Deluso.
Dannazione quanto ci sto
male…ma perché? Per un coglione come te?
Fratello dannato quanto
mi fai soffrire…cosa c’è che non va?
Perché sei cambiato così tanto da quando
è arrivata Gabriella? Cosa ti ha fatto?
In un anno sei diventato
un altro…sei così cambiato che mi sto chiedendo
che fine abbia fatto il mio migliore amico…mio
fratello…
Siamo così
diversi ora…nulla ci è più in comune
se non i ricordi…
Non odio Gabriella no,
lei ha fatto solo l’errore di essersi innamorata di te, come
tu di lei. L’amore cambia e modifica…ma non puoi
venirmi a dire che diventi un’altra persona…
Perché non me
ne hai parlato Troy? Perché non mi hai detto che avresti
scelto un’Università diversa dalla mia di
Albuquerque?
Lo so
all’inizio ci sarei stato male, all’inizio ci avrei
sofferto e forse ti avrei anche urlato dietro, ma poi avrei
compreso…cazzo Troy sono tuo fratello! Di sicuro
non mi avresti deluso così tanto…non mi
avresti ferito così tanto…
Sul palco tu
lì, ti fanno la domanda più semplice del mondo
quella di cui la risposta conosce tutta la East High e tu che mi vai a
fare?
Mi rispondi di
tutt’altra cosa…facendomi fare la figura
dell’amico stronzo che opprime e che non capisce un cazzo
della gente che lo circonda…facendomi capire che quando ti
dicevo che potevi confidarti con me non mi ascoltavi
nemmeno…facendomi capire che non ai mai avuto davvero il
coraggio per buttarmi in faccia che con l’arrivo di Gabriella
la East High era cambiata, ma anche il nostro rapporto di amicizia era
cambiato.
All’inizio
dell’anno lo ammetto…sono stato un coglione. Uno
stupido fissato ossessionato con il basket e d’accordo, lo
ammetto anche adesso sono fissato con il
basket…perché la mia vita è una
partita Troy. La tua a smesso di esserlo quando ai incontrato
Gabriella, invece la mia è diventata la partita della mia
vita quando ho conosciuto Taylor. Una partita che sto giocando solo
contro di lei…e contro me stesso.
Lo so che mi riferisco
sempre al basket, lo so che ho una mentalità ristretta e non
potrò mai comprendere quello che tu provi cantando che di
sicuro non è per me…ma vorrei tanto riuscire a
comprenderlo…ma non da solo no…vorrei che fossi
tu a spiegarmelo…a insegnarmi come si fa a uscire dal campo
di basket…
Non volevo che mi
abbandonassi qui da solo con la mia insulsa palla tra le
mani…
Come sono
ora…mi chiamano lo sento, sul palco la Darbus invoca il mio
nome per sapere di cosa vorrò fare del mio
futuro…tutti lo sanno…che lo dico a
fare…poi ci sei tu…e c’è
Taylor…e ci sono tutti coloro che in questo momento voglio
evitare.
Dei del cielo Troy non
riesci nemmeno ad immaginare il dolore che mi hai procurato dicendo
quelle parole. Non mi interessa se non frequenterai la mia scuola, nel
senso, avrei preferito avere mio fratello al mio
fianco…invece non mi hai detto nulla l’ho dovuto
scoprire così…
Credi che avrei
compreso? Credi che così facendo, dimostrando davanti a
tutti quello che avevi scelto avresti reso per me più
accettabile la tua scelta?
No…hai solo
peggiorato la situazione…hai solo fatto in modo che oltre
alla consapevolezza di perderti come fratello ora ho anche il peso di
non essere per te un vero amico…
Un rumore alle mie
spalle mentre provo un canestro e chi compare con
un’espressione da emerito idiota alle mie spalle?
Tu…
Che palle Troy, vorrei
prenderti a pugni solo per farti provare un decimo del dolore che mi
hai procurato tu…
Ti avvicini mentre tiro
canestro e mi fai da cronista per poi scoppiare a ridere imitando la
folla in delirio. Eppure a me non viene da ridere…per
niente…
Non riesco a capire cosa
ci trovi di così divertente…
Ti guardo e mi sento
così male…ma cosa posso fare? Già ho
fatto la mia schifosa figura da pessimo amico, se ti abbandonassi
confermerei solo quel pensiero su di me…
Ho
paura…paura di perdere un amico…ma non uno
qualsiasi, ho paura di perdere mio fratello e forse sono
così sciocco perché già ti ho perso ma
nemmeno me ne rendo conto o più semplicemente
perché non sopporto l’ide di averti
perso…
So come ti
senti…lontano da Gabriella. Quello che vorrei farti capire
è che anche io sono nella tua stessa situazione, Taylor se
ne andrà via, lontana da me…ma pensavo che
avremmo potuto aiutarci a vicenda , incoraggiarci a
vicenda…invece no…tu te ne vai da lei e io
rimango qui.
La mia
Università contro la tua. Sarà una sfida
indimenticabile ed è inutile credere nella fiabe. Ci
allontaneremo come è d’obbligo che sia. Tu
troverai un altro fratello che ti conoscerà meglio e
condividerà con te tutti i tuoi punti in comune mentre io
cercherò di trovare un amico solo per me che mi sappia
comprendere e capire…
Dici che non
è un addio, ma mi dispiace deluderti perché anche
se non è un addio ora lo sarà tra qualche anno
quando tu ti dimenticherai di tuo fratello che conoscevi
dall’asilo e io mi dimenticherò di avere un amico
lontano.
Perciò
preferisco dire addio adesso…non mi va di illudermi.
Non mi va di sperare in
un fratello che non potrà mai esserci quando avrò
bisogno di lui.
Le nostre strade si
dividono qui e se mai tornerai ti accorgerai che le cose sono
cambiate…sarò ben lieto di salutarti e di fare
una partita con mio fratello, ma non so se sarà tutto come
prima…
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