His angel.

di live_evil
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His angel.

 

 

Ero completamente stravolta, stanca, esausta della mia vita.

Non avevo più le forze di mangiare, di bere o di respirare.

Non avevo più le forze di lottare.

 

La mia mente era completamente invasa da tutti i nostri ricordi.

 

Dalla nostra prima uscita, al nostro primo anniversario.

Dal nostro primo bacio, alla nostra prima notte d'amore.

 

Lo amavo, sì, amavo più lui che me, probabilmente.

E lui m'aveva tradita.

 

Lo avevo visto baciarsi con un'altra e il mondo mi era crollato addosso. Mi erano bastati due semplici secondi per farmi passare dalla ragazza più felice del mondo ad una persona suicida.

 

Già, persona suicida.

 

Appena quella scena mi si era presentata dinnanzi ero corsa via, il più lontano possibile da quello schifo.

 

Avevo corso tanto, ora mi trascinavo per le strade di Londra, svogliatamente, con le lacrime che, incessanti, mi rigavano il viso.

 

Il mio pensiero era solo uno, ora: ''morire''.

 

Niente più ricordi.

Niente più Luke.

Niente di niente.

Solo il mio desiderio di morire.

 

Arrivai alla sponda del fiume. Ero sotto il ponte, nessuno avrebbe potuto vedermi e fermarmi.

 

Eravamo solo io, il fiume e le mie lacrime.

 

La testa mi girava. Le mie gambe tremavano. Non ero più padrona del mio corpo.

 

-Yvonne! Ti prego, no!-

 

E quella voce, oh, quella voce spezzata dai singhiozzi mi fece impazzire ancora di più. Sì, io ero solo una pazza, ormai.

 

-Yvonne, ti scongiuro, parliamone, non fare niente, ti prego.-

 

Era stravolto, lo vedevo, piangeva, e Luke non piange mai, ma io non volevo ascoltarlo, la mia mente era proiettata solo verso quell'immagine: ldi lui che bciava quelle labbra, non mie.

 

Avrei voluto urlargli contro, ma le parole mi morivano in gola.

 

Lo vidi avvicinarsi, finalmente capace di muoversi, e solo all'ora riuscii a parlare.

 

Delle parole quasi impercettibili all'orecchio.

Parole gelide, distaccate.

Parole disperate.

 

-Mi dispiace, amore mio. Ti amo.-

 

Perché sì, io nonostante tutto lo amavo.

 

Mi lasciai cadere verso l'acqua, chiusi gli occhi e non salii più galla. Mi sentivo come se miriadi di spilli mi si stessero conficcando nella pelle, per quanto l'acqua era gelida.

Mi lasciai trasportare dalle correnti del fiume e morii.

 

Le ultime cose che sentii furono gli urli e i singhiozzi di Luke, del mio Luke, che ora proteggo ogni giorno incessantemente.

 

Sono il suo angelo.

 

Lui fù il mio, quando avevamo sedici anni. Mi salvò

Ed ora sono io ad essere il suo di angelo, e lo amo come la prima volta.

 

 

 

 

 

 

 

 

Look at me:

Ooookay. Fa veramente schifo, lo so.

É una oneshot depressa e veramente orribile ma avevo voglia di scrivere qualcosa e mi è uscito questo, good.

In ogni caso, potete ugualmente passare per la mia long ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2929703&i=1 ) di cui stasera, sul tardi, pubblicherò il secondo capitolo e magari lasciarmi qualche pensierino o qui, o li, dove volete, insomma.

Baci alla cannella.

-live_evil.





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