RABBIA

di Black Iris
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Rabbia che scende solo per prenderti,
rabbia che prende il sopravvento,
tu prendi coraggio e non arrenderti,
non concedergli neanche un momento!
 
Rabbia che mira dritto al tuo petto
per farti sputare insulti e menzogne,
rabbia che graffia, che ti sta dietro
rabbia che bisbiglia calunnie.
 
Rabbia che attacca, che non si risparmia,
rabbia che infilza e rigira il coltello,
rabbia che gioca con tale smania
che il controllo è il più grande fardello.
 
Rabbia che brucia, rabbia che spinge,
rabbia che non perde terreno,
rabbia che imbroglia, rabbia che vince,
rabbia a cui non sai porre un freno.
 
Rabbia che grida “io ti appartengo,
non puoi scappare dalla tua stessa natura,
io mi accendo e io mi spengo
e questo basta per farti paura.
 
Incontrollato, manesco e violento.
Ti ho mostrato chi sei sempre stato:
carattere irascibile e virulento,
carattere che io ho modellato”.
 
Ti senti esaurito, stanco, annegato
In un fiume in piena che aveva il tuo nome
e per quanto a lungo abbia aspettato,
la rabbia è risalita dall’addome.
 
Ormai non riconosci te stesso:
pugni serrati, tempie pulsanti,
te ne accorgi soltanto adesso
quanto la rabbia volendo ti cambi.




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