l'hai nascosta ?" disse lui cercandola ovunque facendo
ridere tutti
"Non
te lo dico" disse la mamma facendogli la linguaccia
"A
si ?" disse lui offeso "Allora ti obbligherò a dirmelo"
la sollevò senza preavviso e la portò sul divano dove iniziò a
farle il solletico.
Ridevano
tutti, i ragazzi osservavano la scena e tifavano per la mamma mentre
Lily quatta quatta era rimasta in cucina e aveva preso la torta dal
loro posto segreto.
Lily e
Ginny erano più amiche che madre e figlia, condividevano tutto,
soprattutto i segreti, gli scherzi e le sorprese da fare ai maschi
Potter.
Finito
di mangiare tornò in salone dov'erano gli altri e disse "Proprio
buona grazie mamma"
"Di
nulla tesoro" disse Ginny togliendosi il marito di dosso per
dirigersi in cucina.
"Principessa
me ne hai lasciato un pochino vero ?"
"Scusa
papà ma era troppo buona l'ho dovuta mangiare tutta" disse lei
ghignando
"Oh
povero me" disse lui alzandosi col finto broncio
"A
proposito papà James ha vinto per abbandono" disse Albus
"Ah
che brutta giornata!" disse lui facendo ridere tutti.
"Forza
ragazzi a prepararvi che è ora di andare !" urlò Ginny dalla
cucina mentre lavava le stoviglie.
Lilian
Luna Potter amava tornare Hogwarts, anche se le sarebbero mancati i
suoi, perché era una seconda casa, e poi voleva rivedere le sue
migliori amiche Alice Paciock e sua cugina Rose, che non aveva visto
per tutta l'estate.
Si
preparò mettendo un cerchietto nero tra i capelli lunghi rosso
fuoco, per dargli un senso di ordine
e si
precipitò giù dalle scale col baule verso la sua famiglia e verso
Hogwarts.
**
Il
treno 9 ¾ era bello fumante al suo posto in attesa dei suoi
passeggeri.
Un
marasma di gente si accalcava davanti alle porte, facendo salire
bagagli, animali ingabbiati e ragazzini dagli 11 ai 17 anni.
James
Potter tutto fiero salutava il treno come un vecchio amico, dopo
tutto erano passati sette anni dal suo primo giorno di scuola, ormai
la conosceva a menadito e avrebbe dopo dovuto affrontare la sua sfida
più grande...la vita.
Salutò
i suoi parenti...cioè mezza Hogwarts.. e salì sul treno seguito dai
suoi fratelli gemelli, Albus e Lily, due gemelli eterozigoti, lui
moro con gli occhi verdi, lei rossa con gli occhi marroni, erano come
il sole e la luna, ma erano più uniti che mai...e James sotto sotto
invidiava questa loro unione.
**
Albus
aprì un finestrino in uno scompartimento vuoto..non era ancora
riuscito a trovare il suo migliore amico e di certo non voleva stare
in mezzo ai Grifondoro Weasley-Potter, voleva un po di pace, che solo
il freddo poteva dargli.
Amava
il freddo, il che era un po strano da dire, ma era essenzialmente
vero.
Amava
il freddo di quel luogo che ormai era la sua casa da ben sei anni.
Era un
freddo che gli riempiva e in un certo senso scaldava il cuore, il che
poteva sembrare una contraddizione, ma per lui non lo era, per lui
era la verità.
Albus
Severus Potter amava il freddo della sua sala comune Serpeverde,
perché da un lato gli ricordava sei anni fantastici all'insegna
dell'amicizia con un biondo platinato dagli occhi grigi, Scorpius
Hyperion Malfoy, e dall'altro gli ricordava una casa, la sua casa
dove era circondato da persone come lui, persone che lo capivano e
gli volevano bene, silenziosamente, perché i Serpeverde non si
esprimevano mai con frasi tipo 'ti voglio bene'.
|