di Frida Rush
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Salve a tutti! Questa è la prima Johnlock che scrivo, perciò non ero molto sicura se pubblicarla o meno, ma visto che alla prompter era piaciuta mi sono sbloccata!
Fatemi sapere che ne pensate, se volete e ovviamente accetto qualsiasi tipo di consiglio e critica costruttiva.
Buona lettura (:




John aveva vissuto molto tempo in Inghilterra, specialmente a Londra e, come ogni inglese che si rispetti, 
una delle sue abitudini era prendere il tè delle cinque del pomeriggio. 
Non era molto esperto nell'argomento, ma sapeva per certo che non era affatto semplice preparare un ottimo infuso. Servivano le foglie essiccate al punto giusto, vari aromi, l'acqua calda non doveva mai bollire, solo raggiungere una certa temperatura e altri piccoli dettagli di cui però, forse per pigrizia, forse per scarso interesse, si dimenticava. 
Tuttavia la cosa era cambiata da quando viveva con Sherlock Holmes. Il suo coinquilino, infatti, si limitava a comprare foglie di tè essiccate e si divertiva a mescolarle insieme creando profumi sempre diversi e sempre ottimi, quasi afrodisiaci. Utilizzava i suoi complicati apparecchi per gli esperimenti per far riscaldare l'acqua e per creare gli infusi. 
"È per la scienza, John" si ostinava a ripetere il detective, ma il biondo sapeva fin troppo bene che non era solo quello che lo spingeva a sperimentare sempre nuove combinazioni e ogni volta che Sherlock gli passava la tazza che conteneva il liquido che variava di colore e profumo a seconda del tipo di erba che aveva utilizzato, John si perdeva nell'odore dell'infuso del giorno e si ripeteva che non avrebbe voluto più bere altro tè al di fuori del suo.




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